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«BT.D Servizi Primiero», l'impegno per i lavoratori e i creditori

Il punto a un anno dalla messa in liquidazione coatta amministrativa della Cooperativa

Mettere in sicurezza i dipendenti e onorare il più possibile i debiti con i creditori: sono stati questi i principali impegni dei liquidatori di B.T.D. Servizi Primiero S.c. - dott. Mariano Zanolli, avv. Carlo Chelodi e dott. Emiliano Dorighelli - dopo che la Giunta Provinciale, il 26 maggio 2015, ne ha disposto la liquidazione coatta amministrativa.
La situazione riscontrata all'inizio del loro mandato era molto complessa, tutt'altro che certa e definita; ad oggi, dopo un primo anno di intenso lavoro, importanti passi sono stati fatti ed il percorso è stato impostato.

 Tutela dei dipendenti 
L’intento dei commissari, fin da subito, è stato quello di mettere «in sicurezza» i 43 dipendenti, consentendo alle maestranze di beneficiare degli ammortizzatori sociali che potessero rendere meno dolorose le conseguenze patite a seguito della cessazione dell’attività dell’impresa.
Di fronte all'ipotesi di licenziamento collettivo e della messa in mobilità, si è scelto di percorre la strada della Cassa integrazione guadagni straordinaria, sulla base di un accordo con le organizzazioni sindacali.
Il 30 ottobre 2015 il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha autorizzato tale opportunità per la totalità dei dipendenti.
Dal momento che i lavoratori non ricevevano lo stipendio già da alcuni mesi, i Commissari hanno altresì utilizzato il Fondo Speciale di CONFIDI IMPRESA al fine di consentire ai lavoratori di ottenere, entro tempi brevi e certi, l’anticipazione mensile del 90% della Cassa integrazione.
 
 Gestione appalti e cessione rami d'azienda 
Alla data di messa in liquidazione, la cooperativa aveva in essere numerosi contratti di appalto con Enti sia pubblici che privati, gran parte dei quali risolti dalle rispettive Stazioni appaltanti, stante l’abbandono dei relativi cantieri da parte della Cooperativa.
Al fine di arginare le possibili richieste di danni e/o contestazioni ovvero riscuotere, per quanto possibile, i relativi Stati di avanzamento lavori, i Commissari si sono avvalsi della collaborazione di un tecnico qualificato.
Egli ha provveduto alla chiusura puntuale di ogni contabilità.
Alla data di messa in liquidazione erano in essere 3 contratti di affitto di ramo d’azienda; gli stessi contemplavano la possibilità di subentro da parte degli affittuari in determinati contratti di appalto, l'utilizzo di attrezzature ed un’offerta di acquisto dei rispettivi rami d’azienda.
Ad oggi i Commissari hanno ceduto 2 rami di azienda (rispettivamente a Collini Lavori Spa e Cooperativa Lagorai).
Le cessioni dei predetti rami d’azienda sono avvenute a condizioni economiche migliori di quelle contenute nei rispettivi contratti di affitto di ramo d’azienda, che prevedevano l’opzione di acquisto a condizioni predeterminate ed a tempi più differiti.
La cessione dei rami d’azienda ha comportato, tra l’altro, la ricollocazione di parte del personale dipendente.
 
 Stato passivo e riparti 
Il 29 gennaio di quest'anno è stato depositato, presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale Civile e Penale di Trento, lo Stato Passivo, che evidenzia un'esposizione debitoria complessiva pari a 20.862.100,25 euro di cui 5.823.199,34 euro nei confronti di creditori privilegiati ed euro 15.038.900,91 euro nei confronti di creditori chirografari, ovvero che non sono assistito da alcun tipo di garanzia reale o personale.
Il 19 maggio scorso i commissari liquidatori hanno altresì presentato istanza all'Autorità di vigilanza provinciale per effettuare un primo riparto parziale di risorse in favore dei creditori.
La somma disponibile per questo primo riparto è di 2.452.648,74 euro, e verrà utilizzata innanzi tutto per pagare dipendenti, professionisti e artigiani.
I commissari liquidatori hanno altresì presentato istanza al Tribunale di Trento affinché venga accertato lo stato di insolvenza della società, a partire dal 26.05.2015, data della deliberazione della Giunta provinciale di messa in liquidazione coatta amministrativa della Cooperativa.
L'udienza si è tenuta lo scorso 8 giugno e a breve il Giudice del Tribunale fallimentare si esprimerà a riguardo.
Ove l'istanza venisse accolta, confermando lo stato di insolvenza, i commissari potranno, se ritenuto opportuno, procedere con eventuali azioni revocatorie o risarcimento danni nei confronti degli ex amministratori.

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