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L'importanza dell'igiene visiva – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con l'ottico-optometrista Elena Romani, che dà alcuni suggerimenti di vitale importanza

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La grande diffusione di video nella vita quotidiana, dal computer, al cellulare, ai videogiochi, ha aumentato negli ultimi tempi i problemi di vista soprattutto dei bambini.
Il mondo ormai è pervaso da monitor grandi o piccoli che accompagnano la vita di tutti dal gioco al lavoro. Ma cosa si può fare per ridurre lo stress al quale vengono sottoposti gli occhi?
La vista non è una funzione separata e isolata ma è profondamente integrata con tutto il sistema d’azione del bambino: postura, abilità, coordinazione manuale e intelligenza. Intervenire con una efficace igiene visiva andrebbe pertanto a beneficio del rendimento scolastico ma non solo.
Le norme di igiene visiva comprendono infatti tutti quei comportamenti che stimolano e permettono un equilibrato utilizzo del sistema visivo durante molte attività. Ad esempio quando i bambini fanno i compiti è importante adottare una corretta postura del corpo con adeguata illuminazione della stanza.
Altre sono le norme che permettono un utilizzo funzionale del sistema visivo utili a migliorare la qualità dell’apprendimento, la concentrazione, l’attenzione e la capacità di studio. Per saperne di più ci siamo rivolti all'esperta optometrista Elena Romani.

 Chi è Elena Romani 
Nata a Trento il 26 agosto 1974.
Ha frequentato il liceo scientifico “G. Galilei” di Trento.
Successivamente ha conseguito il diploma di ottico a Bologna e in seguito la specializzazione in Optometria nella stessa città.
Ha partecipato a svariati corsi di formazione, di cui si riportano i più importanti:
Rimini 2000: corso annuale di Training Visivo con il Dott Roncagli
Bologna 2001: VIII Corso Annuale di Specializzazione in Training Visivo Optometrico FOD Robert Sanet (San Diego-California)
Washington 2002: esperienza presso lo studio del Dott Wacs
Lecce 2002 : Visione e traumi cranici del FOD Robert Sanet (San Diego-California)
Phoenix 2003: congresso COVD
Milano 2010: optometria pediatrica presso la Facoltà di Optometria della Bicocca
Mira 2011: corso di posturologia con l’associazione A.I.P.A.
Special Olympics: ha partecipato più volte come ottico optometrista volontario ai giochi olimpici italiani per ragazzi speciali
Dal 2007 è madre di Lisa e dal 2010 di Valerio.
Dal 2000 gestisce il centro ottico di via Piave assieme ad un team di ragazzi giovani ed intraprendenti.

Come prima domanda è doveroso chiederle chi è l’«ottico-optometrista»?
«L’ottico-optometrista è un tecnico professionista della visione, che si occupa della funzione visiva e del suo comportamento.»
 
Come si svolge una visita?
«L’esame visivo è caratterizzato da una batteria di test oggettivi e soggettivi che richiedono un certo tempo: esame prima in monoculare (cioè un occhio alla volta), poi con entrambi gli occhi ma tra loro separati ed infine con entrambi gli occhi collaboranti tra loro per verificare la loro interazione.»
 
Quali sono i principali difetti visivi da cui sono colpiti i bambini?
«Al primo posto metto la miopia (visione difficoltosa da lontano) che verifico essere sempre più precoce e più presente, poi si riscontrano astigmatismo (immagine più o meno allungata) e l'ipermetropia (difficoltà a mantenere una visione efficiente).»
 

 
A quale età è bene effettuare la prima visita e per quali disturbi?
«Si consiglia una visita fin dalla tenera età di un bambino (già a 3 mesi di vita si può effettuare un esame visivo attraverso dei test definiti di tipo non verbale).
«Due dei problemi visivi che si possono riscontrare in età precoce sono ambliopia (occhio pigro) e strabismo (occhio deviato).»
 
Quali difetti e difficoltà visive possono essere causa e/o effetto?
«Sicuramente la miopia è un difetto visivo che incide sulla postura, difatti le persone miopi da vicino vedono meglio rispetto al lontano e questo incide sulla distanza da vicino che nel tempo tende a ridursi.»
 
In che modo incide il benessere sulla salute dei nostri occhi?
«Il benessere è uno stato complesso, dalle forti connotazioni individuali e variabile di momento in momento in base all’attività che si sta svolgendo, alle condizioni di salute e all’età.
«Esso è il risultato delle percezioni sensoriali di un individuo all’interno di un ambiente.
«Temperatura, umidità dell’aria, postura, livello di rumorosità e luminosità presenti in un luogo sono i fattori principali che influiscono sulle condizioni del vivere.»
 
In che modo occorre lavorare sull'educazione alla visione corretta?
«Occorre lavorare fin da subito sulla postura dei bambini (già a casa per esempio durante il momento dei pasti): quando disegnano, scrivono, leggono, usano tecnologie di ogni tipo…»
 

 
Ci spiega che cos'è l'igiene visiva e perché è importante?
«L’igiene visiva mi piace definirla come una prevenzione dei problemi visivi ed è importante perché spesso ci sono difficoltà che non si risolvono solo con l’occhiale o con la lente a contatto, diciamo che è come fare della fisioterapia; va bene il plantare ma spesso non basta, occorre fare anche esercizi e tenere una postura corretta.»
 
