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Omeopatia o medicina tradizionale? – Di Nadia Clementi

Nonostante le resistenze e la cultura delle medicine complementari, è in crescita – Ne parliamo col dott. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata

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Pronunciare i termini omeopatia, agopuntura, fitoterapia, floriterapia (cura con piante officinali) spesso provoca una reazione di scetticismo.
Eppure, a dispetto degli increduli, i medicinali non convenzionali stanno conquistando uno spazio sempre più vasto sugli scaffali di farmacie e parafarmacie.
Tra le cosiddette medicine non convenzionali l’utilizzo della medicina omeopatica da parte della popolazione mondiale è tra quelle in continuo aumento, come dimostrano le più recenti indagini statistiche.
Secondo una ricerca condotta dall' Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) sono le donne a rilevare un approccio più positivo e interessato degli uomini rispetto alle terapie alternative.
Una aspettativa in crescita quella delle italiane nei confronti dell'omeopatia, motivata dal bisogno crescente di ricorrere a una medicina più naturale e meno invasiva e dannosa per l'organismo.
Dai risultati dell'indagine emerge che a far crescere la fiducia degli italiani nei confronti dei medicinali omeopatici sia soprattutto il passaparola e che l'utilizzo nella maggior parte dei casi si ha per le malattie influenzali e da raffreddamento o per rafforzare le difese immunitarie. Molto usata è la forma di prevenzione in granuli, che risultano ben tollerati anche dai bambini.
Ma oggi, nonostante i passi avanti della ricerca e i libri scritti sull’argomento, si guarda ancora alla medicina per così dire alternativa con un certo scetticismo considerandola non attendibile e carente di fondamento scientifico.
Pertanto diffondere concetti ed interpretazioni sbagliate non fa bene né a chi la studia né a chi vi si affida.
Di cosa si tratta e di quanto sia attendibile ce lo spiega il dr. Glauco Santi nella seguente intervista.

 Chi è dottor Glauco Santi? 
Glauco Santi, nato il primo di marzo del 1961 a Fermo (Marche), da più di trent'anni vive a Parma. Diplomato in maturità classica presso l'Istituto Sant'Orsola di Parma si è laureato nel 1994 presso l'Università degli Studi di Milano in Medicina e Chirurgia con una tesi in Psicologia Clinica dal titolo «Teorie della personalità in Medicina Tradizionale Cinese».
Attualmente esercita la professione di medico chirurgo, agopuntore e omeopata, libero professionista a Parma.
Iscritto all'Ordine dei medici di Parma, inserito nel relativo Registro delle medicine non convenzionali in Agopuntura, Omeopatia e Medicina Tradizionale Cinese.
Appassionato di medicina naturale si è diplomato in Agopuntura presso la Scuola di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese Sowen di Milano e in Omeopatia presso il Centro Studi di Omeopatia sempre a Milano.
Ha lavorato come agopuntore e omeopata a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Fiorenzuola Val d'Arda, Lugagnano Val d'Arda, Rustigazzo, Castell'Arquato, Salsomaggiore Terme, Noceto, Ramiola, Sant'Ilario d'Enza, Lucca, Montecatini Terme.

Dottor Santi può spiegarci brevemente cosa significano i termini omeopatia, fitoterapia, floriterapia e agopuntura?
«Omeopatia è il metodo di terapia per cui il simile cura il simile, similia similibus curentur  è il motto degli omeopati.
«Una sostanza, che data a una persona sana provoca una determinata patologia come effetto tossicologico, questa stessa sostanza data a una persona ammalata di una patologia simile, la guarirà.
«Si utilizzano sostanze vegetali, animali o minerali, le quali vengono sottoposte a diluizione e scuotimento. Possono essere assunte in granuli o gocce.
«La fitoterapia invece corrisponde alla erboristeria. In fitoterapia vengono somministrate a scopo terapeutico sostanze tratte da piante appartenenti appunto al regno vegetale in varie formulazioni ma a dosi ponderali, secondo una logica allopatica, che segue cioè la logica dei contrari, su cui poi ci soffermeremo.
«La floriterapia utilizza dei fiori a scopo terapeutico secondo varie modalità di preparazione.
«L'agopuntura è una terapia di tipo fisico che consiste nello stimolare determinati punti corporei con aghi. Tale arte è stata elaborata nel corso di migliaia di anni in Cina e si sta attualmente sviluppando in tutti i continenti. Si pensa che ricorrano all'agopuntura circa due miliardi di persone in tutto il mondo.»
 

