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Il volo dell’aquila, Storia popolare dell’autonomia trentina

La mostra inaugurata a Palazzo Trentini dai presidenti Dorigatti e Rossi

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Bruno Dorigatti, Presidente del Consiglio provinciale e Ugo Rossi, Presidente della Giunta, hanno inaugurato nel pomeriggio di ieri a Palazzo Trentini la mostra dal titolo «Il volo dell’aquila. Storia popolare dell’autonomia trentina».
Si tratta, ha spiegato Romano Oss, autore del progetto e dei testi, di un percorso articolato su 24 tavole che raccontano la storia dell’autonomia attraverso il linguaggio del fumetto. 
L’occasione per la presentazione dell’opera, realizzata dallo Studio d’arte Andromeda - disegnata da Giancarlo Alessandrini, studio grafico Umberto Rigotti - è offerta dalla celebrazione nella giornata odierna della Festa dell’autonomia.
«Una festa – ha osservato Dorigatti – che a maggior ragione oggi, nel contesto difficile e incerto che stiamo vivendo, ha bisogno di recuperare quello spirito popolare e autentico che è proprio del fumetto, arte popolare diffusa soprattutto tra i ragazzi.»
Autonomia che deve essere quotidianamente comunicata e raccontata, ha proseguito il Presidente del Consiglio, soprattutto ai giovani ai quali più di tutti è rivolta quest’opera che, nella forma pubblicata, sarà diffusa nelle scuole trentine.

 

 
Rossi ha evidenziato l’importanza di questo momento di unità tra le due massime istituzioni provinciali, a testimonianza di un sodalizio necessario, tanto più in questo anno particolarmente delicato per le nostre istituzioni.
«Molto spesso – ha aggiunto il Presidente della Giunta, – colleghiamo l’autonomia ai codici, alle leggi, alle norme finanziarie, dimenticandoci che l’autonomia è qualcosa di strettamente legato al concetto stesso di popolo e questa mostra, nella sua semplicità, si avvicina proprio a quello spirito e a quella componente più immediata e vera.» 
Le tavole sull’autonomia, raccolte in una pubblicazione dal titolo omonimo, saranno distribuite nelle scuole proprio con l’intento di diffondere il più possibile la conoscenza della specialità trentina, «una specialità che – ha confessato lo stesso Romano Oss nel percorrere la genesi dell’opera, – è tutt’altro che conosciuta anche tra gli adulti».
Un racconto che ha l’obiettivo di informare e di far riflettere con un linguaggio semplice e leggero su contenuti storici di estremo rilievo e strategici per la storia della nostra terra. Ieri come oggi.
 
L’inaugurazione è stata allietata da un’esibizione breve, ma di grandissima intensità, degli Armonici cantori solandri, che hanno eseguito tre brani tratti dalla tradizione popolare trentina, solandra e sacra, per terminare a grande richiesta con l’esecuzione de La Montanara, al cui coro si sono uniti tutti i presenti.
 

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