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È morto B.B. King, la Leggenda del blues. Aveva 89 anni

Il suono caldo della sua chitarra Lucille e l’inconfondibile vibrato Funky, assieme alla sua grande passione per la musica, l’hanno reso immortale

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B. B. King era il nome d’arte di Riley B. King, nato a Bena il 16 settembre 1925.
Con una lunghissima carriera alle spalle, è stato uno dei più importanti esponenti del blues della seconda parte del XX secolo e del XXI.
Con la sua «Lucille», una chitarra Gibson ES-355 custom, è diventato un'icona stessa del genere musicale già a partire dagli anni cinquanta.
Ha avuto una così grande carriera che ancora oggi è riconosciuto come il re del blues. Ha vinto 14 volte il Grammy.
Nella rivista Rolling Stone è posto come sesto chitarrista più bravo di tutti i tempi (vedi lista dei 10 migliori).
Il suo sound è caratterizzato da suoni caldi e piacevoli che danno vita ad un blues elegante che lo ha contraddistinto per tutta la sua carriera.
Il suo stile chitarristico è caratterizzato solo da parti soliste che si alternano al canto, senza mai sfociare in parti di accompagnamento.
 
King passò molta della sua infanzia vivendo con la madre e la nonna, lavorando come contadino. Veniva pagato 35 centesimi per ogni 100 libbre (45 kg) di cotone che raccoglieva, prima di scoprire il suo talento.
Da giovane, si appassionò ai cantanti neri come T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt. Presto incominciò a esercitarsi cantando musica gospel in chiesa.
Nel 1943 King si trasferì a Indianola, Mississippi e tre anni dopo a Memphis, Tennessee, dove affinò la sua tecnica di chitarrista con l'aiuto del cugino, il chitarrista country blues Bukka White.
Alla fine, King incominciò a trasmettere la sua musica dal vivo sulla radio di Memphis WDIA come disc-jokey, una stazione che aveva da poco cambiato la propria programmazione per trasmettere soltanto musica nera, cosa estremamente rara all'epoca.
Alla radio King incominciò ad usare il nome The Pepticon Boy, che più tardi divenne "The Blues Boy from Beale Street" (il ragazzo del blues di Beale Street) o più semplicemente The Beale Street Blues Boy: il nome fu poi abbreviato a Blues Boy e, infine, a B.B.
Nel 1949 King cominciò a registrare canzoni per la RPM Records di Los Angeles. Gran parte delle sue prime registrazioni furono prodotte da Sam Phillips che poi avrebbe fondato la leggendaria Sun Records.
 

 
Negli anni cinquanta King divenne uno degli esponenti principali del panorama R&B collezionando una lunga lista di hits tra i quali You Know I Love You, Woke Up This Morning, Please Love Me, When My Heart Beats Like a Hammer, Whole Lotta' Love, You Upset Me Baby, Every Day I Have the Blues, Sneakin' Around, Ten Long Years, Bad Luck, Sweet Little Angel, On My Word of Honor, e Please Accept My Love. Nel 1962 King firmò per la ABC-Paramount Records.
Nel novembre del 1964 King registrò al Regal Theater di Chicago l'album Live at the Regal che sarebbe ben presto entrato nella leggenda.
Il primo successo di King al di fuori del mercato blues fu una riedizione di The Thrill Is Gone di Roy Hawkins, che nel 1969 scalò le classifiche sia pop che R&B, evento molto raro ancora oggi.
L'elenco dei successi di King continuò per tutti gli anni settanta con canzoni quali To Know You Is to Love You e I Like to Live the Love.
Dal 1951 al 1985 King è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte.
Nei decenni successivi King ha registrato sempre meno senza perdere in popolarità grazie alla partecipazione a film e show televisivi (tra cui una puntata de I Robinson dove interpreta se stesso) e tenendo annualmente circa 300 serate.
Nel 1988 ha conquistato una nuova generazione di fan grazie al singolo When Love Comes to Town, suonata insieme agli U2.
Nel 2000 ha invece registrato Riding with the King in coppia con Eric Clapton.
 
Nella sua carriera ha suonato insieme a moltissimi artisti e gruppi, tra cui Eric Clapton, Buddy Guy, David Gilmour, Muddy Waters, Paul Butterfield, Luciano Pavarotti, Richie Sambora, Phil Collins, Billy Ocean, Stevie Ray Vaughan, Etta James, Gladys Knight, Chaka Khan, James Brown, Jerry Lee Lewis, Little Richard, Ray Charles, Albert King, Gary Moore, Diane Shuur, Slash, U2, John Mayer, Jeff Beck, Gloria Estefan, Roger Daltrey, Bobby Bland, Zucchero, Tracy Chapman, Sheryl Crow, Billy Preston, Elton John, Mark Knopfler, Van Morrison, Billy Gibbons, Willie Nelson, Brad Paisley e Aretha Franklin e la sua partecipazione, nel 1990, al Pistoia Blues con Jeff Healey ed Edoardo Bennato dove interpretano alcuni brani tra cui quello di Edoardo, Signor censore.
Singolare è inoltre una sua esibizione insieme all'attore Bruce Willis, suo grandissimo fan, e Anthony Jacobson, amico d'infanzia.
È indubbio che King sia stato fonte di ispirazione per moltissimi musicisti, da almeno cinquant'anni, e che la sua fama nel mondo musicale non sia diminuita, tanto vero che nel 2004 è stato insignito di una laurea ad honorem presso la University of Mississippi.
Nel 2005 per festeggiare i suoi 80 anni, pubblica un album pieno di ospiti illustri: Van Morrison, Billy Gibbons, Eric Clapton, Sheryl Crow, Darryl Hall & John Oates, John Mayer, Mark Knopfler, Glenn Frey, Gloria Estefan, Roger Daltrey, Bobby Bland ed Elton John.
King ha infine donato la sua grande collezione blues all'Ole Miss Center for Southern Studies.
La leggenda del Blues si è spenta a Las Vegas il 14 maggio 2015.
 

 
 L’aneddoto della Lucille 
Nell'inverno del 1949, King stava suonando in una sala da ballo nell'Arkansas. Per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene, una pratica non troppo insolita.
Due uomini incominciarono a litigare, facendo cadere il barile contenente il kerosene infuocato sul pavimento. Questo scatenò un incendio e conseguente evacuazione.
Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson semi acustica, nell'edificio in fiamme e rientrò per recuperarla.
Il giorno dopo, King scoprì che i due uomini avevano combattuto per una donna chiamata Lucille e decise di chiamare Lucille la sua prima chitarra, così come tutte le chitarre che ha posseduto da quell'esperienza quasi fatale, per ricordarsi di non fare mai più una cosa del genere.
Altra versione invece vuole che, saputo il nome, avesse detto «per colpa di Lucille a momenti ci rimetto la vita» creando poi un doppio senso tra la ragazza e la chitarra.
Lucille in particolare è una Gibson Custom Shop ES-335 (nella sua carriera ha suonato anche ES-175, ES-330, ES-345 ma è del 355 che ha fatto il suo marchio), una chitarra nera semi acustica prodotta appositamente per il vero «Re del Blues».
Costruita con le specifiche di BB King si distingue dalle altre 355 per l'introduzione Vari-tone, un selettore rotativo che interviene inserendo diverse combinazioni R/C per dare diversi tagli al suono proveniente dai pickup: di fatto si va da un suono gonfio e rotondo fino al suono più fine e sottile adatto al funky.
 
Si ringrazia Wikipedia per le note e le foto che ci ha lasciato attingere.


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