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Il grande Andrew Basso che non teme la «Tonca delle Vigiliane»

L’escapologo mondiale originario di Borgo Valsugana si è fatto immergere nelle buie acque del lago di Levico ammanettato in gabbia. E si è liberato, in diretta

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Andrew Basso, l’ illusionista ed escapologo di fama mondiale originario di Borgo Valsugana, lo scorso 31 luglio è tornato nella sua terra per farsi calare, incatenato come sempre, nel lago di Levico e ripetere così la tortura dell’acqua, esattamente dieci anni dopo che eseguì lo stesso numero nelle acque del lago di Caldonazzo.
La tortura dell’acqua è un numero di fuga eseguito in una gabbia calata nelle acque, da cui, legati al collo e ammanettati, ci si deve liberare per poter riemergere.
È la versione altamente spettacolare della «tonca» proposta nel fiume Adige durante le Feste Vigiliane e che riprende proprio l’antica pena corporale di origine medievale, per combattere la stregoneria.
 
Mercoledì scorso, al Lido di Levico, circa mille persone si sono sedute lungo la riva del lago con occhi puntati sul pontile dove Dennis Forti, il manager di Andrew, ha presentato la serata ripercorrendo la sua carriera con diversi contributi video tratti da «The Illusionist», il più grande spettacolo di magia Made in America che sta girando il mondo e dove Andrew esegue numeri di illusionismo, fino alla partecipazione al talent show «Italia’s got talent», su Canale Cinque.
Verso le undici di sera, in perfetto stile americano, Andrew arriva al Lido salutando il pubblico, in piedi sulla limousine bianca: indossa una giacca a redingote nera e pesanti anfibi con rifiniture di metallo.
 
«Se stasera sono qui è perché c’è stato un ieri, – spiega Andrew. – Ringrazio le persone che hanno creduto in me e che mi hanno permesso di diventare quello che sono, a iniziare dai miei genitori, papà Armando e mamma Clara, che stasera, come dieci anni fa, è rimasta a casa, a Borgo, a pregare per me.
«Ringrazio Dennis Forti e il mio maestro Sergio Molinari che mi ha aiutato a crescere nella magia: quando ho iniziato con lui ero poco più di un bambino e ricordo ancora il mio primo spettacolino in piazza a Borgo, con la colonna sonora degli 883.»
 
Con un mix di filosofia e fatalismo, Andrew ha spiegato anche il suo recente incidente durante le prove della trasmissione «Italia’s got talent», in cui rischiò di bruciare vivo per un imprevisto.
«L’escapologia comporta sempre un rischio e nonostante la massima attenzione che mettiamo per prevenire gli incidenti, la certezza non c’è mai: l’escapologia è un’arte pericolosa.»
Quanto alla tortura dell’acqua «una volta immerso nelle acque, l’aspetto più difficoltoso è il non vedere nulla e quindi, liberarsi dalle manette e lucchetti a occhi chiusi, usando solo una piccola forcina per capelli. E poi le correnti fredde del lago che non aiutano a trattenere il respiro».
 
Come si può vedere dal servizio fotografico realizzato da Elisa Benzi per L’Adigetto.it, il numero di Andrew è impegnativo perché richiede anche un nutrito servizio di sicurezza con un ospedale galleggiante per il primo soccorso, con infermieri, assistenti bagnanti e tre sommozzatori: le operazioni in acqua sono state coordinate da Mauro Zambaldi il responsabile della «Security» di Calceranica.
Alle 23 in punto, la gabbia di Andrew appesa alla gru del camion della ditta Cristelli, viene calata lentamente nel lago e dopo un minuto circa, in cui gli spettatori stessi trattengono il fiato, Andrew riemerge libero e bello mentre gli applausi, l’affetto dei fans e i fuochi d’artificio sono tutti per lui e per la lunga festa che è seguita al lido.
 
Tra i volti noti accorsi a Levico per Andrew c’erano il dj e produttore musicale Agostino Carollo con le figlie Gaia e Luna, e poi Elena Grimaldi, l’attrice più sexy del cinema italiano e conduttrice radiofonica.
 
Sandra Matuella
Servizio fotografico di Elisa Benzi 
 
 
 
 
 

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