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Trento: inseguimento di Ferragosto con ritiro finale della patente

L'uomo aveva danneggiato un'altra auto e non voleva fermarsi. La vittima ha telefonato al 112 e lo ha inseguito finché non è intervenuta la Polizia locale

Verso le 22.20 del giorno di Ferragosto, nel corso di una manovra di sorpasso sulla Strada Provinciale 235, in direzione sud, due veicoli pervenivano ad una lieve collisione con i relativi specchietti retrovisori.
Uno dei conducenti, un cinquantenne residente nel capoluogo cittadino, che al momento dell'urto percorreva la corsia di destra, seguiva l'altro mezzo per la valutazione dei danni.
Visto che l'altro mezzo non accennava a fermarsi lo affiancava alla rotatoria del Bren Center per interloquire con l'altro conducente.
Lo affiancava invitandolo a fermarsi ma l'altro conducente, un cinquantenne residente in Valle di Non, effettuava una breve retromarcia e ripartiva urtando l'altro veicolo, allontanandosi poi in direzione sud.
 
Il conducente del veicolo urtato contattava telefonicamente la centrale operativa 112 e si poneva all'inseguimento del mezzo.
Dopo qualche chilometro il primo veicolo si fermava in tangenziale e il secondo, sempre in linea con le Forze dell'Ordine, lo affiancava bloccandogli la strada, per evitare che si allontanasse nuovamente.
Il conducente della Valle di Non, dopo aver minacciato l'altro guidatore, qualificandosi come appartenente all'Arma dei Carabinieri ed esibendo una poco probabile tessera di riconoscimento, intimava allo stesso di spostarsi.
Ingranava quindi la marcia e speronava nuovamente l'altro veicolo, senza peraltro riuscire ad allontanarsi.
 
A questo punto brandiva un oggetto metallico e iniziava a colpire il finestrino laterale dell'altro veicolo, fino a frantumarlo.
Colpiva ripetutamente anche quello posteriore, fino all'arrivo tempestivo di una Volante della Polizia di Stato.
Subito dopo giungevano sul posto due pattuglie della Polizia Locale di Trento Monte Bondone, che prendevano in carico la situazione.
L'aggressore veniva accompagnato al Pronto soccorso per verificare se fosse sotto l'effetto di alcol o droghe, visto il suo comportamento, ma questi rifiutava il prelievo dei propri liquidi biologici e le cure dei sanitari.
 
A fronte del rifiuto di fornire agli Agenti operanti l'oggetto metallico usato per perpetrare il danneggiamento gli stessi procedevano alla perquisizione del furgone ed al successivo sequestro di una piccola trancia metallica, adesso a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nonostante lo spavento subìto, il conducente trentino si portava immediatamente presso il Comando di Polizia Locale di Trento per sporgere formale querela nei confronti dell'aggressore.
Quest'ultimo, che è risultato non essere nuovo ad intemperanze di questo genere, veniva denunciato a piede libero dagli Agenti della Polizia Locale per danneggiamento volontario, minacce e false attestazioni sulle proprie qualità personali, oltre che per il rifiuto dell'accertamento della guida in stato di ebbrezza o sotto l'uso di sostanze stupefacenti.
La patente di guida veniva ritirata e il furgone veniva rimosso e portato presso il deposito autorizzato.

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