«Storia della scuola trentina. Dall’Umanesimo al Fascismo»
Il volume di Quinto Antonelli, che è già nelle librerie, sarà presentato martedì 4 marzo in Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento
Titolo: Storia della scuola trentina
Dall’Umanesimo al Fascismo
Autore: Quinto Antonelli
Casa editrice: Il Margine 2013 – Collana Larici
Pagine: 512 più 32 illustrazioni a colori
Prezzo: € 22
IL CONTENUTO
A partire da un minuzioso lavoro pluridecennale di indagine sulle fonti relative ai processi di alfabetizzazione e di educazione, l’autore offre un’accurata storia della scuola trentina, raccontata come un grande e appassionante romanzo collettivo, sia di quella destinata all’alfabetizzazione popolare, sia di quella ginnasiale indirizzata a formare i ceti dirigenti.
Con l’aggiunta, a metà Ottocento, dell’istruzione tecnica e professionale. Il periodo preso in considerazione è molto lungo, copre cinque secoli: ha inizio nel Quattrocento quando a Trento e a Rovereto appaiono le prime scuole pubbliche, dove maestri assunti dai governi locali insegnano la grammatica latina, per giungere all’articolato sistema scolastico che caratterizza la prima metà del Novecento.
Contemporaneamente questo volume può essere anche letto come un crocevia piuttosto affollato di «storie»: la storia, innanzitutto, della difficile, contrastata, lunga conquista dell’alfabeto e dell’ingresso dei trentini (di tutti, non solo della minoranza più colta) nella cultura scritta.
Ma anche e soprattutto la storia personale di bambini e bambine, di maestri e maestre, di studenti, professori, presidi, e poi di uomini politici, funzionari dello Stato, parroci, decani e vescovi, filosofi e poeti, intellettuali e giornalisti.
Una grande opera, unica nel suo genere. Un emozionante atto di amore verso la scuola e i suoi protagonisti, a partire dai più piccoli, i bambini, quelli di tanti secoli fa come quelli di oggi.
L’AUTORE QUINTO ANTONELLI
Quinto Antonelli (Rovereto, 1952) è ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino.
Fu tra i fondatori dell’Archivio della scrittura popolare, di cui ora è responsabile. Si occupa prevalentemente delle narrazioni autobiografiche della gente comune, dei processi di istruzione e di educazione, della storia delle guerre del Novecento.
In questo ambito nel 2008 ha pubblicato con Il Margine I dimenticati della Grande guerra. La memoria dei combattenti trentini (1914-1920). È autore di numerosi contributi sulla storia della scuola trentina, tra cui si segnala la storia del liceo di Rovereto.
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