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Un vino, un’azienda/ 17 – Di Gianni Pasolini

I quattro Nosiola 2015 della Cantina di Toblino alle Sarche

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In attesa di DiVinNosiola 2016, decidiamo di fare un salto alla storica cantina di Toblino, nelle Sarche, cuore della Valle dei Laghi, per assaggiare 4 vini prodotti con la Nosiola, vitigno emblema di queste zone dove viene prodotto anche il Vino Santo Trentino, di prossima spremitura durante la Settimana Santa.
Un poker di vini che mi fanno associare idealmente le interpretazioni di queste Nosiola alle stagioni, come quadri dipinti con colori e profumi diversi che stimolano emozioni e sensazioni differenti.

 Nosiola 2015 (Primavera) 

 
Le versione più classica, dell’ultima annata vendemmiata, ha tutte le caratteristiche di una primavera che finalmente arriva a scuotere i sensi dopo l’inverno sonnacchioso.
Un colore giallo paglierino, luminoso, una fluidità che mette voglia di farla scivolare velocemente in bocca, non prima di averla annusata; ed è qui che la primavera si presenta.
Un naso fresco, vibrante e un frutto stuzzicante, con una buona mineralità, ma è questa nota quasi balsamica che scuote e risveglia, quasi mentolata.
In bocca si ritrova la freschezza che spicca stimolando il palato, ed una nota minerale finale che ricorda la quella sensazione amarognola della nocciola.
In accostamento ad antipasti di pesce di lago.
 
 Nosiola L’Ora 2013 (Estate) 

 
La versione più calda (in termini di alcoolicità che gira sui 14%) non può che essere quella sensazione avvolgente e rassicurante dell’estate.
E’ per certo, tra quelle assaggiate, ‘La Nosiola’ per eccellenza, con tutto il suo fascino che si svela con attenzione per chi lo sa e lo vuole cogliere.
Un’uva raccolta in parte in modo tardivo, dona al vino complessità senza voler stravolgere le sue caratteristiche di grande bevibilità.
Un colore giallo dorato, una complessità elegante che mette in evidenza la tipicità della Nosiola, con il frutto e la nocciola più presenti, ma anche un velo di evoluzione che richiama lontanamente il Vino Santo, con i suoi profumi più maturi.
Il vino meno d’impatto ma assolutamente il più identificativo.
Ottima con primi asciutti di carne e preparazioni non troppo elaborate di carni bianche.
 
 Nosiola Largiller 2007 (Autunno) 

 
Autunno che lascivo e affascinante cerca la tua attenzione con sfumature suadenti e senza forzare, rapisce la tua attenzione. E’ questa la sensazione che mi trasmette questa Nosiola Largiller, dal lungo affinamento prima di essere messa in commercio; sicuramente il progetto più ambizioso della Cantina di Toblino.
Con ben 9 anni di affinamento, si presenta nel calice con un giallo dorato ed un profumo intenso e complesso, con profumi insoliti per una Nosiola: zafferano, salmastro, quasi viaggia la mente verso il Medio Oriente con spezie, zafferano, agrumi canditi.
Si è atteso parecchio, ma non ha nessuna fretta questa Nosiola, grazie a questa acidità che comunque gli regala la possibilità di evolversi ulteriormente negli anni, ma già pronta per essere abbinata a piatti complessi e speziati.
 
 Vino Santo Trentino 2000 (Inverno) 

 
D’inverno si ama coccolarsi con prelibatezze che scaldano il cuore e non potrebbe essere altrimenti quando si sorseggia il Vino Santo Trentino.
Un mondo infinito di piacere per un vino che regala sempre grandi emozioni nel degustarlo.
Color ambra, denso eppur luminoso, basta appena annusarlo e già ti conquista: profumi travolgenti di liquirizia, di agrumi caramellati, di miele e caramella al mou.
Pensi che tutta questa forza si trasformi in un vino eccessivamente dolce ma in bocca è fresco e goloso, con una dolcezza perfettamente in equilibrio che non stanca la bocca e lascia una persistenza olfattiva che inebria.
Una lunghissima vita per questo 2000 che potreste tranquillamente dimenticare in cantina e riscoprire per caso dopo anni come un pacco regalo inatteso per riassaggiarlo e trovarlo ancora più magico nelle sue sfumature.
Da sorseggiare con piacere o anche in abbinamento a pasticceria secca o qualche formaggio erborinato.
 
Gianni Pasolini
www.vinotube.it

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