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Come si ricorderà a Trento e 25 aprile

Online da sabato mattina la cerimonia commemorativa e un percorso virtuale tra letteratura, storia, musica e arte

Il 75esimo anniversario della Festa della Liberazione non potrà essere festeggiato con nessuna tradizionale cerimonia pubblica.
Per questo il Comune ha deciso di onorare in modo diverso questa data fondamentale della storia del nostro Paese, con l'intento di attualizzarne la memoria, per riscoprire l’importanza del fare comunità e nello stesso tempo esprimere riconoscenza a chi oggi combatte con sacrificio e dedizione in prima linea contro un nemico invisibile come a coloro che settantacinque anni fa hanno speso la loro vita per donarci la libertà e la democrazia.
Grazie ad un progetto realizzato con la collaborazione di Anpi Trentino, Fondazione Museo storico del Trentino, Associazione Federazione italiana degli artisti Trento, Associazione culturale Pro Cultura Trento, Corpo musicale Città di Trento, Coro Paganella, Valentina Miorandi e Emanuele Lapiana, sul sito del Comune si potrà partecipare alla cerimonia e immergersi nella storia attraverso le immagini, la musica, l’arte e la poesia.
 
La cerimonia commemorativa, registrata venerdì nel salone di rappresentanza di palazzo Geremia, insolitamente a porte chiuse, prevede gli interventi del sindaco, del commissario del Governo, del direttore della Fondazione museo storico del Trentino e del presidente di Anpi Trentino, dedicati al ricordo del sacrificio e della lotta per la conquista del diritto alla libertà e alla democrazia e alla consapevolezza del valore di questi diritti, ancor oggi fondamentali per la nostra società.
A seguire un breve percorso, curato dall’associazione Pro Cultura Trento, ci fa rileggere alcune poesie e brani di poeti trentini e non, attraverso i quali respiriamo la sofferenza, il dolore per i tragici fatti della nostra storia, ma anche il senso di rinascita, di ritorno ad una vita normale.
L'archivio della Fondazione Museo storico del Trentino ci ricorda che la fotografia è un potente strumento di documentazione storica, e propone alcuni scatti che raccontano episodi salienti della vita cittadina del secondo dopoguerra.
 
La storia si fa musica nell'interpretazione dell'Inno nazionale di Goffredo Mameli e dell'Inno al Trentino, registrati a distanza dal Corpo musicale Città di Trento ma virtualmente suonati lungo le vie del centro città, con la riproposta di immagini delle passate cerimonie. E musica diventano i principi ispiratori della Costituzione, baluardo dei valori della Liberazione, nell'Inno costituzionale d'Italia di Valentina Miorandi, musicato da Emanuele Lapiana, cantato dal Coro Paganella e da tante altre persone, in una vera e propria opera corale.
Su iniziativa di Fida Trento, infine, cinquantotto artisti espongono in video le loro opere come esempio di prossima ripresa, come incitazione alla bellezza, emblema del nostro prezioso patrimonio culturale e artistico.

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