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Sait, necessario cambio di passo: nuove politiche commerciali

Bilancio approvato con quasi 11 milioni di perdita – In leggera crescita le vendite (303 milioni) – Confermato alla presidenza Renato Dalpalù

Il consorzio Sait archivia positivamente un bilancio di svolta (un solo voto contrario), e pensa al futuro.
Finanziariamente risanato con un forte ridimensionamento dei debiti (passati in cinque anni da 104 a 58 milioni, quasi tutti a medio-lungo termine) riallineati al mercato gli immobili non strategici con una forte svalutazione che ha portato a un risultato negativo per quasi 11 milioni, il consorzio della cooperazione di consumo preme l’acceleratore sulle politiche commerciali e su un rinnovato «patto» con i soci.

Il presidente Renato Dalpalù, confermato per il terzo mandato, non ha nascosto le difficoltà del mercato ma anche qualche criticità di organizzazione interna.
«Serve un cambio di passo. I ricavi dalle vendite sono cresciuti da 299 a 303 milioni, ma non possiamo considerarli soddisfacenti.
«Occorre una profonda riorganizzazione, che abbiamo affidato al nuovo direttore, e anche un maggiore coordinamento e coesione dell’intero sistema, dalla Federazione che deve recuperare autorevolezza alle Famiglie Cooperative - grandi e piccole - che non possono pensare di andare da sole.
«E all’interno della struttura di Sait occorre accettare la sfida del cambiamento e confrontarsi sulla produttività, – ha proseguito Dalpalù. – Possiamo diventare laboratorio, magari ragionando con le organizzazioni sindacali su forme di compartecipazione dei lavoratori.
«Come azienda e come cooperazione trentina abbiamo l’opportunità di contribuire a qualcosa che valorizzi la nostra comunità.»
 
Dalpalù, presente l’assessore comunale Italo Gilmozzi, ha parlato anche dell’area di sei ettari della ex sede in via Maccani.
La decisione recente del comune di Trento di inserire il sito tra quelli su cui è possibile attivare grandi superfici di vendita al dettaglio, apre «l’opportunità di giocare un ruolo da protagonisti».
La vicepresidente vicaria della Federazione Marina Castaldo ha incoraggiato il Sait e la cooperazione di consumo ad intraprendere un cambiamento avendo sempre attenzione al socio e ai lavoratori. Interventi anche di Michele Odorizzi, presidente di Cooperazione Salute, e del consigliere provinciale Mario Tonina.
 
 Cambia la politica commerciale 
Luca Picciarelli, direttore da un mese, ha presentato le linee guida di una nuova politica commerciale che già si può percepire nei punti vendita.
«Dobbiamo uscire dalla zona di confort che il Sait ci ha sempre garantito – ha affermato – i risultati arriveranno ma non saranno gratis.»
Le priorità evidenziate da Picciarelli sono convenienza e semplificazione.
«Cambierà il volantino e la politica degli sconti, grande enfasi sui prodotti freschi, che dovranno essere i migliori del mercato.
«Lavoreremo sugli assortimenti e manterremo la possibilità per i soci di avere un vantaggio concreto. Sarà solo l’inizio, l’importante è garantire risultati.»
 
 Il rinnovo delle cariche in consiglio 
L’assemblea dei soci, oltre a confermare il presidente Renato Dalpalù, ha rinnovato un terzo del consiglio. Confermati i consiglieri e consigliere uscenti Clara Mazzucchi, Heinrich Grandi, Paola Dal Sasso, Mauro Rizzi.
Nuovi ingressi Marina Mattarei al posto di Gioacchino Casanova per il comprensorio della Val di Sole, e Alessandra Cascioli al posto di Giorgio De Ros per la zona di Trento. I nominativi dei candidati erano stati proposti dalle assemblee sul territorio.

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