 
La medicina omeopatica ha la stessa efficacia di quella tradizionale?
«La nostra medicina convenzionale corrisponde sostanzialmente a una terapia con sostanze di tipo chimico sintetizzate in laboratorio. È una terapia che segue una logica cosiddetta allopatica, da cui il motto contraria contrariis curentur, che utilizza il principio dei contrari, ad esempio l'infiammazione si cura con l'antinfiammatorio, la febbre con l'antipiretico.
«Mentre con l'omeopatia la febbre la curerò con una sostanza che data a una persona sana, nelle sperimentazioni chiamate prooving, provocherà invece l'insorgenza di febbre. In questo modo nella allopatia, essendo la cura pilotata dai farmaci, l'organismo rimane generalmente passivo e non si abitua a combattere da solo l'agente patogeno con le proprie forze.
«Ad esempio i batteri patogeni vengono eliminati con l'antibiotico, ma la forza vitale della persona rimane inattiva. Nella medicina energetica invece, come l'agopuntura e l'omeopatia, è l'organismo che viene stimolato a reagire e a tenere sotto controllo i microrganismi.
«In fondo anche la stessa agopuntura, con le dovute differenze, dà uno stimolo di natura patologica all'organismo, l'ago infatti provoca un trauma e una ferita, agisce seguendo anche una logica omeopatica.
«Per questo ritengo che le due pratiche, omeopatia e agopuntura, possono essere integrate, cosa che osservo continuamente nella mia pratica quotidiana. Attenzione, i farmaci, quelli chimici, quando sono necessari vanno presi.
«È importante che non passi il messaggio che con la medicina complementare si possa curare tutto. Prima di ogni scelta terapeutica è bene confrontarsi con il proprio medico di fiducia.»
 
Qual è il rapporto fra l’omeopatia e la medicina tradizionale?
«Per quanto concerne l'agopuntura vi sono più di 22mila studi scientifici, basta vedere un sito come www.pubmed.com; mentre per l'omeopatia abbiamo un numero di ricerche di gran lunga inferiore ma sempre più interessante in quantità e qualità degli studi.
«Importanti ricerche sono state condotte dal prof. Paolo Bellavite dell'Università di Verona, che attestano gli effetti dei rimedi omeopatici anche ad alte diluizioni. C'è però molta strada da fare in questo campo.»
 
Per essere medici omeopati bisogna essere specializzati con quali titoli di studio?
«Attualmente l'omeopatia è stata dichiarata atto medico dall'Ordine dei Medici Nazionale (FNOMCeO) e quindi di competenza medica, come l'agopuntura. N
«Non esiste ufficialmente una Scuola di Specializzazione Universitaria, anche se vi sono numerosi Master Universitari oltre a scuole private, come quella che ho fatto io a Milano.»
 
Quali sono le situazioni cliniche trattate più frequentemente con l’omeopatia?
«Personalmente tratto un po' di tutto. Dai disturbi articolari, cervicalgie, lombalgie, alle cefalee, anche se durano da tanti anni. Problemi di pelle come acne o psoriasi. Problemi respiratori come le allergie primaverili, riniti, congiuntiviti o asma.
«Pure le sindromi da raffreddamento, febbre, disturbi digestivi, stipsi o diarrea. Una cosa molto importante nella medicina omeopatica è l'individualizzazione del paziente e della terapia.
«È necessario comprendere quale è la caratteristica della sofferenza del paziente per trovare il rimedio simile adatto alla sua condizione in quel preciso momento.»
 

 
È vero che circa un quarto dei pazienti che ricorrono al trattamento omeopatico sono bambini di età̀ inferiore o uguale a 14 anni? Se sì, per quali casi?
«Sicuramente la terapia di prima scelta nei bambini è l'omeopatia, in particolare per le malattie cutanee o le bronchiti con catarro.
«Viene usata anche come terapia preventiva o di accompagnamento nelle sindromi influenzali. Altre volte per problematiche digestive, insonnia o agitazione.
«Con la terapia omeopatica si può spesso notare un miglioramento del bambino a 360 gradi.»
 
Perché scegliere l'omeopatia? È indicata più come cura o come prevenzione?
«Sia l'una che l'altra. Il ricorso alla omeopatia rende il paziente più forte e resistente alle malattie oltre a migliorare decisamente la qualità della sua vita.
«Laddove indicata, l'omeopatia stimola le difese naturali e il metabolismo corporeo senza gli effetti collaterali e di tipo tossicologico dati dai farmaci di sintesi chimica.»
 
Per prevenzione per quali patologie?
«Le sindromi influenzali laddove vi sia un tasso eccessivo di ricadute. Nelle situazioni croniche vi è una notevole diminuzione delle riacutizzazioni oltre a un miglioramento della condizione di base, come nelle cefalee.»
 
Quali sono i principi attivi di una preparazione omeopatica e qual è la loro validità rispetto ad un preparato della medicina comune?
«Sono sostanze fortemente diluite partendo da un ceppo di base che spesso è una tintura madre. A ogni passaggio la sostanza viene diluita di circa cento volte e scossa con scuotimento.
«Oltre la tredicesima diluizione (Ch = centesimale hahnemanniana) non vi è più sostanza chimica rilevabile ma continua l'azione di stimolo terapeutico, anzi più è diluita più è forte, questo è l'aspetto più difficile da digerire da parte della medicina convenzionale.
«Su questo punto il dibattito professionale è fortissimo. Mentre il farmaco convenzionale agisce in senso chimico e a dosi ponderali.»
 
