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Nave Mimbelli soccorre 775 migranti, di cui 196 donne e 40 minori

Da gennaio a giugno 2015 sono arrivati in Italia 137mila immigrati e ne abbiamo salvati 5.850 – Si deve cambiare rotta

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Anche oggi abbiamo salvato 775 profughi, di cui 196 donne e 40 minori. Lo ha fatto la Nave Mimbelli che vediamo nelle foto. Niente di più onorevole, anzi possiamo andare fieri dei nostri ragazzi della marina. Ma il problema sta diventando ingestibile. Con l’Europa che gioca allo scaricabarile e sottovaluta perfino l’impegno finanziario delle operazioni della Marina, ci si deve preparare all’immigrazione di 200mila persone.
Le nostre navi si spingono sempre più vicino alla Libia per evitare morti inutili, ma la mossa da fare è una sola: aprire in Libia un’enclave militare italiana (non ci sogniamo di dire europea) e gestire lì il fenomeno.
In questa maniera possiamo portare noi in Italia quelli che hanno diritto all’asilo politico, dando così un taglio all’attività degli schiavisti del XXI Secolo (gli scafisti), e risolvendo alla radice il problema dei rimpatri per i personaggi che hanno tutto fuorché lo status di rifugiati.
A quel punto chiunque sbarchi clandestinamente lo fa perché tramite le vie ufficiali non aveva diritto.
Per aprire una enclave in Libia è necessario l’accordo con i due governi che gestiscono la Libia, altrimenti sarebbe un atto di guerra.
Il governo italiano sta trattando non solo con Tripoli e Tobruk, ma anche con i paesi vicini e in particolare con l’Egitto, che potrebbe dare una mano considerevole alla soluzione. Il Ministro degli esteri Gentiloni ha sentito telefonicamente il suo ologo egiziano. Speriamo che siano stati fatti passi avanti.
Oggi il segretario generale della CEI, Nunzio Galantino, non ha usato mezzi termini per denunciare le parole di politici che vogliono respingere in mano i profughi. Ha perfettamente ragione, perché anzitutto si deve guardare alla vita umana. Su questo non si può neppure discutere.
Ma se continuiamo ad attenderli dopo che hanno lasciato le coste libiche, prima o poi non sapremo più dove metterli. Né gli aventi diritto né gli abusivi.
 

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