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Universiade – Snowboard Slopestyle, oro a Svizzera e Nuova Zelanda

Vincono al maschile lo svizzero Philippe Haenni e al femminile la neozelandese Natalie Good

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Successi storici nell'ultima gara del programma di snowboard della Winter Universiade Trentino 2013 sul Monte Bondone.
Grazie alla performance di Natalie Good, la Nuova Zelanda ha vinto il primo oro in assoluto in una competizione universitaria invernale, mentre la Svizzera ha conquistato con Philippe Haenni la prima vittoria di questa Winter Universiade Trentino 2013.
La squadra elvetica ha piazzato complessivamente 4 atleti sul podio, uno dei quali, Rafael Imohof, per la seconda volta in pochi giorni, dopo il bronzo nell’halfpipe.
 
Natalie Good aveva disputato buone qualifiche, ma è stata la combinazione di figure della prima run di finale a convincere i giudici, che l’hanno premiata con 81.25.
Alle sue spalle, due atlete elvetiche: Carla Somaini (78.25), ventiduenne dell'università di Basilea, e Caroline Hoeckel, ventenne dell’Università di Berna, che ha consolidato il bronzo con la seconda discesa (74.15), dopo che già nella prima era arrivata a quota 71.25.
Tra le grandi deluse due canadesi Audrey McManiman (di gran lunga la migliore in qualifica: 74.25) e Tamara Truchon, che in finale è riuscita ad ottenere poco più della metà del punteggio della qualificazione: per loro soltanto il quarto e il quinto posto.
 
In campo maschile, Philippe Haenni ha dovuto soffrire nella fase iniziale perché fino nelle qualifiche non avevo completato alcuni salti.
Poi però, ha messo in riga gli avversari nella prima run della finale con 86.25. Argento per l'americano Billy Wandling, che ha piazzato una seconda discesa formidabile da 84.75 punti.
Di nuovo terzo, come nella prova di halfpipe, Rafael Imhof che non è riuscito a migliorarsi rispetto alla qualifica (84.25) e che nella prima manche ha totalizzato 80.85, sufficienti per restare sul podio nonostante il disperato assalto del coreano Nam Seung-Yeun, il migliore durante le prove di ammissione (88 e 85.5), ma solo sesto nella graduatoria finale. 
 

 
 Le interviste - gara femminile
Natalie Good (oro), 23 anni, University of Waikato: «Sono felicissima. Speravo nella medaglia d'oro, ma non me l'aspettavo assolutamente, sono senza parole. È la mia prima medaglia d'oro, ma soprattutto il primo oro della Nuova Zelanda alle Universiadi invernali.»
«Sono molto orgogliosa della mia prestazione. Non sarò all’Olimpiade Sochi perché non mi sono qualificata, ma spero che mi possiate vedere a quelle successive. Il Trentino e questa competizione mi resteranno sicuramente nel cuore.» 
 
Carla Somaini (argento), 22 anni, iscritta all’Università dello Sport di Basilea: «Il podio era il mio obiettivo. Quale gradino? Nessuno in particolare, l’importante era salirci. Sono contenta perché questo è il più importante successo della carriera.»
 
Caroline Hoeckel, 20 anni, studentessa dell’Università di Berna, scoppia in lacrime: «Non me lo sarei mai aspettato, perché in realtà avevo smesso di fare competizioni di snowboard. Sono venuta qui praticamente solo per divertirmi, invece, poi mi sono sentita meglio di qualunque altra gara. Nonostante questa medaglia non farò più gare, ma sicuramente proseguirò a divertirmi sulla tavola.»
 
 Interviste - Gara maschile
Philippe Haenni (oro), 24 anni, studente di Sport e Musica a Berna: «È il più grande successo della mia carriera. Non pensavo di vincere. E non sapevo nemmeno che gara sarebbe stata perché non conoscevo gli avversari. Dopo le qualifiche ho capito che saremmo stati in tanti a giocarci la vittoria. Considerata la scarsità di neve, il tracciato è stato preparato veramente bene.»
 
Billy Wandling (argento), 21 anni, Westeminster College: «Sono orgoglioso e contentissimo del mio debutto all'Universiade. Speravo di ottenere un buon risultato, ma venerdì sono caduto durante l'allenamento e mi sono fatto male ad una spalla.
«Ho potuto gareggiare oggi nelle migliori condizioni solo grazie all'aiuto di medico, massaggiatore e fisioterapista che mi hanno rimesso in sesto.»
 
Rafael Imhof (bronzo), 22 anni, studente di turismo a Siders: «A questa medaglia non pensavo: la mia gara era l'Halpipe. A questa ho partecipato solo per divertirmi, ma è andata benissimo.
«Non dimenticherò questa Universiade: è una competizione diversa, che si affronta con un altro spirito.
«La soddisfazione più grande? Sicuramente vedere quattro svizzeri sul podio del Monte Bondone.»
 
Tramite questo link la classifica finale maschile

Tramite questo link la classifica femminile

 

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