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L'arte dei cocktail: miscelazioni della scuola alberghiera di Tesero

Una serata di cocktail futuristici organizzata dalla seconda classe della scuola alberghiera di Tesero per venerdì 26 febbraio alle ore 18

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Gli studenti della classe seconda Accoglienza e Ospitalità del Cfp Enaip di Tesero, grazie alla coordinazione del professor Francesco Micheletti e del professor Angelo Scarangella, riproporranno gli innovativi e corroboranti cocktail che gli artisti futuristi avevano inventato durante gli anni Venti e Trenta.
Il gruppo Futurista guidato da Tommaso Marinetti tentò di rivoluzionare non solo l'arte ma ogni aspetto della vita quotidiana per adeguarlo al nuovo dinamismo della modernità.

Poiché «l'umanità si deve alimentare con nuovissime vivande in cui l'esperienza, l'intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione», anche l'arte della miscelazione subì una svolta trasformando le obsolete bevande in veri e propri tonici, in «benzina» utile ad alimentare la rombante macchina umana.
Il Futurismo abolì la parola cocktail e coniò il termine polibibita ovvero mistura di liquidi differenti. Ma non solo. Così come la cucina, anche la miscelazione diventò «forma d’arte estemporanea» per cui la polibibita doveva suscitare emozioni e commenti in chi la beveva.
Non solo il palato veniva coinvolto. Il consumo di una polibibita si trasformava in un’esperienza multisensoriale arricchita da una moltitudine di stimoli come acque profumate, luci colorate e i suoni.
 
Non veniva escluso neanche il senso del tatto: durante l’assaggio venivano accarezzati supporti con tessuti e materiali diversi.
Grazie alla sinergia tra l'istituto Enaip e il Centro d'arte, quella folle vivacità riecheggerà nelle sale del museo venerdì 26 febbraio e al grido futurista del quisibeve! gli ospiti curiosi potranno assaggiare un moderno sorso di passato ricordando il monito di Marinetti «si pensa si sogna e si agisce secondo quel che si beve e si mangia.»
Durante la degustazione si potrà visitare la mostra Orizzonti Verticali.
GIANLUIGI ROCCA | SIMONE TURRA curata dal direttore del Centro d'Arte Elio Vanzo.
Aperta fino al 27 marzo, l'esposizione propone un vivace confronto tra i disegni iperrealistici di Gianluigi Rocca (Larido di Bleggio, 1957) e le teutoniche sculture di Simone Turra (Transacqua, 1969).

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