La (nostra) vita tra storia e attualità – Luciana Grillo
Presentato a Trento il secondo volume di una trilogia che si concluderà con il terzo sull’evoluzione dell’uomo storico
Titolo: Evoluzione della vita fino alla protostoria: attualità
Autore: Vincenzo Iannuzzi
Editore: Elison Publishing 2019
Genere: Opera di divulgazione scientifica
Pagine: 453, brossura
Prezzo di copertina: € 25
Il dottor Vincenzo Iannuzzi – di cui si è già scritto (vedi) – continua a sorprendere e incuriosire i suoi estimatori perché, con piglio scientifico, ma con linguaggio semplice, nella pubblicazione recentemente presentata al suo affezionato pubblico «Evoluzione della vita fino alla protostoria: attualità», spiega il mondo rifacendosi al famoso concetto espresso da Cicerone: historia magistra vitae est.
Ancora una volta ha organizzato egregiamente la presentazione l’Associazione Mafalda Donne Trento - APS, guidata dall’instancabile presidente Carolina Bazerla Marangoni.
Lo studio e la ricerca di Vincenzo Iannuzzi sono guidati da una stella cometa che si chiama sogno, o utopia: vedere tutti gli abitanti del globo costituire una Nazione Terra derivante dalle Nazioni Unite.
Ciascuno Stato dovrebbe mantenere la sua autonomia rispettando gli altri Stati, aiutato da un tribunale mondiale capace di prevenire o risolvere ogni controversia.
Iannuzzi sa che propone un’utopia, ma ricorda che solo qualche decennio fa sarebbe stata impensabile la connessione globale in cui oggi viviamo… quindi, perché non sognare?
E dunque pensa agli studi sul DNA che, se fatti con serietà scientifica, potrebbero cancellare molte malattie.
Si sofferma poi sull’ambiente, sui danni provocati dall’inquinamento, sul cambiamento climatico, e si chiede se sia logico che il mondo degli adulti debba farsi stimolare da una ragazzina – Greta – per svegliarsi e cominciare a riflettere opportunamente sul da farsi.
Nel suo testo troviamo dati precisi, percentuali sulle emissioni di gas serra, considerazioni sulle glaciazioni e sui cambiamenti che una volta avvenivano in migliaia e migliaia di anni, mentre oggi il livello della CO2 è aumentato in circa 120 anni di 100 ppm, elencazioni dei diversi tipi di inquinamento, da quello architettonico a quello chimico, da quello legato ai rifiuti e alle onde elettromagnetiche… eccetera eccetera.
L’invito energico di Iannuzzi ai lettori riguarda l’uso di energie ecocompatibili, proposto a parole da molti governanti, ma poi disatteso dalle grandi potenze, per motivi quasi sempre legati al potere e al denaro.
Se non cambieremo in modo logico e rispettoso le nostre abitudini, se non modificheremo le nostre esigenze, dovremo piegarci alle aggressioni di bombe d’acqua, all’avanzamento dei deserti, alle migrazioni di massa.
E a proposito di migrazioni, tema drammaticamente attuale, Iannuzzi auspica il controllo delle nascite – perché non possiamo continuare a crescere in un mondo che è già affollato, ai limiti – e l’aiuto in loco agli abitanti dei Paesi poveri; sostiene che l’invio irregolare e comunque generoso di derrate alimentari tende a rivelarsi nefasto perché può favorire la natalità in luoghi sempre più depauperati [anche dagli ex coloni europei – NdR]; dichiara il suo apprezzamento per l’opera della Chiesa guidata da Papa Francesco che, con la Comunità di sant’Egidio, favorisce una immigrazione controllata e un’accoglienza ben organizzata per famiglie siriane che scappano dalla guerra e dalla miseria; sottolinea la nostra superficialità (nostra in quanto italiani) nell’aver firmato il trattato di Dublino, nell’accogliere una massa di gente che non siamo preparati né ad ospitare decentemente, né a integrare nel nostro tessuto sociale.
Quanto scritto, è soltanto una minima parte del lavoro del dottor Iannuzzi, che dedica capitoli alla Terra, alla comparsa dei primi viventi, alla nascita della matematica e della geometria, alle armi e alla navigazione.
Né è da trascurare l’ultima parte di questo corposo volume che ci parla della scrittura cuneiforme e dell’alfabeto fenicio, della nascita della carta, della diffusione della stampa, dell’affermarsi del diritto.
E siamo soltanto alla seconda parte di una trilogia.
La presentazione si è conclusa con un ampio dibattito, in cui ancora una volta sono tornati i temi della povertà e dell’inquinamento, delle politiche economiche che, ad esempio, rallentano l’uso di veicoli elettrici per non danneggiare i grandi produttori di carburanti, delle buone pratiche che ciascuno di noi può adottare in tal senso, dell’educazione che deve essere impartita ai giovani perché imparino a rispettare l’ambiente e a preparare migliori condizioni di vita per loro e per chi verrà dopo di loro.
Luciana Grillo – [email protected]
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