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Passeggiando fra le righe/ 4 – Di Valentina Zamboni -

Sopravvivere innanzitutto – Di Danilo Carazzai

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Titolo: SOPRAVVIVERE INNANZITUTTO 
ERSTENS UBERLEBEN
Autore: Danilo Carazzai
Editore: L'autore.  
La stampa è stata effettuata da Pixartprinting Srl di Quarto d'Altino (VE)
Anno: 2011
Pagine: 104 (illustrato)
Prezzo: 12,00 €
 
Il nostro appuntamento ci porta un po' indietro nel tempo e ci catapulta in quella storia che tutti vorremmo non dover raccontare, non dover scrivere, non dover ricordare perchè semplicemente vorremmo non fosse esistita.
Sopravvivere, questo ci deve far riflettere perchè è un termine che spesso usiamo a sproposito.. soprattutto nei periodi di crisi come questo sembra che la sopravvivenza sia legata alla mancanza di     risparmi, all'impossibilità di permettersi uno sfizio in più ma spesso ci dimentichiamo che sopravvivere è legato alla parola vivere e quindi inscindibile dalla vita stessa. Per sopravvivere nella storia che ci racconta Danilo nel suo bellissimo libro la lotta è per un'esigenza fondamentale che nemmeno tutti i soldi del mondo possono comprare: la libertà!

Abbiamo incontrato Danilo per una breve chiacchierata con lui.

Il suo racconto impegnativo, come mai ha deciso di scrivere questo libro?
L'idea di scrivere un libro sull'esperienza di prigionia di mio padre, durante il secondo conflitto mondiale, è maturata ad inizio 2010 quando dopo anni di attesa mio padre è stato insignito della medaglia d'onore, riconoscimento, seppur simbolico, concesso dallo Stato italiano a tutti i cittadini italiani che, come civili o militari, furono internati nei lager nazisti. La motivazione che mi ha spinto a scrivere è stata l'esigenza di “ricordare per non dimenticare”. Nel libro si racconta una testimonianza, di una vicenda umana, che non si deve perdere, come peraltro molte altre testimonianze di altre persone che hanno vissuto quei tragici anni di guerra e sofferenze. Mio padre non ha mai raccontato volentieri le esperienze di quel periodo di prigionia, ciò nonostante da quando ero ragazzo capitava, a volte,  che mi raccontasse alcune vicende di quel periodo. Dopo aver maturato l'idea di scrivere un libro, con l'aiuto di mio padre, ho cercato di creare una sequenza temporale degli eventi di cui è stato testimone in quel periodo. Nello scrivere il libro mi sono avvalso oltre che del racconto di mio padre, di documentazione personale di quel periodo, di informazioni richieste al Deutsche Dienststelle di Berlino e,  per quanto riguarda i campi di prigionia, di fonti che ho reperito direttamente sui luoghi di  internamento  che ho avuto occasione di visitare nel corso del 2010.

L'importanza di sopravvivere.. Valentino Carazzai ha trovato la forza di sopravvivere, in cosa?
Il titolo del libro “Erstens Überleben – Sopravvivere innanzitutto” richiama alla mente le miserevoli condizioni di vita in cui gli internati militari italiani erano costretti a subire, senza alcun progetto per il futuro e il cui unico pensiero era di cercare di sopravvivere giorno per giorno. Lo spirito di sopravvivenza è insito in tutte le specie e anche in quella umana. La forza di sopravvivere di mio padre era pricipal modo la giovane età, poco più che ventenne, e lo spirito di guardare avanti anche se l'orizzonte era, per lo più, giornata per giornata.

Il tema degli italiani internati nei lager nazisti durante il Secondo Conflitto Mondiale, quali erano le loro condizioni?
Le condizioni di vita degli internati militari italiani erano miserevoli in quanto non erano considerati prigionieri di guerra e quindi non godevano  degli aiuti della Croce Rossa internazionale. Venivano marchiati, dai tedeschi, come verräter (traditori) e  quindi anche, in genere,  maltrattati. Le parole che descrivono le condizioni a cui è stato sottoposto mio padre possono essere riassunte nelle seguenti parole: fame, freddo, duro lavoro, Una frase  di un soldato, rimasto anonimo, prigioniero nel campo di Görlitz,  recita così “il lavoro è pesante, fa freddo; sono o per meglio dire siamo nudi”. Dagli scritti di coloro che hanno vissuto tale esperienza emergono degli stati d'animo vissuti in una sorta di “naufragio in un mare tempestoso” e di abbandono tra i flutti delle onde.

Quanto è importante il ricordo, la memoria di queste esperienze che troppo spesso passano in secondo piano? Spesso l'esperienza umana viene trascurata lasciando lo spazio agli avvenimenti bellici?
Il ricordo delle singole esperienze è molto importante, sono voci di prima mano che bisogna ascoltare per poter respirare certe atmosfere. Sono testimonianze di vicende umane tragiche. Le vicende belliche comportano sempre la sofferenza delle persone, di popoli composti da giovani, madri e padri di famiglia coinvolti loro malgrado in un disegno di distruzione e di morte. Questo ci fa riflettere che la storia non è costituita solo dai grandi numeri o da eventi. Dietro a questi, tra cui anche le vicende belliche, ci sono tante singole esperienze. Troppo spesso, secondo me, l'esperienza umana viene trascurata lasciando spazio alle vicende belliche nel loro complesso.

Chi è Danilo?
Danilo Cazzarai (foto) è nato a Cles nel novembre del 1963, attualmente vive a Martignano. Lavora come Funzionario al Comune di Trento e questo è il suo primo libro.

Proprio a Martignano, presso la Sala Civica di Piazza Menghin, si terrà un incontro con l'autore  di Sopravvivere innanzittutto - Erstens Überleben; l'appuntamento è per mercoledì 7 dicembre alle ore 20.30.
Chiunque avesse domande da porre a Danilo non esiti a contattarmi. 
 
Valentina Zamboni
v.zamboni@ladigetto.it  
 

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