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Altro autogol del PD trentino: l’anacronistica lotta a Miss Italia

I consiglieri provinciali del Partito Democratico firmano un emendamento per cui la Provincia non potrebbe più sostenere le sfilate e le selezioni delle Miss

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È stato presentato un emendamento firmato da tutti i consiglieri provinciali del PD che, se venisse approvato, impedirebbe alla Giunta di finanziare in futuro questi spettacoli.
Molto probabilmente è una reazione alle dimissioni date dalla vicepresidente dell’APT della Vallagarina Marta Baldessarini in seguito all’ospitalità concessa a Miss Italia nei locali del MART di Rovereto.
In effetti, però, la cosa che sorprende di più è il fatto stesso che l’argomento sia stato affrontato in Consiglio Provinciale.
Ci sembra che ci siamo argomenti ben più importanti da affrontare. Il che ci fa pensare che la mossa servirà in sostanza per sostenere la candidatura della stessa Baldessarini alle prossime elezioni provinciali, fiera di aver scritto una pagina di costume.
 
Noi non crediamo che il divieto potrebbe inibire le prossime selezioni di Miss, ma certamente potrà ritorcersi contro lo stesso PD che si è schierato apertamente contro una delle manifestazioni popolari più apprezzate dalla gente.
Il vedere ancora a tutti i costi la mercificazione del corpo femminile in questi concorsi è qualcosa fuori tempo massimo che ricorda la demonizzazione apodittica di un periodo che credevamo morto e sepolto.
Il ’68 è passato da 45 anni e la donna è cresciuta. Può tranquillamente partecipare a qualsiasi concorso sulla femminilità senza per questo mettere a rischio la propria immagine.
 
Comunque la si voglia vedere, combattere queste selezioni è un po’ come togliere alla donna un’altra opportunità, forse l’unica che aveva in più rispetto l’uomo.
Queste manifestazioni, oltre a creare lavoro come qualsiasi altro spettacolo, danno alle ragazze che si trovano alla soglia della vita lavorativa l’opportunità di mettersi in gioco e vedere se si è tagliati per una vita di relazioni pubbliche.
Quando la perginese Claudia Andreatti venne eletta Miss Italia, l’allora presidente Dellai la invitò in Provincia a ricevere i complimenti ufficiali della Provincia autonoma di Trento.
Secondo l’emendamento in questione quel gesto sarebbe oggi una leggerezza?
 
«Questo atteggiamento di grande disappunto verso le serate Miss Italia, – ci scrive Sonia Leonardi, concessionaria del concorso Miss Italia per il Trentino Alto Adige – in realtà rischia di creare disagi tra le giovani partecipanti. Molto lavoro facciamo per rafforzare la loro autostima e la fiducia in loro stesse, oltre a creare opportunità di lavoro.
«Fortunatamente siamo un popolo formato da donne e uomini intelligenti, in grado di capire dove e come intervenire per modificare i contenuti!»
A Sonia Leonardi era stato offerto di candidare per un partito. Lei non era intenzionata a scendere in campo, ma non è escluso che questa provocazione le faccia cambiare idea.
Tutto sommato non sarebbe male veder fronteggiare in politica Sonia Leonardi e Marta Baldessarini (nelle foto).
 
GdM

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