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Trento: Palaghiaccio, una risorsa per lo sport

I limiti strutturali sono uno stimolo per migliorare l'offerta cittadina

Le dichiarazioni dell’assessore Roberto Failoni sono per l’assessore comunale di Trento Tiziano Uez un’occasione per fare chiarezza sulla situazione delle strutture sportive presenti nel territorio del Comune di Trento, che sicuramente non giustificano un «giudizio da anno zero per la nostra città».
 
Per quanto riguarda in particolare lo stadio del ghiaccio – si legge in una nota diramata dal Comune di Trento alla stampa, – la struttura è aperta dal 26 agosto, un’apertura anticipata rispetto al passato per avvicinarsi alle esigenze dell'utenza.
Le motivazioni della chiusura nel periodo primaverile/estivo sono da ricercarsi nella vetustà dell’impianto, che non permette modalità di gestione realmente competitive.
Gli ormai venticinque anni di attività della piastra, costruita nel 1994 e ristrutturata nel 2004, con la realizzazione della copertura e della chiusura, comportano costi elevati di gestione e mantenimento, che richiamano al dovere dell’Amministrazione di garantire un equilibrio di bilancio, valutando e cercando di dare risposta alle diverse esigenze in campo.
 
Come è noto – prosegue la nota – A.S.I.S. stabilisce, in funzione dei ricavi e dell’indice di copertura dei costi, il periodo di apertura «al pubblico» di ogni impianto sportivo e progressivamente, con la riduzione dei costi operata e una miglior programmazione, si è riusciti ad aumentare per numerosi impianti il periodo di apertura.
Al Palaghiaccio le società sportive e il privato cittadino purtroppo non possono svolgere attività contemporanee per motivi di sicurezza, limitando di fatto le possibilità di variare le dinamiche di utilizzo.
Negli ultimi anni comunque, su richiesta specifica delle società del ghiaccio, l'impianto è stato messo a disposizione anche nel periodo aprile/settembre, applicando una tariffa simile a quella praticata in altri impianti della provincia.
 
Va inoltre considerato che il Palaghiaccio è un impianto caratterizzato da un notevole consumo di energia, molto più di altri impianti similari, in quanto la piastra poggia sulla soletta di cemento posta a copertura dei garage interrati e richiede un costante utilizzo dei compressori per mantenere il ghiaccio ad un livello qualitativo ottimale.
La gestione dello spazio ha pertanto un costo medio elevato, mentre i ricavi effettivi nel periodo di apertura al pubblico sono contenuti.
Un discorso più ampio può essere inoltre fatto sul complesso degli impianti pubblici, che nel capoluogo offrono una varietà e un’agevolazione tariffaria nell’utilizzo non riscontrabile in quasi tutte le altre città.
 
«Nell’organizzare l’offerta – ricorda l’assessore allo sport, Tiziano Uez, – l’Amministrazione comunale ha davanti a sé due esigenze complementari che non possono essere messe in competizione, ma alle quali deve essere garantita una risposta adeguata: da un lato il cittadino, che usufruisce degli impianti secondo una logica più stagionale, dall’altro le società sportive, per le quali è evidentemente essenziale una disponibilità annuale.
«Un equilibrio che deve essere necessariamente armonizzato anche con i costi di gestione e le prospettive di investimento.»
 
Il costante riconoscimento di Trento, nelle classifiche nazionali, come città nella quale è possibile praticare molti sport in strutture adeguate, è in netto contrasto con la visione di un Comune che non trova soluzioni, giudizio ingeneroso anche rispetto ad un’Amministrazione provinciale che ha sempre sostenuto i progetti di sviluppo del settore dell’impiantistica sportiva in città.
«Vogliamo tuttavia cogliere un’utile provocazione nelle parole dell’assessore Failoni – conclude l’assessore Uez, – anche in vista delle prossime sfide che ci attendono, in primis le Olimpiadi invernali che nel 2026 coinvolgeranno anche il Trentino.
«È importante ragionare a livello complessivo e strutturato sull’intero territorio provinciale, lasciando al passato una visione ormai superata che vede Trento in competizione con gli altri territori.
«Non ha senso la logica denigratoria nei confronti degli impianti presenti nella città che sono di alto livello e a disposizione di tutti. Come risulta inutile, ad esempio, un'analisi delle poche strutture sportive presenti nella valle Rendena che l'assessore Failoni conosce bene.
 
«Il compito di un Amministratore – prosegue l'assessore Uez – è quello di individuare soluzioni in grado di dare risposte alle esigenze dell'utenza.
«Siamo pronti a farlo assieme agli altri amministratori della Provincia, armonizzando le esigenze di un territorio dove lo sport ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza europea.
«Il percorso è già tracciato e vede la città ospitare quotidianamente nei propri impianti cittadini società provenienti da tutto il Trentino nonché manifestazioni di altissimo livello, fra tutti cito il Festival dello sport ed i campionati europei di ciclismo.
«La scommessa è sapere anticipare le richieste e le prospettive di crescita del mondo sportivo. Trento, nonostante sia la città in Italia con il più alto rapporto fra spazi d'acqua a disposizione del pubblico e residenti, ha già concretamente avviato l'iter per realizzare il nuovo polo natatorio alle Ghiaie.
«Si tratta di una precisa scelta attuata dal Consiglio comunale che potrà essere stimolo positivo per individuare nuovi sviluppi e possibilità per la pratica sportiva.
«Siamo orgogliosi – conclude Uez – di essere il riferimento nell'impiantistica sportiva per tutti gli utenti della provincia di Trento.»

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