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«Volatori liberi, quando arriva l’elicottero, tenetevi a distanza»

Il nostro giornale sostiene la campagna lanciata dai piloti dell'Elisoccorso trentino «For your Fun and Safety»

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Riparte la campagna di sensibilizzazione «For your Fun and Safety», dedicata agli appassionati del volo libero con l’obiettivo di promuovere cultura per la sicurezza, voluta dai piloti dell’Elisoccorso Trentino, e il nostro giornale ha accolto l’appello di diffondere i principi legati alla sicurezza del volo.
Piloti d’elisoccorso e piloti di volo libero hanno in comune una grande passione e, seppur per motivi diversi, si trovano talvolta a condividere lo stesso spazio aereo.
Per farlo in sicurezza devono però mantenere le distanze. A dover fare strada, specie quando è in corso un'operazione di elisoccorso in montagna, sono gli appassionati del volo libero.
A questi è destinata la campagna «For your Fun and Safety».
Agli appassionati di volo libero si rivolge come testimonial anche il nostro direttore Guido de Mozzi, che un anno fa ha compiuto un volo con l’istruttore Jimmy Pacher partendo da Col Rodella sulle Dolomiti proprio per studiare i comportamenti dei parapendisti.
 
 

Le insidie per chi pratica il volo libero non sono solo legate alle condizioni meteorologiche, che in contesto alpino possono essere molto impegnative.
L'imprudenza di veleggiare troppo vicini ad un elicottero rappresenta un rischio mortale: i rotori d'aria prodotti dalle pale possono infatti perdurare nella zona di passaggio del mezzo e creare problemi alla vela.
Promossa dalla Provincia autonoma di Trento assieme al Soccorso Alpino, alla Federazione Italiana Volo Libero e in collaborazione con la Società Incremento Turistico di Canazei, la campagna viene riproposta per il secondo anno in vista della stagione di maggior afflusso di appassionati di deltaplano e parapendio.
 


Dall’uso di un fumogeno rosso in caso di bisogno di aiuto, all’accensione di uno verde in caso non si necessiti di soccorso, le richieste ai piloti delle vele sono poche e semplici: l'invito a chiamare il 118 per il soccorso sanitario o tecnico, in caso di intervento dell'elisoccorso la richiesta di interrompere i decolli, di allontanarsi dal luogo dell'intervento, di avvertire gli altri piloti dell'emergenza in corso, di evitare di volare dove è passato l'elicottero e cercare zone alternative di atterraggio lontane dall'elicottero stesso.
Con un depliant multilingue e la posa di cartelloni e locandine in prossimità dei decolli e atterraggi più frequentati , nonché con informazioni pubblicate in rete nei siti turistici e dedicati al volo libero, si punta anche a far uscire il messaggio dai confini della provincia, visto il grande afflusso di piloti stranieri che vengono in Trentino attratti dalla bellezza dei posti ma che a volte sopravvalutano le proprie capacità di volo. 
 


È ormai da qualche stagione che per gli elicotteri dell'elisoccorso trentino è diventato particolarmente difficile lavorare. Sono sempre più affollati, soprattutto sul finire dell'estate e l'inizio dell'autunno, i cieli della Val di Fassa (in particolare al Col Rodella, la cima più conosciuta da chi pratica il parapendio), ma sempre più spesso anche quelli di altre zone.
Complicato e rischioso si rivela intervenire per il recupero di un infortunato circondati da centinaia di vele, talvolta manovrate da piloti che incuranti dei rischi si avvicinano troppo o non si allontanano velocemente.
Dopo un anno dall'avvio di questa esperienza si può dire che qualche segnale di maggiore attenzione è stato notato da parte dei piloti dell'elisoccorso ma che si ritiene ancora importante investire nella sensibilizzazione e nella diffusione delle informazioni. 
 

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