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Il ricordo di Luca Nardelli il medico «volontario» dello sport

Era un «volontario» nel vero senso della parola, manca a tutta la comunità – Alla cerimonia il Dott. Ferro, la sindaca di Tesero Ceschini e Bruno Felicetti

A metà giugno ci ha lasciato una figura importante sia per la sanità fiemmese sia per il comitato Fiemme Ski World Cup, quella del dottor Luca Nardelli.
Non ancora sessantenne, laureato in medicina, era dirigente della Apss e soprattutto da tanti anni responsabile medico degli eventi fiemmesi, ma a puro titolo di volontario.
Era stato anche il medico della nazionale di Combinata Nordica e ‘Covid manager’ negli ultimi due anni negli appuntamenti della Val di Fiemme.
Nardelli era entrato nel cuore della gente ed aveva fatto squadra con i suoi colleghi volontari, una figura immancabile, amica e sempre presente per tutti. Col comitato degli eventi fiemmesi si era incrociato fin dopo i Campionati del Mondo 1991.
 
Oggi a Lago di Tesero gli è stata dedicata la sala utilizzata dai volontari durante gli eventi, un modo per sentirlo ancora vicino.
Alla cerimonia c’era anche il dott. Antonio Ferro, direttore generale della Apss di Trento.
«Vogliamo ricordare un collega e un apprezzato uomo di scienza, con questa intitolazione che testimonierà la memoria del dottor Luca Nardelli alle generazioni future.
«Ricordiamo oggi, con profondo riconoscimento, il contributo che ha dato alla sanità pubblica trentina e in particolare a quella delle Valli di Fiemme e Fassa.
«Un uomo sempre disponibile, con un profondo senso del dovere e del sacrificio che, soprattutto durante la pandemia Covid, non si è mai sottratto al lavoro facendosi apprezzare sia dai colleghi sia dai pazienti per la sua grande umanità e disponibilità.
«Sosteniamo questa iniziativa ma sarà nostra cura dare vita ad ulteriori proposte a memoria di Luca Nardelli, anche ad esempio per i nostri giovani medici.»
 
Bruno Felicetti, alle cui parole si è accomunato Pietro De Godenz per il comitato della Val di Fiemme, con malcelata commozione ha voluto ricordare la figura di Nardelli.
«Mi manca dal punto di vista personale perché era diventato un grande amico, manca soprattutto nella nostra squadra organizzativa, sempre di aiuto e prodigo di suggerimenti.
«La dedica della sala è soprattutto ad un nostro caro amico e prezioso collaboratore ed anche esempio per tanti volontari, l’ossatura della nostra organizzazione.
«Era una persona speciale, che non ha mai cercato visibilità, su cui potevamo contare sempre e che lavorava dietro le quinte.»
 
È stato il Comune di Tesero, su sollecitazione dei colleghi di Luca Nardelli, a volere l’intitolazione: «L’iniziativa è partita da una proposta dei suoi colleghi medici che volevano individuare una sala da dedicare alla sua memoria – ha affermato la sindaca Ceschini, – un posto speciale per ricordare il suo ruolo di volontario e medico professionista. Una proposta che la giunta comunale di Tesero ha accolto e fatto propria.
«L’amministrazione ha poi individuato questa sala al ‘Centro del Fondo Fabio Canal’ da dedicare alla figura del dottor Luca Nardelli, che sappiamo essere stato non solo un grande professionista a livello lavorativo per tutta la nostra valle, ma soprattutto è stato un grande personaggio nel mondo del volontariato delle manifestazioni sportive.»
 
Alla cerimonia e a togliere il drappo dalla targa, con la sindaca Ceschini c’era anche Vania Tomaselli, vedova di Luca Nardelli, la senatrice Testor, i consiglieri provinciali Cavada e De Godenz, il vice presidente della FISI Angelo Dalpez e il consigliere FISI Enzo Sima.

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