Chiusura della campagna elettorale – Sonia Leonardi
La candidata del PATT, sostenuta dall’onorevole Ottobre, ha ribadito le sue linee di programma: difesa a oltranza della nostra autonomia e della legalità
Grande festa quella organizzata da Sonia Leonardi in via Zanella a Trento, che ha voluto così chiudere in bellezza la campagna elettorale per le provinciali del 27 ottobre, consumata in migliaia di chilometri e di contatti.
All’invito hanno risposto 200 persone, a dimostrazione che la candidata per il PATT ha fatto breccia presso una larga fascia di cittadini.
Prima di Sonia Leonardi ha preso la parola l’on. Mauro Ottobre, che si è dichiarato felice della scelta fatta dal partito che ha creduto nella candidatura di Sonia.
«C’è bisogno di gente che sappia gestire l’autonomia con responsabilità e competenza – ha detto Ottobre, – perché non ci aspettano degli anni facili. Basti pensare che è stato depositato alla Camera dei deputati un disegno di legge che finalizzato allo scioglimento delle regioni e province autonome.»
«Un disegno di legge che non desta preoccupazioni – ha continuato, – ma che è significativo della considerazione distorta che il Paese ha della Provincia autonoma di Trento. Nessuno vuole ricordare oggi che quando è iniziato il percorso della nostra autonomia, il Trentino era uno dei territori più poveri d’Italia…»
È un discorso che il nostro giornale porta avanti da anni, un j’accuse! che pubblichiamo ogni volta che un uomo politico si esprime sulla presunta «opulenza» del Trentino.
Quando ci è stato proposto di «arrangiarci» con i nove decimi del gettito fiscale, abbiamo accettato, ma nessuno pensava che avremmo potuto farcela.
Adesso che riusciamo ad amministrarci con poco più del 60% del bilancio, lo Stato vorrebbe impossessarsi di quella che ritiene ingiusta eccedenza.
Una vergogna, anzitutto perché è diseducativo vedere le cicale intenzionate ad attingere impunemente ai risparmi delle formichine.
Secondo, perché semmai l’esperienza trentina va esportata nel resto del Paese, altro che chiusa...
E quest’ultimo concetto è stato ripreso da Sonia Leonardi, quando il microfono è passato a lei.
«Guai a chi tocca la nostra autonomia, – ha detto. – Certamente non siamo egoisti, ma l’unico modo per ottenere qualcosa dalla Provincia autonoma di Trento dovrà essere negoziato con noi.
«L’Autonomia l’abbiamo ereditata dai nostri padri e intendiamo lasciarla ai nostri figli, migliorata. Cominceremo con l’autonomia fiscale, ma alla fine si dovrà parlare di autonomia integrale: ecco, questa è una posizione sulla quale siamo disposti a trattare.»
[Vale la pena ricordare che lo Statuto di autonomia prevede che qualsiasi cambiamento debba «essere concordato tra le parti» (Provincia e Stato) o, in alternativa, che sia frutto di una modifica costituzionale. Cosa quest’ultima che al Paese non riesce da decenni. - NdR]
Prima di chiudere il suo intervento, Sonia Leonardi ha ricordato che su un punto sarà intransigente, la sicurezza.
«Noi saremo sempre tolleranti con gli immigrati – ha detto – proprio in memoria dei tanti (troppi) Trenini che hanno dovuto emigrare per non morire di fame.
«Ma non accetteremo mai che degli immigrati irregolari possano compiere impunemente reati nel nsotro territorio. In questo saremo intransigenti.»
E anche in questo ha ragione, se non altro per onestà e correttezza nei confronti di quegli immigrati che invece vivono regolarmente in Trentino rispettando la legalità e le nostra tradizioni.
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