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Torri di Trento sud: è di Campomarzio il progetto vincente

Presentata la proposta vincitrice del concorso di progettazione Torri 2020 di Itea Spa

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Presentata stamane la proposta vincente del Concorso di progettazione Torri 2020 lanciato a marzo da Itea Spa, nell’ambito del progetto europeo Stardust, e destinato alla ricerca di una soluzione innovativa ed ottimale per dare un volto nuovo alle Torri di Madonna Bianca e Villazzano.
È della Campomarzio di Trento la proposta vincente.
A presentare e a commentare i risultati del Concorso di progettazione il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, il presidente di Itea Spa, Salvatore Ghirardini, accompagnato dal Dirigente del Settore Tecnico della Società, Ivano Gobbi e dal rappresentante legale, Michele Andreatta, della società Campomarzio.
 
Il governatore Rossi ha voluto esprimere parole di ringraziamento nei confronti della Società e dei professionisti vincitori del concorso.
«Bello e qualità sono ingredienti indispensabili per favorire la coesione sociale all’interno dell’edilizia abitativa pubblica che – ha ricordato il presidente rivolgendosi ai rappresentanti di Itea Spa ringraziandoli per gli obietti raggiunti ed il lavoro finora svolto – nel nostro territorio ha ancora un futuro grazie all’individuazione di strumenti innovativi che trovano applicazione nel più ampio scenario dell’housing sociale.»
 

 
Anche il presidente Ghirardini ha espresso parole di soddisfazione.
«Oggi aggiungiamo un altro tassello al completamento di un progetto su cui la Società ha creduto e ha voluto investire ovvero intervenire sulle Torri con una proposta che dia unicità agli edifici divenuti ormai simbolo della città di Trento ma al tempo stesso sicurezza, risparmio e comfort agli abitanti.
«E lo faremo con la creatività e la professionalità di giovani menti trentine.»
 
Un intervento di «Risanamento conservativo» al fine di non alterare l’espressione architettonica del complesso, un approccio «Super energy» che si pone l’obiettivo di portare le torri al più alto standard energetico e di comfort oggi esistente sul mercato per le nuove costruzioni ovvero lo standard Passivhaus ed infine la realizzazione dei «Common spaces» (spazi comuni) in copertura grazie al bonus volumetrico ottenuto con l’elevato risparmio energetico raggiunto.
Sono queste le parole chiave che descrivono a grandi linee il progetto della Campomarzio di Trento che si aggiudica il primo posto al concorso di progettazione Torri 2020.
 

 
Bandito a marzo e aperto a tutti i professionisti che desideravano mettere in campo la loro professionalità per dare un volto nuovo agli edifici divenuti ormai simbolo della città di Trento, il concorso di progettazione richiedeva alla proposta progettuale vincente, oltre ad un elevato livello di sicurezza e sostenibilità ambientale, economica e gestionale, di garantire un inserimento armonico dell’intervento nel paesaggio collinare e nel contesto urbano circostante, una qualità architettonica che conservasse gli aspetti pregevoli dell’architettura esistente e valorizzasse nel contempo gli edifici esistenti con l’apporto di interessanti elementi di novità e di proporre delle soluzioni innovative volte sia a migliorare il comfort abitativo degli appartamenti che ad aumentare il livello di standard energetico dell’edificio.
 
Nel corso della conferenza stampa il presidente di Itea spa Ghirardini ha rivolto parole di ringraziamento ai membri della commissione tecnica giudicatrice e agli ordini degli architetti e degli ingegneri provinciali per aver fatto da sprono ed infine ha espresso parole di soddisfazione per le tante proposte arrivate in risposta alla pubblicazione del bando.
 

 
Ben 32 gli studi ed i professionisti, infatti, che si sono confrontati nella prima fase del concorso e 5 le migliori proposte che la commissione tecnica (giudicatrice), composta da tre professionisti esperti, gli architetti Carlo Magnani, Markus Scherer e Elena Galvagnini, dall’ing. Stefano Casagranda (Itea), in qualità di presidente della commissione e dall’ing. Paolo Simonetti (PAT - UMSE), ha ammesso alla seconda fase del concorso per la quale i professionisti hanno dovuto presentare, per la parte architettonica, un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un progetto preliminare di progettazione.
 
Itea Spa, dopo la fase di verifica, affiderà al vincitore del concorso, l’incarico per la progettazione definitiva, per un totale di 41.041,46 euro, ed eventualmente la progettazione esecutiva, pari a 39.673,40 euro.
Oltre al progetto vincitore, il concorso prevede l’assegnazione di premi per un ammontare pari a euro 16.500 da assegnare anche agli altri progetti meritevoli.

 Le caratteristiche distintive del progetto della società cooperativa Campomarzio  
Dai verbali della commissione emergono i tratti distintivi della proposta vincitrice: l'inserimento nel paesaggio con la capacità di relazionarsi con il contesto ambientale circostante, accostando nel contempo elementi di novità.
L'attenzione ai caratteri degli edifici esistenti, con un approccio del risanamento conservativo garantendo un ottimo inserimento nel contesto ambientale ed urbanistico esistente, la differenziazione dei colori di ogni torre mediante lo studio dei toni cromatici dei teli solari che conferiscono unicità ad ogni singola torre nonché la presenza del cappello tecnologico luminoso come elemento di effetto per la visione notturna.
   
 L’intervento di riqualificazione delle Torri nell’ambito del Progetto Stardust Trento  
La riqualificazione architettonica oltre che energetica delle Torri di Madonna Bianca rientra tra i principali ambiti di intervento del progetto europeo Stardust, un’iniziativa che nei prossimi cinque anni prevede numerosi interventi sulla città di Trento per incentivare la mobilità elettrica, migliorare i sistemi di ICT e l’efficienza energetica negli edifici.
Trento è infatti una delle città pilota, assieme alla finlandese Tampere e alla spagnola Pamplona, destinata a diventare un modello di città smart e sostenibile, utilizzando la tecnologia come un mezzo per innovare e migliorare i servizi e la qualità della vita dei cittadini.
Il progetto è cofinanziato dal programma europeo per la ricerca Horizon 2020 e a livello locale, oltre a Itea Spa, coinvolge Comune di Trento, FBK, Habitech, Dolomiti Energia, Dedagroup ed Eurac Research di Bolzano.

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