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Presentata l’edizione 2013 del Festival «Tra le rocce e il cielo»

Il Festival della montagna vissuta con consapevolezza si svolge in Vallarsa dal 29 agosto all'1 settembre

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Presentato oggi «Tra le rocce e il cielo», il Festival della montagna vissuta con consapevolezza che si svolge in Vallarsa dal 29 agosto all'1 settembre.
Mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri arricchiranno i quattro giorni della manifestazione che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa, all'ombra delle Piccole Dolomiti.
 
«Tra le Rocce e il cielo ha fatto conoscere una valle poco nota, e l’ha trasformata in un laboratorio di sperimentazione per l’intero territorio alpino» – ha affermato Iva Berasi, direttrice di Accademia della Montagna del Trentino, che in partnership con l'associazione culturale Tra le rocce e il cielo organizza l’evento.
«È un festival che non parla di montagna in chiave retorica o folkloristica, ma lo fa in maniera concreta indagando opportunità e sfide che ogni giorno si trova ad affrontare chi vive nelle terre alte» – ha aggiunto Annibale Salsa, presidente del comitato scientifico di Accademia.
«L’obiettivo – ha spiegato Fiorenza Aste, direttrice artistica della manifestazione con Mario Martinelli,– è quello di creare un’occasione di festa, dove accanto alle attività ludiche, le escursioni, gli spettacoli, i concerti, si possa riflettere con consapevolezza sulla vita in montagna.»
 
Quest’anno il Festival lo farà grazie a quattro temi principali: il lavoro dell'uomo in montagna, la scrittura in lingua madre, la Grande Guerra e i giochi di montagna.
Alla conferenza stampa era presente anche Paolo Nicoletti, dirigente generale del Dipartimento agricoltura, turismo e commercio della Provincia autonoma di Trento e, per spiegare le attività del festival: Anna Pasquali, curatrice del progetto «Un futuro sulle Alpi» che prevede un seminario e dei workshop sui mestieri di montagna; Andrea Nicolussi Golo, consulente artistico del convegno «Le parole del cuore» sulla letteratura delle lingue delle Minoranze e Nicola Spagnolli, uno dei curatori del progetto sui giochi di montagna.
 
La prima giornata del Festival, giovedì 29 agosto, sarà dedicata all’arte della montagna e si concluderà con il divertentissimo film di Buster Keaton, adatto per adulti e bambini, «Go west – Io e la vacca» musicato dal vivo da Marco Dalpane e l’ensemble Musica nel buio.
Venerdì 30 agosto la giornata dedicata alla vita in montagna sarà incentrata sul convegno «Un futuro sulle Alpi: creare occupazione per tornare alla montagna», che cercherà di fornire strumenti operativi immediatamente utilizzabili per chi vuole lavorare in montagna grazie a un seminario sull’occupazione in montagna e una serie di workshop con esperti/testimoni di alcune occupazioni montane: gestire una malga, condurre un'azienda agricola, lavorare nell'accoglienza turistica, organizzare attività out door e altre vie per lavorare e vivere in montagna.
Riflessioni, confronti, luci e ombre di un'occupazione e di una scelta di vita. La sera verrà messo in scena lo spettacolo teatrale Come un fiume. Viaggiatori dell’Impero che racconta le migrazioni di fine Ottocento dei lavoratori trentini verso le aree più remote dell'Impero Austroungarico.
 

 
Sabato 31 agosto il convegno sulla letteratura in lingua madre «Le parole del cuore, Lingue e appartenenza nella letteratura delle Minoranze», aprirà la giornata dedicata alle minoranze linguistiche e permetterà di dialogare con molti scrittori appartenenti a gruppi linguistici diversi.
Gran finale col concerto dei Lou Dalfin, il gruppo che ha fatto conoscere in tutta Italia la lingua e la cultura occitana.
 

 
La giornata della storia, domenica 1 settembre, ospiterà una tavola rotonda sui giochi di montagna «Dal tablet al tabièl» collegata alla mostra «La montagna nei giochi, i giochi dalla montagna», e, all’interno di Forte Pozzacchio, un percorso spettacolare «Abbracciami Forte!» sulla storia del manufatto con azione scenica drammatica e spettacolare che riporterà alla memoria i bombardamenti della Grande Guerra.
Sul primo conflitto mondiale si concentrerà anche il jazz teatrale di Andrea Brunello e Enrico Merlin.
 

 
Il programma di Tra le Rocce e il cielo – visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it – comprende anche un’uscita di trekking con gli asini e un’escursione con «Pasubio100anni» sulle tracce della Strafexpedition e una camminata con il Gruppo Sat di Vallarsa per arrivare a una conferenza all’aria aperta con alpinisti trentini.
Ci saranno incontri con scrittori di montagna e non mancheranno le mostre storiche, pittoriche e fotografiche, di scultura e di modellismo.
Ci sarà pure una rassegna di documentari di Vittorio De Seta sul lavoro dell’uomo nel suo legame con la terra e le forze della natura.
Verranno premiati i vincitori del concorso video «Racconta la tua montagna - Il lavoro dell’uomo».
Si potranno seguire anche un corso di fotografia di reportage, un workshop di disegno in montagna (Pasubiana) e un corso di yoga all’aria aperta.
 

 
Il festival è realizzato grazie alla Provincia autonoma di Trento e alla Regione Trentino Alto Adige - Sud Tiröl, ed è patrocinata da Comune di Vallarsa, Comunità della Vallagarina, CAI e SAT.
Viene organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, di APT Rovereto e Vallagarina, Bim Trento, Cassa Rurale di Lizzana e Fondazione Vallarsa.
Prezioso per la realizzazione della manifestazione è il contributo degli altri sponsor: Cantine Vivallis, Concessionaria Franceschi, Distilleria Marzadro, Grafiche Futura, AlpStation Isera e Schio e Calliari Fiori.

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