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Torna il concorso «Caprara» nella 33ª edizione: cercasi poesie

Anche quest'anno sarà il Comune di Ala a raccogliere le poesie. C'è tempo fino al 14 settembre per presentare un proprio componimento poetico

La 33ª edizione del concorso Caprara è organizzata, come nel passato, dal Comune di Ala in collaborazione con la famiglia del poeta e con la partecipazione del Comune di Avio (dove Caprara nacque).
La serata finale si terrà sabato 26 ottobre, alle 18, a palazzo Pizzini.
Il concorso, come di consueto, si articola in quattro sezioni. La prima è dedicata alle poesie in italiano, e ad ambito nazionale.
La seconda sezione è dedicata alle liriche in dialetto: si considerano i dialetti del triveneto e del mantovano, escluse le lingue ladine e friulano.
Per le due sezioni il tema è libero, mentre per la terza sezione (premio speciale) è riservata alle poesie dedicate a Giuseppe Caprara o alle città di Ala o Avio.
La quarta ed ultima sezione, anch'essa premio speciale, è riservata a ragazzi e ragazze entro l'età di 16 anni, con poesie a tema libero.
 
Gli autori possono partecipare con una sola poesia per sezione, possono tuttavia partecipare a più sezioni I dettagli per presentare la poesia sono specificati sul sito del Comune di Ala, tuttavia è importante che ogni lirica sia anonima e identificata con uno pseudonimo, dal quale sia impossibile risalire all'autore (pertanto chi ha già partecipato ad edizioni passate, è tenuto ad usarne un altro rispetto a quelli utilizzati in precedenza). Si dovrà perciò allegare una busta separata sigillata con il nome vero allegato allo pseudonimo.
È possibile inviare le liriche anche tramite email, in quel caso un file separato deve contenere le generalità dell'autore.
Chi vuole partecipare alla sezione ragazzi, dovrà scrivere l'anno di nascita accanto allo pseudonimo.
Le poesie vanno consegnate o inviate alla biblioteca comunale di Ala, o spedite al suo indirizzo email, entro il 14 settembre.
I dettagli della presentazione dei lavori, come detto, sono sul sito istituzionale del Comune.
Sono previsti premi in denaro per le poesie vincitrici nelle varie sezioni.
Sarà una giuria di esperti di poesia (sia in italiano, sia in dialetto), scelta dalla famiglia Caprara, a giudicare le liriche e a scegliere le migliori.
 
Giuseppe Caprara, grande invalido di Guerra, da un angolo appartato del suo amato Trentino, la nostra cittadina di Ala, registrava le voci profonde della sua ricca interiorità e le impressioni che la natura e la vita che gli fluiva d’accanto gli suggerivano.
Caprara era stato chiamato alla poesia per una interiore necessità, giacché in essa egli aveva trovato un mezzo di redenzione e di partecipazione penetrante, se pur riflessa e ordinata sulla trama delle memorie, alla vita che, dal suo letto al quale per anni era stato inchiodato, contemplava in pura obiettività.
Data questa situazione di sofferenza ci si potrebbe aspettare una poesia d’ispirazione pessimistica e invece no, la poesia di Caprara è specchio della sua vita e dopo l’invalidità contratta, è sorretta dalla speranza e da una immensa fede negli ideali cristiani.
 
Giuseppe Caprara era nato ad Avio il 15 luglio 1921 e risiedeva ad Ala dal 1940.
Sposato, 4 figli, 7 nipotini, conduceva vita ritirata per una grave infermità di Guerra. Ha scritto molto in dialetto e in italiano dal 1964 in poi.
Vinse moltissimi premi in vari concorsi. Fra le sue opere ricordiamo le raccolte: Dal me lèt (1964), Fra pianzer e cantar (1966), Quando ne fa vel la malinconia (1968), Prà de l’aurora (1971), ’n pass sul sentèr (1975), Lucciole (1977), Una notte io sono nato (1977), Biografia del pittore Daniele Scaglioni, Serafino (1979), Avio nel tempo (G. Libera, 1981), Vecia Zima (Centro Bronzetti, Trento, 1981), Poesie (raccolta postuma, pubblicata nel 1983 a cura dei poeti del Filò di Trento e con il contributo della Cassa Rurale di Ala).
Giuseppe Caprara è morto ad Ala il 28 febbraio 1982. Nel 1997 è stato pubblicato dal Comune di Ala e dalla Biblioteca comunale il volume a cura di Elio Fox con un saggio di Renzo Francescotti Caro Bepim… Ricordo di Giuseppe Caprara a quindici anni dalla scomparsa: saggi, lettere, poesie, contributi, testimonianze.
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