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Il centro polifunzionale di Piedicastello vedrà la luce nel... 2026

Lo ha detto oggi in conferenza stampa l'assessore comunale di Trento Roberto Stanchina, che non ha nascosto il proprio deciso disappunto

Oggi, al termine della conferenza stampa di presentazione della fiera «Idee Casa Unica» che si svolgerà a Trento Fiere da venerdì 8 a domenica 10 novembre (vedi nostro servizio), l’assessore alle attività economiche del Comune di Trento Roberto Stanchina ha fatto il punto sulla situazione del centro espositivo di Trento.
A fine anno l’attuale location di Via Briamasco dovrà essere liberata per consentire all’Università di Trento, attuale proprietaria del compendio, di utilizzarla a pieno.
«L’Università si è comportata benissimo con noi – ha precisato Stanchina, – ma non bisogna approfittare della benevolenza dell’Ateneo.»
 
Abbiamo ricordato all’assessore che il centro polifunzionale che deve sorgere a Piedicastello dove un tempo c’era l’Italcementi, doveva essere approntato da un anno. E, visto che la data è bruciata, abbiamo posto tre domande: 1. Cosa è successo; 2. Se la location Piedicastello è confermata; 3. Se sì, quando pensa che sarà realizzata.
Le risposte sono state imbarazzanti.
La prima è che i rapporti tra la politica comunale e quella provinciale non stanno attraversando un momento di pacifico scambio dialettico.
E qui l’assessore ha espresso il proprio disgusto, perché «la diversità ideologica non deve sovrapporsi a quella progettuale».
 
La seconda risposta è stata affermativa: il polo espositivo polifunzionale sorgerà a Piedicastello.
La terza risposta è risultata inquietante: la struttura potrebbe essere completata entro il 2026!
Ovviamente a quel punto è stato chiesto dove diavolo potranno svolgersi le fiere e le manifestazioni espositive (che a Trento in un anno sono 35) e ci è stato risposto che si stanno valutando alcune soluzioni provvisorie.
Non ci è stato precisato quali siano queste soluzioni, ma verosimilmente potrebbe essere adattato il compendio dell’Ex Atesina.
 
Inutile dichiararsi indignati. Ma, visto che la città di Trento si è sviluppata in maniera esponenziale verso manifestazioni di livello europeo, la mancanza di infrastrutture capaci di accoglierle è inaccettabile per un territorio che si dichiara orientato all'Eccellenza.
Siamo dalla parte dell’assessore Stanchina, perché condividiamo il suo stato d’animo.
Come lui ci domandiamo se sia mai possibile che con la volontà di tutti, con la disponibilità finanziaria per farlo e con la necessità di realizzare il tutto in fretta per impedire che il successo faccia implodere la città, ci si debba trovare anche in Trentino di fronte a un Leviatano che impedisce di fare quello che va fatto.

GdM

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