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Il Ministro Pinotti in Parlamento sull’uso dei droni da Sigonella

Le recenti operazioni militari in Libia «non hanno riguardato l'Italia né logisticamente né per il sorvolo»

L'utilizzo della base di Sigonella da parte degli statunitensi è «di volta in volta discusso e autorizzato, in coerenza con le linee di politica estera e di difesa e con la strategia italiana che il governo ha più volte esplicitato al parlamento».
È quanto ha detto il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, rispondendo a un'interrogazione sul supporto logistico ad iniziative militari degli Stati Uniti riguardanti il territorio libico: le recenti operazioni militari in Libia «non hanno riguardato l'Italia né logisticamente né per il sorvolo. La base di Sigonella non è stata interessata».
 
Illustrando le scelte fatte dal Governo per quanto riguarda il contributo italiano alla lotta al Daesh, il Ministro, nel ricordare che le decisioni sono state sempre sottoposte al Parlamento, ha ribadito che fin dall’inizio l’Italia ha «convintamente fatto parte della coalizione», sostenendo con determinazione il punto di vista nazionale che prevede come fondamentale il coinvolgimento diretto e attivo delle popolazioni e dei governi locali nella lotta al terrorismo a cui dare  necessario supporto.
Tale coinvolgimento, ha detto la titolare del Dicastero, è fondamentale per la riuscita positiva dell’azione, tanto da costituire il catalizzatore per la sua efficacia.
«Per questo siamo in Iraq e non in altri scenari», – ha spiegato il Ministro Pinotti ricordando che l’Italia lì opera in accordo con il governo iracheno e a supporto della battaglia che stanno conducendo contro il terrorismo.
 
Identico approccio per la Libia, dove l’Italia «è parte attiva per una sua stabilizzazione che sia sostenibile e duratura nel pieno rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni del consiglio di sicurezza dell'Onu».
L'Italia sta coordinando la formazione di una forza di sicurezza e di stabilizzazione che nel momento in cui la Libia avrà un governo potrà avere il necessario aiuto da parte della comunità internazionale oltre a mantenere il collegamento con gli alleati per quanto riguarda le iniziative antiterrorismo.
Per quanto attiene alla base di Sigonella, utilizzata dagli Stati Uniti dagli anni '50 in base ad accordi sottoscritti tra i due Paesi, il Ministro ha riferito che a seguito dell'attentato di Bengasi del 2012, in cui rimase ucciso l'ambasciatore statunitense in Libia Chris Stevens, «è stato richiesto un rafforzamento in loco di mezzi americani per soddisfare le legittime esigenze di protezione dei cittadini statunitensi in Nord Africa, non solo in Libia».
 
«L'impiego dei mezzi riguarda profili difensivi, – ha concluso il Ministro, specificando che ciò costituisce una semplificazione del diritto alla legittima difesa sancito dall'articolo 51 della carta delle Nazioni Unite. – L'utilizzo della base di Sigonella da parte delle forze militari americane «è di volta in volta discusso e autorizzato in coerenza con le linee di politica estera e di difesa e con la strategia italiana che il governo ha più volte esplicitato al Parlamento».

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