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Afghanistan – Biglietto di ritorno a casa anche per Italfor

Sono rientrati 1.070 container, 159 mezzi di varia natura, 875 veicoli tattici, 4 velivoli da combattimento, 6 elicotteri multiruolo e 2 da esplorazione e scorta

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Passaggio di consegne stamane a Herat tra il colonnello Giuseppe Lucarelli e il tenente colonnello Michele Lombardi alla guida di Italfor, la componente nazionale interforze che si occupa degli aspetti gestionali e logistici di carattere strettamente nazionale del contingente italiano in Afghanistan.
Composta da militari dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare, Italfor ha assicurato la piena funzionalità della base Camp Arena di Herat nei settori del vettovagliamento, dei rifornimenti, della manutenzione dei veicoli nonché l’efficace gestione delle infrastrutture, dei generatori elettrici e degli impianti idrici.
 
 

 
Alla cerimonia di avvicendamento ha presenziato il generale Manlio Scopigno, comandante del Train Advise Assist Command West, il quale ha sottolineato il ruolo determinante svolto da Italfor nell’attuazione del piano di ripiegamento del contingente italiano dall’Afghanistan che si concluderà il 31 dicembre 2014, data che sancirà il termine del mandato della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF).
Concertato con gli altri paesi della Nato, il piano di rientro è denominato Itaca 2.
«È un’operazione logistica estremamente delicata, – ha spiegato il generale Scopigno. – La più complessa che le Forze Armate italiane abbiamo mai condotto dalla fine della seconda Guerra Mondiale.
«Sia per la complessità del contesto geostrategico in cui operiamo, sia per la conformazione geografica del paese asiatico, privo di sbocchi sul mare.»
 
 
 
 
Pianificata nei minimi dettagli, l’operazione Itaca 2 è stata avviata a settembre 2012 e finora ha comportato il rientro in Italia di circa 3.000 soldati e il ripiegamento di 11.700 metri lineari di carico, mezzi e materiali utilizzati dal contingente italiano in oltre 10 anni di missione che messi in fila raggiungono undici chilometri di lunghezza.
Per il rientro in Italia dei rimanenti 5 chilometri e mezzo di carico saranno utilizzati ponti aerei e mezzi navali.
Complessivamente, sono stati fatti rientrare 1070 container, 159 mezzi di varia tipologia (tra cui 44 generatori di corrente), 875 veicoli tattici, 4 velivoli da combattimento, 6 elicotteri multiruolo e 2 da esplorazione e scorta, per un peso complessivo di oltre undicimila tonnellate.
 

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