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«La guerra verticale» – Di Diego Leoni

Fabrizio Franchi: «Uno dei più importanti libri sulla Grande Guerra degli ultimi anni»

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Titolo: La guerra verticale: Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918
 
Autore: Diego Leoni
Editore: Einaudi 2015
 
Pagine: 552, illustrato, rilegato
Prezzo di copertina: € 36

 Il contenuto 
Quando, il 24 maggio 1915, si aprì il fronte italo-austriaco, nessuno di coloro che avevano teorizzato la guerra di montagna avrebbe mai immaginato che cosa sarebbe stata. Tanto meno coloro che si accingevano a combatterla. Non fu guerra lampo, né di movimento, fu guerra di posizione: ma su un terreno sconosciuto, inospitale, e che da lì a poco avrebbe mietuto le sue vittime con il freddo e le valanghe. Gli eserciti dovettero misurarsi anche con quella Natura: sublime alla vista, celebrata, nemica. Lì dove si pensava potessero agire solo piccole pattuglie, si stanziarono ingenti masse d'uomini che, per vivere, dovettero trascinare in quota masse di animali, e una quantità iperbolica di materiali, macchine e armi; sfollare parte delle popolazioni e militarizzarne altra; allestire un esercito parallelo di lavoratori civili e prigionieri. La guerra di montagna fu molte guerre: di masse sugli altopiani, alpinistica sulle Dolomiti e sui ghiacciai, sotterranea in tutti i settori, tecnologica e di saperi. Infine, si fece sistema che si autoregolava, sovrapponendosi e sostituendosi a quello alpino. Il libro di Leoni racconta come tutto ciò poté accadere, di come la sfida militare fosse stata preannunciata da quella turistico-alpinistica fin dalla seconda metà dell'Ottocento; di come vissero e raccontarono quell'esperienza i combattenti, ma anche i prigionieri, i civili; di come cambiarono le relazioni fra uomo e ambiente.
 
 Argomenti trattati 
I. Il campo da gioco dell'Europa. Sul turismo, l'alpinismo, il nazionalismo
II. L'intrico montuoso. Sul terreno di guerra
III. Tutto si presenta capovolto. Sulle teorie della guerra di montagna
IV. Il pastore e l'ufficiale. Sui preparativi e le avvisaglie di guerra
V. La distanza e il tempo. Sui piani strategici e le forze in campo
VI. Guardiani di una casa di pazzi. Sulla guerra dei forti
VII. Prigionieri della guerra. Sul primo anno
VIII. Il mulo e la Fiat. Sul vivere e il combattere in montagna
IX. Ira in cielo e in terra. Sulla salute degli uomini e dei quadrupedi
X. L'occhio avanzato dell'esercito. Sul mimetismo e la ricognizione aerea
XI. Un arsimento continuo, il consumo dei corpi. Sulla Strafexpedition
XII. Un pezzo di cielo in più. Sulla guerra sotterranea
XIII. Famelica, pantagruelica, insaziabile. Sui civili e sui prigionieri
XIV. Di questo prima non esiste nulla. Sugli animali, i boschi, l'acqua
XV. Uno sport arrischiato. Sull'alpinismo in guerra e dopoguerra
XVI. Uomini di bosco e di caccia. Sull'identità dei soldati di montagna

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