«Tra le pagine del conflitto»: la bellezza e il mistero delle Dolomiti
Il cofanetto che racchiude tre volumi è edito da New Book edizioni con il titolo «Ad est del romanticismo»
Berasi, Baldessarini e Benedetti.
Un'opera in tre libri che colma una lacuna, quella presentata ieri a «Tra le pagine del conflitto» rassegna editoriale a cura della Comunità della Vallagarina.
La lacuna è quella della storia dei pionieri dell'alpinismo nell'800.
A ripercorrere con documenti e foto una delle pagine più straordinarie della scoperta delle nostre montagne sono stati i due autori Fabrizio Torchio e Riccardo Decarli.
Il cofanetto che racchiude tre volumi è edito da New Book edizioni con il titolo «Ad est del romanticismo».
La presentazione è avvenuta nella sede della mostra sull'editoria a Rovereto alla presenza oltrechè degli autori, di Iva Berasi direttrice dell'Accademia della montagna, l'editore Alessandro Benedetti e l'assessore alla cultura della Comunità Marta Baldessarini.
L'opera è un viaggio nella storia dei primi viaggiatori vittoriani – perlopiù inglesi – che con carrozze e cavalli hanno attraversato le valli e arrampicato con sguardo meravigliato le Dolomiti.
Era il tempo in cui le montagne venivano «calpestate» dai valligiani per la caccia, la pastorizia, il taglio degli alberi ma le cime più alte rimanevano un mondo sconosciuto perlopiù circondato da leggende misteriose di streghe e mostri.
Un modo per prendere le distanze da una montagna che faceva paura per le valanghe, le alluvioni, i tuoni e fulmini, le frane...
I primi viaggiatori invece, ne disegnano la bellezza e ne decantano il mistero.
È quello il tempo in cui nasce una nuova visione dell'alpinismo, in cui le Dolomiti vengono decantate come luoghi sublimi. Come le cattedrali della terra.
Decarli e Torchio.
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