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Torna in Valle di Ledro il «Menu primavera»

Sabato 18 domenica 19 maggio con i sapori senza tempo della cucina… preistorica

Nel cuore della stagione primaverile, la Valle di Ledro regala colori ancor più brillanti, dal blu del lago al verde della natura incontaminata: perché non arricchire il piacere per gli occhi con il piacere del palato?
È quello che intendono proporre ancora una volta i «Menu Ledro Primavera», promossi dal Consorzio per il Turismo ledrense e dai ristoratori locali per promuovere e valorizzare le produzioni di nicchia e le eccellenze storico-culturali del territorio.
 
L’appuntamento è per il week-end del 18-19 maggio con un «ritorno alla preistoria» davvero originale.
I golosi possono stare tranquilli: non dovranno affrontare inseguimenti di tirannosauri in stile Jurassic Park, ma solo gustare i cibi che i nostri antenati mangiavano attorno al 2000 avanti Cristo, quando da cacciatori nomadi passarono ad essere agricoltori e allevatori stanziali abitando capanne come quelle visibili nella ricostruzione fedele di un piccolo villaggio dell'Età del Bronzo, proprio a Molina di Ledro, Patrimonio dell’Umanità Unesco.
 
È un menu davvero genuino e gustoso quello che i «turisti della gola» potranno assaporare presso i ristoranti che aderiscono all’iniziativa: primi quali zuppe di cereali con pane preistorico senza lievito e zuppette di fieno e lenticchie rosse in crosta di pane e fiori di campo; di secondo, costolette o braciole di cervo con lenticchie e piselli profumate di ginepro e lombate di cinghiale.
Da non perdere anche le ricottine di capra, i prodotti del sottobosco con miele selvatico e gli infusi di aghi di pino. (Costo: intorno ai 30 euro).
 
 Menu Ledro Primavera
È un tributo all’unicità dei prodotti della Valle di Ledro e alla lunga e preziosa tradizione culinaria di questa terra sospesa tra Lago di Garda e montagna; una tradizione le cui antichissime radici vengono così riproposte ai visitatori attraverso un viaggio nei secoli, un’esperienza da toccare – anzi da mangiare con mano – come in quell’epoca lontana da noi e dall’invenzione della forchetta, ma ricca di fascino senza tempo e di leccornie preistoriche buone come una volta, oggi come 4 mila anni fa…

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