Home | Satira | Salvagente | Immigrati: il problema si è spostato da Ventimiglia alla Manica

Immigrati: il problema si è spostato da Ventimiglia alla Manica

Gettiamo un salvagente, non ai profughi ma a Hollande e a Cameron: tocca a loro!

image

La Francia non era contraria alle quote/profughi proposte dall’Italia, però aveva bloccato il confine a Ventimiglia per impedire ai migranti provenienti dall’Africa di entrare nella incontaminata repubblica d’Oltre Alpe. La scusa ufficiale era che gli immigrati non avevano documenti regolari.

L’Inghilterra invece aveva rifiutato l’idea di accogliere quei poveri diavoli, neanche quelli che nel Regno Unito avevano dei familiari. Ha respinto il toto la tesi delle quote.
Insomma, i nostri lettori ricorderanno che la Talpa in persona si era scomodata per esprimere una delle sue osservazioni satiriche.
«L’Europa ha approvato la Legge del Menga – aveva scritto: – Chi ha la rogna se la tenga
Nell’Europa Unita tutto va bene purché non si tocchino i soldi e la serenità, aveva precisato il nostro satiro. Se gli immigrati sbarcano in Italia è l’Italia che deve risolvere il problema. 
Secondo un noto francesismo raccolto dalla Talpa, i francesi avrebbero detto «Démerde toi»: cavatevela da soli.
 
Ecco, adesso le posizioni si sono rovesciate (si fa per dire, data la sproporzione dei fenomeni), perché la Francia si trova nella posizione dell’Italia di due mesi fa e l’Inghilterra che si è accorta che non basta dire «No!». 
Insomma, gli immigranti si accalcano a Calais e vogliono arrivare a tutti i costi a Dover.
La Francia ovviamente non li ferma con molta determinazione, tanto vero che la polizia che abbiamo visto in TV non è così assatanata alla ricerca di profughi che vogliono lasciare Calais.
L’Inghilterra allora ha cominciato a prendere in considerazione l’ipotesi che sarebbe meglio farsi carico degli immigrati secondo la logica delle quote per Paese, come aveva proposto l'Italia. E, già che i tempi dell’Europa sono come quelli di Belisario nel VI Secolo dopo Cristo, quando impiegò 50 anni ad arrivare a Roma dalla Calabria, ha pensato concretamente si costruire un muro come l’Ungheria. Difficile da pensare come, dato che le bianche scogliere di Dover non lasciano scampo.
Certo però Cameron accelera i tempi per giungere al referendum per chiedere ai sudditi di Sua Maestà se vogliono restare ancor con l’Europa o andarsene.
 
Ecco, questi i fatti. Che dire? Ovviamente che la legge del taglione non insegna mai abbastanza e che la Nemesi storica è solo una diceria da non prendere in considerazione.
La Talpa direbbe «Chi la fa l’aspetti», ma noi siamo moderati e preferiamo gettare un salvagente sia a Cameron che a Hollande, affinché non anneghino in questa... Manica di cavolate.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande