Home | Interno | «Trentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù»

«Trentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù»

«Una guida che, con ironia e una punta di perfidia, mette a fuoco le caratteristiche salienti dei Trentini» – Di Umberto Cristiano

image

Titolo: Trentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù
Autore: Umberto Cristiano
 
Editore: Edizioni Sonda
Collana: Luoghi non comuni
 
Pagine: 136 - Con inserto fotografico - Formato cm 13x21
Prezzo: € 12,00 
 
 Il sommario
Una guida che, con ironia e una punta di perfidia, mette a fuoco le caratteristiche salienti di questo popolo,  prendendo spunto dalla sua storia, ma anche dalla politica, dal cibo (non mangiano solo mele!) e dall’immagine un po’ pubblicitaria che vuole dare di sé...
Con un divertente (e irriverente) inserto fotografico! 
 
 Il contenuto
Chiusi. Questo è l’aggettivo che i trentini si sentono rivolgere più di frequente, e ne soffrono. Capita spesso di sentire un esemplare di razza tridentina confessare tristemente: «Eh sì… Noi trentini siam chiusi…», e in quella mestizia si può leggere l’incapacità di capire il vero significato dell’atteggiamento e men che meno la possibilità di immaginarne uno diverso. Allo stesso tempo, però, c’è anche una punta di orgoglio: che ci importa di essere chiusi se siam trentini? Siam taciturni? Sembriamo scontrosi? Ci chiamano «orsi»?
Che importa! Il fatto è che i trentini non sono molto loquaci con gli sconosciuti. Difficilmente rivolgono la parola o il saluto per primi. Son forse maleducati o semplicemente timidi? «Gho rispet», diranno. Non parlano, non dan confidenza… «Talian», «forèst», «da’n zo» oltre a «teròm» sono i termini usati per definire chi non fa parte della comunità da più generazioni, chi non parla il dialetto o semplicemente chi ha abitudini diverse. Sanno di vivere in un’isola felice in cui non esistono grossi problemi (quelli veri!) e anche i rappresentanti di ultima generazione mostrano poca comprensione e ancor meno benevolenza verso le difficoltà che affliggono l’Italia in generale e alcune regioni in particolare. Per loro gli italiani sono «gli altri». Italiani, in fin dei conti, non lo son mai stati, e nemmeno austriaci: son trentini e basta. 
 
 L’autore
Umberto Cristiano, nato a Imola, dopo essersi occupato per anni di «alta finanza» è passato all’insegnamento, perché «è il mestiere in cui si impara di più». Vive in Trentino da più di vent’anni e ha scritto questa guida con l’intima soddisfazione di chi fa le due cose che ama maggiormente: scrivere e prendere in giro i conterranei.
Esperto di tecniche teatrali e del racconto, un tempo attore, ora regista, ha ricevuto le soddisfazioni artistiche maggiori dalla scrittura e dalla messa in scena di svariate commedie brillanti, che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico. 
 
 Il commento
Come sempre non esprimiamo giudizi prima di aver letto il libro, ma ci ha attirato l’idea che l'ufficio stampa dell'editore abbia inviato alla nostra redazione la segnalazione di questa pubblicazione.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande