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Il 2 giugno celebrato prima a Herat, base italiana più orientale

In onore dei nostri militari, la banda del 207° Corpo d’Armata Afghano intona «Dimonios»

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Con la deposizione di una corona al monumento ai Caduti e l’osservanza di un minuto di raccoglimento, sono cominciati stamane a Herat i festeggiamenti del 2 giugno, 68° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana.
A rendere omaggio alla Repubblica Italiana, anche la banda musicale del 207° corpo d’armata dell’esercito afghano, schierata per l’occasione in alta uniforme, che ha intonato «Dimonios», il celebre inno della brigata «Sassari», l’unità dell’Esercito Italiano su cui si basa il contingente multinazionale ed interforze della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf).
 
La solenne ricorrenza è stata celebrata nel piazzale di Camp Arena dove le rappresentanze di tutte le specialità delle Forze Armate italiane si sono schierate al cospetto della pluridecorata bandiera di guerra del 152° reggimento fanteria Sassari e dello stendardo di combattimento del 7° reggimento AVES Vega.
«Ideale sintesi dei valori di fedeltà, onore e rigore morale – ha detto il generale Manlio Scopigno, comandante del contingente italiano in Afghanistan, – che sempre hanno contraddistinto i militari italiani, in Patria e all’estero, nella difesa della nazione, nell’affermazione della pace e nella salvaguardia delle sue libere istituzioni.»
 
«Con il tradizionale rito dell’alzabandiera – ha proseguito il generale Scopigno, – ogni giorno i militari italiani rinnovano idealmente il proprio giuramento di fedeltà alla Patria e alla sua costituzione.
«Questo spiega il senso del nostro impegno e del nostro servizio nei più svariati scenari operativi: l’essere imprescindibile strumento di sicurezza e di stabilità internazionale in tante tormentate regioni del mondo ancora caratterizzate da forme differenziate di violenza e di conflittualità.»
 
Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi, il procuratore capo Maria Bashir, i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e i rappresentanti delle Forze Armate dei paesi alleati, è stata data lettura dei messaggi augurali del Capo dello Stato e dei più alti vertici della Difesa mentre il cappellano militare del contingente, padre Mariano Asunis, ha recitato la «Preghiera per la Patria».
 

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