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Nuove forme di finanziamento tramite Confidi Trentino Imprese

Servono per sostenere programmi di sviluppo e ristrutturazione debiti delle imprese, quando è difficile accedere ai tradizionali finanziamenti bancari

Confidi Trentino Imprese ha attivato un nuovo strumento di intervento finanziario a favore del sistema economico, per sostenere programmi di sviluppo e ristrutturazione dei debiti delle imprese, in un periodo di difficoltà ad accedere ai tradizionali canali di finanziamento bancario.
La decisione è stata assunta dalla Giunta provinciale su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi.
«E' fondamentale - spiega Olivi - valutare con estrema pragmaticità se gli strumenti fino ad oggi scelti corrispondono alle esigenze delle imprese, oltre che dei soggetti finanziatori, individuando e cercando di superare eventuali strozzature presenti nel sistema. 
«Questo nuovo intervento rappresenta un passaggio significativo sulla strada di un aggiornamento complessivo degli strumenti della Provincia in favore della finanza delle imprese, in modo che siano sempre al passo con le esigenze e le condizioni del sistema economico, che cambiano nel tempo. In quest’ottica si è ritenuto di sospendere invece lo strumento dei fondi di rotazione, meno interessante con le attuali caratteristiche del mercato del credito. 
«La nuova misura si inquadra nel tema più generale della situazione del credito, che rimane di estrema attualità. Persiste infatti - aggiunge Olivi - la preoccupazione di una parte del mondo imprenditoriale circa l’impossibilità di accedere ai normali canali di finanziamento che il sistema bancario dovrebbe istituzionalmente garantire.»

Il nuovo intervento prevede che Confidi Trentino Imprese possa concedere ad imprese non in difficoltà economico-finanziaria, mutui fino a 7 anni con tassi di interesse in linea con quelli di mercato e di importo fino a 100.000 euro (200.000 per estinzione di prestiti partecipativi già agevolati).
In questa fase sono stati stanziati 4 milioni di euro. Nei prossimi mesi verranno assegnate nuove erogazioni fino a raggiungere un tetto complessivo di 10 milioni di euro.
Un primo passo era stato fatto con gli interventi per l’anticipazione dei crediti derivanti da procedure di concordato attraverso i quali i Confidi, in base alla loro autonomia nella concessione di credito - attività residuale consentita dalla Banca d’Italia - avevano fornito direttamente proprie risorse finanziarie alle imprese.
L'intento è ora quello di proseguire nella promozione di interventi per la disintermediazione del sistema bancario, favorendo il ricorso da parte delle imprese a fondi di provvista non bancaria, anche per riequilibrare l’attuale incidenza dei prestiti bancari sui flussi finanziari.
Le assegnazioni disposte continuano in questa direzione e permetteranno alle imprese di godere di risorse difficilmente reperibili sul mercato del credito attraverso gli ordinari canali bancari.

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