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Il momento giusto per il canto per la vita di Saba Anglana

Ieri sera a Rovereto il coinvolgente concerto di anteprima de «Sulle rotte del mondo»

Un inno alla vita, alla vicinanza fra i popoli, al diritto alla salute e all'acqua come fondamentale elemento per la sopravvivenza.
Un coinvolgente spettacolo di world music fra canto, riflessione e attiva partecipazione – nel canto e nella danza – del pubblico. Saba Anglana è stata con la sua band protagonista dell'anteprima dell'edizione 2013 de Sulle rotte del mondo.
Ieri sera a Rovereto la cantante nata a Mogadiscio, in Somalia, da mamma etiope e padre italiano, sul palco della Sala della Filarmonica ha tradotto in musica il filo conduttore della manifestazione organizzata dalla Provincia autonoma di Trento - assessorato alla Solidarietà internazionale, in collaborazione con l'Arcidiocesi, che ogni anno riporta “a casa” i tanti missionari trentini sparsi sul globo e che coinvolge anche il mondo delle associazioni.
 
La serata è stata aperta dall'assessore provinciale alla Solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami.
«Dopo aver esplorato tutti i continenti – ha detto l'assessore – quest'anno Sulle rotte del mondo ha scelto un tema centrale: la salute come bene e diritto primario. Per garantire questo diritto i nostri missionari e le nostre associazioni sono attivi in tutto il mondo, anche in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, in concreti e importanti progetti di solidarietà.
L'impegno in questa direzione nasce dalla convinzione che il disagio, i problemi di salute di chi vive in povertà lontano da noi non sono meno importanti dei nostri.»
 
Lia Giovanazzi Beltrami ha poi ricordato alcuni aspetti salienti del programma de Sulle rotte del mondo 2013. Alla cerimonia di apertura, in calendario lunedì 16 settembre alle 11 al Castello del Buonconsiglio, seguirà un fitto programma di eventi, incontri e occasioni di approfondimento sino a sabato 21 settembre.
E Saba Anglana ha raccolto e interpretato, nel prologo alla manifestazione, questo invito alla riflessione, a mettere al centro la salute non del singolo, ma dell'umanità. In un mix di brani in inglese, italiano e in diverse lingue del continente africano sono state «acqua», «bio» e «salute» le parole chiave, valorizzate da un abbraccio musicale fra gli stessi componenti della band ma rivolto soprattutto al pubblico.
Un abbraccio che anticipa il calore con il quale il Trentino si appresta ad accogliere i propri missionari e volontari impegnati nel mondo.

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