Postura del corpo:
 
A scuola e a tavola. 
 
Stare composti:

Davanti alla TV: Frontali senza inclinare il capo.
Davanti al Pc: Rispettare distanza, illuminazione, seduta ed inclinazione del monitor.

Rispettare il tempo di utilizzo dei giochi su tablet, smartphones e Pc: troppo tempo fa male.
 
Per quante ore si può giocare alla Play Station, al Nintendo?
- La distanza ravvicinata, i forti contrasti della luce e l’attenzione elevata, richiedono grande dispendio di energia e concentrazione.
-I tempi di utilizzo dei videogiochi devono essere contenuti ed interrotti da numerose pause (almeno una ogni 15 minuti).
- Le ricerche statistiche indicano che i giovani dedicano mediamente oltre tre ore e mezza al giorno di tempo alla televisione e ai video giochi, utilizzando distanze e illuminazione inadeguate.
- La distanza corretta per guardare la tv dipende dal tipo di televisore, tubo catodico o pannello al Plasma o Lcd.
«Nel caso del televisore di tipo a tubo catodico la distanza di osservazione equivale ad almeno 5 volte la diagonale dello schermo.
«Tale distanza si riduce a 2,3 volte in caso di schermo lcd o Plasma hd; e a 1,5 volte se lo schermo è Full hd.
«Il consiglio è comunque quello di mantenere una distanza adeguata alla dimensione e all’ambiente, evitando di acquistare un televisore di dimensioni sproporzionate all’ambiente.»
 
Distanza di lettura e scrittura?
«Distanza di harmon: è la distanza ideale per un equilibrio tra impegno visivo e attività muscolo scheletrica la si ricava appoggiando il gomito sul tavolo ed accostando la guancia alle dita piegate a pugno.
«È fondamentale eseguire tutte le attività da vicino a una distanza uguale o leggermente superiore a quella di Harmon.»
 
Uso del piano inclinato?
«Direi che il piano inclinato per le attività di letto-scrittura è quasi d’obbligo, difatti permette il parallelismo tra occhi e testo annullando così l’effetto prospettiva, i riflessi delle pagine e facilita i movimenti degli occhi durante la lettura.»
 

 
«Impugnatura - tipi di penne e matite: l’impugnatura della penna, se errata, costringe ad assumere posizioni che a cascata andranno a causare una serie di problemi; binocularità (cioè la capacità dei due occhi di fondere le due immagini in una), schiena etc. Evitare le impugnature sbagliate per non produrre inutili tensioni e affaticamenti alle mani , ai polsi e alle braccia.
«L’impugnatura può essere favorita mediante un pengrip (vedi immagine sotto) triangolare di facile utilizzo e di grande efficacia, oppure utilizzando penne triangolari che mettono in condizione il bambino di poter appoggiare le tre dita (pollice, indice e medio) su ogni lato favorendo, anche con l’allenamento, una scrittura più scorrevole.»
 
 
Pengrip.
 
«L’impugnatura della penna deve essere posizionata a circa due centimetri dalla punta. Se l’impugnatura è troppo vicina alla punta, facilmente le dita nasconderanno la visione ad uno dei due occhi, spingendo il bambino a strutturare rotazioni del foglio e/o della testa favorendo posture del corpo sbilanciate e troppo ravvicinate. (Sartori 2007)
 

Esempio di impugnatura corretta.
 
«Meno pennarelli e più stilo: l’uso di una penna corretta favorisce una miglior impugnatura ma anche pressione adeguata durante il tratto grafico. Consiglio vivamente l’uso della penna stilografica, infatti la stessa permette di dosare la pressione del tratto e di conseguenza l’energia che occorre per scrivere, invece pennarelli, penne sferografiche e biro possono essere impugnate in qualsiasi modo senza dosarne la pressione.»
 
L'illuminazione?
«l’illuminazione media ideale è di 500 lux, (rilevabili con il luxometro, strumento facile da reperire anche da un elettricista): l’occhio umano di fatto lavora meglio con una determinata quantità di luce, se questa è troppo poca o in presenza di eccessivo contrasto ecco che il sistema visivo viene penalizzato a tal punto da provocare non solo affaticamento ma, nel lungo periodo, anche possibili difficoltà visive.»
 
Come possiamo ulteriormente contribuire al benessere visivo?
«I consigli sono noti: fare pause, stare all’aria aperta e ridurre l’uso di tecnologie.
«Per assicurarsi un buono stato di salute degli occhi è bene effettuare anche regolari controlli oculistici. Una correzione specifica, unita all’applicazione delle regole d’igiene visiva sopra esposte, consente il miglior utilizzo delle capacità visive evitando affaticamento e conseguente disagio.»
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.i
Elena Romani - elenaromani74@gmail.com

Elena Romani - Ottico-optometrista
Sede di lavoro: Ottica Romani Due, via Piave 12 Trento
Tel. 0461 915573 – Fax 0461 914473 – elenaromani74@gmail.com

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