Quali sono le controindicazioni della medicina omeopatica? C’è il rischio che un preparato possa rivelarsi dannoso per la salute del paziente? Oppure la diluizione rende la medicina più tollerabile rispetto a un farmaco tradizionale?
«Il rimedio omeopatico, opportunamente prescritto, non è nocivo per la salute.
«Vi può essere una certa accentuazione dei sintomi dopo la sua somministrazione, di tipo positivo (della cui possibile comparsa bisogna informare il paziente durante la prima vestita), chiamato aggravamento terapeutico.
«Oppure, sempre come reazione positiva, la comparsa di febbre o aumento delle secrezioni di eliminazione da parte dell'organismo. Tutto ciò indica che il rimedio sta agendo.»
 
I prodotti omeopatici contengono solo estratti di erbe e sostanze naturali? Come sono composti?
«I rimedi omeopatici possono, nella loro preparazione, essere ottenuti a partire da qualsiasi tipo di sostanza vegetale, animale o minerale che sia.
«Essi, man mano che vengono diluiti, conservano però l'informazione della sostanza originaria.
«È una terapia, usando un termine di attualità in questo mondo sempre più cibernetico, di tipo informazionale.»
 
Perché un preparato omeopatico può essere commercializzato senza autorizzazione dell’Emea (Agenzia comunitaria valutazione dei farmaci)?
«Per quanto ne so, vi è stato tutto un dibattito in questi anni inerente alle procedure necessarie alla commercializzazione dei rimedi omeopatici in Italia, in quanto vengono considerati farmaci a tutti gli effetti. Ne sanno qualcosa le ditte interessate.
«Ciò è competenza dell'AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco. Tutti i medicinali omeopatici attualmente in commercio in Italia godono di disposizioni transitorie fino, se le cose stanno ancora così, al 31.12.15.
«Dopo tale data solo i medicinali omeopatici in possesso di un numero AIC, autorizzazione immissione in commercio, e di un formale provvedimento autorizzativo potranno continuare ad essere commercializzati in Italia.»
 
Si possono assumere prodotti omeopatici assieme ai farmaci tradizionali?
«L'ideale sarebbe avere un terreno pulito rispetto ai farmaci tradizionali i quali spesso hanno un effetto soppressivo rispetto alla reazione della forza vitale. Ciò a volte non è possibile e quindi un certo grado di compromesso è inevitabile.
«Qualora il farmaco chimico dovesse bloccare la risposta vitale in modo da compromettere la terapia omeopatica, in questo caso la terapia diventa veramente alternativa. Normalmente preferisco non usare il termine alternativo, ma quello di medicina complementare.
«Altro termine usato è quello di medicina non convenzionale. In alcuni casi la terapia è invece inevitabilmente di tipo alternativo. Ma va valutato dal medico e dalla libertà di scelta del paziente.»
 
Dove si acquistano i farmaci omeopatici e qual è il loro costo? Sono più economici rispetto ai medicinali?
«Per quanto mi riguarda ho un indirizzo di omeopatia unicista, per il quale non prescrivo contemporaneamente più rimedi omeopatici, come invece fa l'orientamento complessista. Un tubetto omeopatico costa molto poco.
«Spesso le persone mi domandano perché i prodotti omeopatici siano così costosi. Ad una analisi approfondita poi mi accorgo che sono stati prescritti molti prodotti che sono in realtà fitoterapici o di altro tipo, che nulla hanno a che vedere con l'omeopatia di tipo classico.»
 
Secondo lei perché sono le donne a ricorrere maggiormente alla medicina alternativa?
«Effettivamente la donna è molto più attenta dell'uomo nella cura della propria salute. I due terzi dei miei pazienti sono donne.
«Spesso prima arriva la moglie o la fidanzata e poi vengono consigliati o meglio precettati mariti e fidanzati.»
 

 
Lei si occupa anche di medicina e agopuntura cinese, di cosa si tratta, per quali patologie è indicata con quali risultati?
«Sì, mi occupo anche di agopuntura, che tra l'altro è stato il campo da cui più di 21 anni fa è iniziata questa interessante avventura professionale.
«Le patologie sono le più varie. Grande applicazione vi è sul campo di un po' tutti i disturbi articolari dolorosi come lombalgie, sciatiche, cervicalgie o cefalee, ma anche disturbi digestivi e dermatologici.
«Rilevo ottimi risultati anche nelle alterazioni del ciclo mestruale e durante la gravidanza, così come nei casi di depressione, ansia o insonnia.»
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
dr Glauco Santi - glc.snt@libero.it 
 
Per informazioni collegarsi al sito: www.glaucosanti.it - tel. 335227805
Amministratore del Gruppo Facebook «Agopuntura News», composto da 789 membri, in cui ogni giorno pubblico novità su questo argomento tratte dalla rete.

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