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Dani Male - La Mitomania – Di Roberto Vivaldelli

Il Folk Pop «acido» del cantautore modenese

Dani Male è un artista emergente dell’underground italiano che aveva fatto parlare di sé con l’esordio «Trauma Turgido» del 2009.
Lavoro autoprodotto in modo volutamente e orgogliosamente «LoFi», che offriva un’interessante prospettiva di quello che sarebbe venuto poi.
 
Acerbo, come ogni esordio che si rispetti, ma in cui si intuiva una capacità fuori dal comune di costruire canzoni memorabili, contraddistinte da un’ironia pungente e dissacrante che può ricordare il primo Bugo e gli Skiantos.
Questo nuovo «La Mitomania», in uscita per la nuova etichetta Musica Sbagliata, va notevolmente oltre le influenze appena citate e si colloca senza dubbio tra i migliori dischi usciti quest’anno.
Anche con questo album Dani ha deciso di autoprodursi ma stavolta ha superato tutte le aspettative, in modo davvero sorprendente.
 
Se di sottofondo vi è sempre lo spettro dell’amato diamante pazzo Syd Barrett, le liriche senza fronzoli del cantautore impegnato nell’asociale – come lui si definisce – sono quanto di più abrasivo e incendiario sentito negli ultimi tempi nel nostro Paese.
A differenza di altri colleghi più illustri, Dani Male, non ha bisogno di atteggiarsi da Loser, ma è sempre dannatamente sincero e schietto.
 
Dimostrazioni palesi in Voltaire, una riflessione – a parere di chi scrive – sul buonismo e l’ipocrisia di certa sinistra buonista e Goffredo che punta il dito sugli artisti eternamente sfigati, ma parecchio di moda di questi tempi.
Seppur intriso di amari riferimenti autobiografici, La Mitomania ne ha proprio per tutti. E non lascia scampo.
 
L’irresistibile Vouyerismo sconcio de «Problema Sexuale» è uno dei picchi dell’album, una perla che rimanda a Xtc, Blur e soprattutto gli Stone Roses di Ian Brown nel forsennato Baggy danzereccio della coda della canzone, che ricorda brani storici come «Am i Resurrection».
Memorabile anche la psichedelica surrealista di Vinavil, e soprattutto, le splendide gemme Pop come il singolo apripista 4 frecce – in bilico tra Pavement e Pixies -–Il Congelatore e la contagiosa Colpo di Tacco.
Francamente, un disco così Bugo non l’ha mai fatto e di Dani Male ne sentiremo parlare a lungo.
VOTO 8/10
 
Vivaldelli Roberto
r.vivaldelli@ladigetto.it

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