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Tripudio di feste a «carnascer» in Val di Fassa

Dal 19 al 25 febbraio si rinnovano singolari riti carnascialeschi, peculiare espressione della cultura ladina

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Laboratori per creare le maschere tradizionali, «mascherèdes», sfilate, balli e gare di slitte addobbate a festa.
È irriverente e antico in Val di Fassa il «carnascèr», carnevale in lingua ladina. E quest’anno, dopo l’apertura nel giorno di Sant’Antonio Abate (che dà il via ufficialmente al carnevale il 17 gennaio) fino a martedì grasso, oltre alle iniziative per i bambini, sono tanti gli eventi che si susseguono nei teatri, nelle piazze e pure sulla neve.

 Ecco gli appuntamenti da non perdere 
LE MASCHERATE DI PENIA
L’annuncio dell’avvio del carnevale e della prima «mascherèda fascèna» di Penia, avviene, il 20 gennaio, ad opera di Laché e Bufon che passano di casa in casa a chiamare la gente.
La sera (ore 20.30), nell'edificio delle vecchie scuole elementari, si svolge la parte principale della mascherata che segue un preciso rituale: entrata del Lachè, irruzione del Bufon, ballo dei Marascons e rappresentazione comica in lingua ladina.
Dopo l’appuntamento con la mascherèda dell’8 febbraio, giovedì grasso va in scena «Piere dal Polver e il pat col Malan», scritta da Simon de Giulio e la sera di martedì grasso «Bricons e galantomes», scritta da Fabio de la Menina.
Il tutto avviene sotto la regia del «Grop de la Mèscres de Delba e Penia», depositario di antichi rituali e che conta cinquant’anni di vita e attività (www.mescresdelbaepenia.com).
 
CREA LA TUA «FACERA» CON IL BUFON
Laboratorio molto divertente per i bambini, il 20 febbraio alle 16.30 a Vigo: dopo la proiezione, nella piazzetta accanto all’ufficio turistico, di un video che spiega le particolarità delle maschere fassane, i bimbi creano la loro «facera» (maschera).
Il tutto avviene in compagnia di uno dei personaggi guida del carnevale ladino: il «Bufon», dal naso irriverente con un grosso pendente rosso all’estremità e dal copricapo, adornato di fiori e da un lungo fascio di nastri colorati (iscrizioni all’ufficio turistico; 3 euro).
 
«LESES DA CORNI» IN GARA
Due gli appuntamenti per divertirsi con «la leses da corni», ovvero le slitte utilizzate un tempo per il trasporto invernale del fieno.
Questi mezzi di una volta, assieme ad alcuni più moderni, si misurano in una gara di gruppi che il 20 febbraio, alle 21, si ritrovano sulla pista «Col de Lin» in paese a Campitello: la corsa delle maschere - comprese quelle della tradizione come Laché, Bufon e Marascons - termina nel parterre innevato tra gli applausi del pubblico.
Con le slitte si fa il bis nel cuore di Canazei, la sera del 24 febbraio.
La sfilata delle «leses» da Strèda Roma fino in piazza diviene ancor più spassosa grazie alla partecipazione dei maestri della scuola di sci Marmolada, del «Grop de la Mèscres de Cianacei e Gries» con musica live, vin brulè degli alpini e «fortaes» (dolci tipici).
 
FIACCOLATE E SHOW SULLA NEVE
Il periodo di carnevale è occasione anche per fiaccolate e spettacoli sulla neve.
Il 19 febbraio l’ultimo tratto della pista Ciampac di Alba si illumina con la calda luce delle fiamme portate, con tutto il fascino della loro coreografia, dei maestri della scuola di sci Marmolda.
Il 20 febbraio, sono i maestri di sci di Moena a esibirsi alle 17 al Pra di Sorte, mentre a Pozza è tempo di «Aloch Emotions & Freestyle Show»: una serata speciale (a partire dalle 21) allo Ski Stadium Aloch con acrobazie, salti ed evoluzioni sugli sci, giochi di luci e di fuochi.
 
BALLI E SCORRIBANDE A CANAZEI
Sono a cura del «Grop de la Mescrès de Cianacei e Gries» le brevi esibizioni serali per le vie di Canazei.
Qui Bufon, Lachè e Marascons sono i protagonisti di sketch divertenti e di tanti balli.
Le maschere alternano i balli per le strade a quelli nei pub e negli hotel del paese per buffe scorribande e tanti scherzi, accompagnati dall’allegra colonna musicale delle fisarmoniche e dei «campanacci» dei Marascons.
 
«L CARNASCÈR DE CIAMPERDEL»
Tradizione vuole che la massima espressione de «L carnascèr de Ciampedèl» avvenga la domenica, precedente il martedì grasso, alle ore 14.30.
Una suggestiva sfilata, ricca di maschere e gruppi che indossano le «faceres da burt e da bel» (maschere lignee scolpite da artisti locali), fa bella mostra di sé, tra scherzi e risate, trasformando la piazza e alcune vie del paese in palcoscenico.
Ad allietare il pomeriggio la musica di una band locale.
Stand gastronomici aperti dalle 12.30 con panini caldi e dolci locali.
 
MARTEDÌ GRASSO IN PIAZZA CON CARRI E MASCHERE
L’ultimo e più importante giorno di carnevale si moltiplicano le occasioni di divertimento. A Penia alle 14 giochi e animazione in piazza.
A Moena alle 14.30 sfilata dei i carri allegorici nel piazzale della chiesa e, a seguire, musica e premiazione dei migliori costumi, dolci e bevande per tutti in Piaz de Sotegrava.
Per i più grandi, i festeggiamenti continuano in piazza con Dj set di Dj Odo invece per i piccoli il party si sposta al Teatro Navalge con animazione, zucchero filato, baby dance, trucca bimbi e palloncini.
Festa anche a Vigo, dalle 14.30, con la grande sfilata dei carri che attraversano le vie principali del paese, per poi lasciare spazio in Piaz J.B. Massar ai dolci tipici e alle maschere fassane.
È di sera, infine, che a Pozza si dà l’addio al carnevale, dove dalle 21 nel padiglione manifestazioni ci si scatena nel ballo in maschera sulle note degli «Alpen Boys», con pasta party e premiazione del carro più bello della sfilata di Vigo.

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