«Frontiere Grenzen», i vincitori dell'ottava edizione
Oggi la premiazione, presso la sede della Comunità, a Tonadico di Primiero
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Frontiere Grenzen, il premio letterario delle Alpi, tiene fede alla sua denominazione. La conferma oggi, presso la sede della Comunità, a Tonadico di Primiero, dove si è svolta la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione.
Una edizione che ha registrato una buona partecipazione nella sezione inediti (117 i racconti in lizza) e ottima negli editi (39, il triplo rispetto a due anni fa) e contrassegnata da una qualità letteraria sottolineata dalla giuria.
I racconti sono arrivati, oltre che dall’Italia, soprattutto da Austria e Svizzera, ma anche da Germania e Slovenia.
La giuria è stata chiamata ad una scelta non facile, confermata dalla decisione di assegnare ex aequo il premio nella sezione Editi, che è così andato allo svizzero Alberto Nessi con «Male Ombre» e alla altoatesina, trapiantata a Vienna, Tanja Raich con «Kontinente».
Sia Nessi che Raich vantano un curriculum di tutto rispetto (Nessi è tra gli autori più conosciuti e affermati della Svizzera italiana) a conferma del fatto che nella sezione Editi il premio si sta ritagliando uno spazio del tutto particolare nel panorama letterario non solo nazionale.
Nella sezione inediti il primo premio è andato alla friulana Paola Cicuttini con «Mi smo preklete, duje krivapete»; al secondo posto Minu Ghedina di Innsbruck con «Kleine Abschiede» e al terzo la sedicenne Caterina De Marchi (trentina, vive a Torcegno, in Valsugana) con «Sospeso».
Il premio speciale Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi è andato a Mario Rumor (Feltre) con «Dall’altra parte».
La giuria
Carlo Martinelli (presidente), Lisa Ginzburg (oggi assente: vive a Parigi e non è riuscita a lasciare la capitale dopo i terribili avvenimenti di venerdì 13 novembre), Pietro De Marchi, Peter Oberdörfer, Joseph Zoderer - ha poi segnalato sette racconti della sezione inediti.
Si tratta di «Precitevolissimevolmente» di Davide Schiavon (Aosta), «Ora che il tempo mi è alle spalle» di Elisabetta Curzel (Trento), «Grassfinger» di Andrea Dallapina (Verbania), «Das verschwinden der Welt» di Helwig Brunner (Graz), «Ich habe nie auf Deutsch geträumt» di Katharine Howlett-Jones (Graz), «Heim» di Inga Katharina Wagner (Trieste), «Valentina e il bosco alfabetico» di Flora Graiff (Merano).
Il risultato rispecchia dunque, lo si è ricordato durante la cerimonia di premiazione con le interviste ai vincitori, lo spirito del premio, che è bilingue - italiano e tedesco - ma al quale è possibile partecipare anche con racconti scritti nelle altre lingue usate nei territori interessati della Convenzione delle Alpi, vale a dire tutte le regioni alpine di Italia (più la provincia di Trieste), Austria, Francia, Svizzera, Germania e Slovenia nonché Liechtenstein e Monaco.
Ed è da sottolineare che al premio hanno partecipato 81 uomini, 75 donne, 136 racconti in italiano e 20 in tedesco.
La sezione racconti editi ha visto raddoppiare il montepremi per il vincitore, fissato a 3.000 euro (l’ex aequo lo ha ovviamente dimnezzato), mentre ai vincitori della categoria racconti inediti andranno 1.500 euro al primo, 750 al secondo e 500 al terzo classificato.
Ad organizzare il concorso - con il patrocinio e la collaborazione della Convenzione delle Alpi - l’associazione culturale «La Bottega dell’Arte» in collaborazione con le biblioteche trentine di Primiero e Canal San Bovo e l’Associazione Scrittori Sudtirolesi e la partecipazione di molte realtà, a partire dalla Provincia autonoma di Trento.
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