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Università e FEM insieme per il centro agro-alimentare

Approvata la convenzione che istituisce a San Michele all'Adige il Centro Agricoltura, Alimentazione, Ambiente tra l’Università di Trento e la Fondazione Mach

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FEM, esterni.
 
Prende forma il polo agro-alimentare e ambientale, inserito nel Piano pluriennale della ricerca della Provincia di Trento e del quale si discute da qualche tempo.
Oggi Fondazione Edmund Mach e Università di Trento, nei rispettivi consigli di amministrazione, hanno approvato la convenzione quadro che istituisce il Centro Agricoltura, Alimentazione, Ambiente a San Michele all’Adige.
Il Centro, che si occuperà sia di didattica sia di ricerca, sarà un’area di lavoro comune per docenti e ricercatori che nelle due istituzioni partner si occupano dei settori dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente.
Il Centro permetterà di incrementare la produzione scientifica e la partecipazione congiunta a progetti di ricerca, facendo massa critica e aumentando così anche le chance di acquisizione di risorse europee.
 
«Con la FEM abbiamo trovato una perfetta intesa per mettere insieme le nostre competenze ed energie in una piattaforma stabile. – afferma Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento. – Le aree dell’Ateneo coinvolte saranno quelle di ingegneria ambientale, di biologia e biotecnologie, ma saranno possibili coinvolgimenti anche di altre aree come matematica e giuridica economica.»
«Sul piano formativo – riprende Collini, – l’intenzione è radicare di più sul territorio il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia, che avevamo attivato in collaborazione con l’Università di Udine.»
 
«La convenzione quadro con l’Università di Trento valorizza le competenze maturate in tanti anni dalla Fondazione, – dichiara il presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Segrè. – Il Centro Agricoltura, Alimentazione, Ambiente UNITN-FEM andrà ad arricchire, anche formalmente, il rapporto sinergico ricerca-didattica: non c’è infatti una buona ricerca senza una buona didattica e viceversa.
«Tutto questo a partire dal corso di laurea in Viticoltura ed Enologia che si prevede possa essere incardinato in futuro a San Michele.
«Non solo verranno mantenute le collaborazioni esistenti, ma verranno allargate, in prospettiva, anche alla Libera Università di Bolzano e al Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg.»

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