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La Haydn di Bolzano e Trento presenta «Amore e altre crudeltà»

La Stagione d’Opera regionale vedrà da ottobre 2016 a maggio 2017 cinque opere sui mille risvolti del sentimento più grande e universale di tutti, l’amore

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«Love and other Cruelties», «Amore e altre crudeltà», è il titolo che il Direttore Artistico Matthias Lošek ha dato all’edizione 2016/17 di OPER.A 20.21, Stagione d’Opera Regionale organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.
Quattro opere di autori contemporanei, tre delle quali in prima rappresentazione assoluta italiana, e un capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart illustreranno da ottobre 2016 a maggio 2017, attraverso storie di grandi passioni, talvolta finite tragicamente, i molteplici risvolti del più universale dei sentimenti, l’amore.
«Lo scorso anno salutavamo l’inizio di una nuova importante avventura, fortemente auspicata e voluta dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento: non una semplice stagione di musica lirica, ma un vero e proprio progetto volto a testimoniare la complessità d’esperienza del teatro musicale del XX e XXI secolo, nel quale la nostra Orchestra svolge un ruolo determinante. Ora, il nostro viaggio continua con maggior consapevolezza e determinazione», dichiara Chiara Zanoni, Presidente della stessa Fondazione.
«L’amore è la cosa più grande, la più divina che possa capitare a tutti noi. E tuttavia anche la più dolorosa e terribile. L’amore, infatti, è anche causa di dolore, ira, follia, odio, morte», osserva Matthias Lošek, «Con la stagione 2016/17 affrontiamo dunque il più grande di tutti i sentimenti, che, parafrasando la massima faustiana, vuole il Bene e opera (anche) per il Male
 
Ancor più della scorsa stagione OPER.A 20.21 intende a portare all’attenzione del pubblico i grandi autori di oggi, il cui lavoro rispecchia in varie forme la vitalità del teatro musicale contemporaneo.
Le storie che questi autori raccontano sono storie nelle quali possiamo o anche non riconoscerci, ma che in ogni caso ci riguardano da vicino e alle quali non è possibile restare indifferenti, talmente sono appassionanti e affascinanti.
La Stagione 2016/17 di OPER.A 20.21 prenderà avvio il 7 e 9 ottobre al Teatro Comunale di Bolzano con Written on Skin di George Benjamin, compositore britannico paragonato per ingegno a Mozart.
L’opera, un appassionante intreccio di amore, erotismo, potere e morte, verrà presentata nello spettacolare allestimento del Theater St. Gallen che prevede in palcoscenico oltre 30 comparse, che creeranno insieme una vera e propria scenografia vivente.
Direzione musicale di Rossen Gergov. Regia di Nicola Raab.
 

 
In prossimità del Natale, il 2 e il 4 dicembre, andrà in scena al Teatro Sociale di Trento A Christmas Carol, che il giovane compositore inglese Iain Bell ha scritto riprendendo in modo personale la celebre fiaba di Charles Dickens.
A Christmas Carol si configura come una One Singer Opera: il suo unico interprete, il tenore Mark Le Brocq, coinvolto a Bolzano nella recente produzione di Lulu di Alban Berg, sarà protagonista di un autentico tour de force virtuosistico e attoriale, dando voce alla trasformazione di un uomo e alla forza rigenerante dei sentimenti più nobili.
Direzione musicale di James Southall. Regia di Polly Graham.
Nel nuovo anno, il 3 e 5 marzo, al Teatro Comunale di Bolzano (Teatro Studio), sarà poi rappresentata The Raven, opera di un altro dei maggiori compositori del nostro tempo, il giapponese Toshio Hosokawa.
Per questo suo importante lavoro, Hosokawa ha trasposto in una originale chiave operistica una delle più famose poesie di Edgar Allan Poe, lasciandosi sedurre anche dal fascino misterioso del nō, antica forma di teatro totale che unisce elementi di danza, recitazione, musica e poesia.
 
The Raven, eseguita da un’ensemble, pone al centro la figura sciamanica di un mezzosoprano, Abigail Fischer, e una danzatrice, la trentina Alice Raffaelli, i cui movimenti interagiscono con la narrazione della cantante all’interno di uno spazio scenico scarno, concepito dal regista e coreografo Luca Veggetti.
Direzione musicale di Yoichi Sugiyama.
In aprile, l’1 e il 2, al Teatro Comunale di Bolzano, sarà quindi la volta di uno dei più celebri titoli del repertorio mozartiano: Le nozze di Figaro.
Mozart, in collaborazione con il librettista Lorenzo Da Ponte, lo compose nel 1786 prendendosi gioco delle classi sociali della sua epoca che da lì a poco sarebbero state travolte dalla Rivoluzione Francese; il successo fu immediato e dura ancora oggi.
 

 
Nell’allestimento di Oper Leipzig, il regista Gil Mehmert ha letteralmente catapultato Le nozze di Figaro negli anni Sessanta, con tutti i bagliori e gli eccessi del periodo. Direzione musicale di Enrico Calesso.
La Stagione 2016/17 di OPER.A 20.21 si concluderà al Teatro Sociale di Trento, il 5 e 7 maggio, con Quartett di Luca Francesconi: storia di un amore conflittuale, combattuto senza esclusione di colpi fino all’inevitabile tragico finale, Quartett ha debuttato nel 2011 al Teatro alla Scala, aggiudicandosi tra l’altro il Premio dell’Associazione dei Critici Musicali Italiani, e da allora ha fatto letteralmente il giro del mondo entrando nel novero della pagine musicali del XXI Secolo più eseguite.
A Trento, Quartett arriverà nell’allestimento della Royal Opera House di Londra, con la direzione musicale di Patrick Davin e la regia di John Fulljames.
Anche per la prossima Stagione sono previste le iniziative Oper.a Lounge e Introduzione all’Opera, che vedono il coinvolgimento di Istituzioni Regionali e che hanno lo scopo di favorire l’avvicinamento del pubblico alle tematiche affrontate negli spettacoli.
 
In occasione di ogni spettacolo sarà attivo un servizio shuttle che collegherà i teatri di Bolzano e Trento, favorendo così lo scambio di pubblico fra le due città, in un’ottica di offrire una proposta culturale più ampia.
Campagna abbonamenti: rinnovo dal 9 all’11 giugno 2016; nuovi abbonamenti dal 14 giugno. Acquisto biglietti per singoli spettacoli dal 28 giugno.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ringrazia per la collaborazione e il sostegno alla Stagione d’Opera la Fondazione Cassa di Risparmio e Alperia.
Per la prima volta, le quattro opere contemporanee si avvalgono del supporto della Ernst von Siemens Musikstiftung di Monaco.

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