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Cassa di Risparmio Sparkasse: Risultati del primo semestre 2016

Brandstätter: «Le decisioni strategiche degli ultimi due anni ci hanno permesso di riposizionare la nostra Cassa di Risparmio nuovamente su basi solide»

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Bolzano approva il bilancio semestrale al 30 giugno 2016.
La Banca, nel primo semestre 2016, escludendo l’effetto della recente operazione di cessione dei crediti deteriorati, registra un utile netto di 11 milioni di euro. A livello consolidato il Gruppo registra, sempre escludendo gli effetti della cessione, un utile di 1 milione di euro.
Stabile la raccolta complessiva con crescita delle quote nel comparto del risparmio gestito ed assicurativo. In contrazione del 5% i ricavi, a causa della discesa del margine di interesse; tiene quello da servizi ed il margine finanziario. Prosegue la diminuzione degli oneri operativi con un’importante riduzione delle spese per il personale (-12%).
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, nella seduta odierna, la situazione intermedia al 30 giugno 2016 della Banca e del Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano. Escludendo il costo della recente operazione di cessione dei crediti deteriorati, il risultato individuale netto della Banca registra un utile di 11 milioni di euro. Per effetto di questa programmata operazione una-tantum, il risultato netto contabile si attesta su un valore negativo pari a 9,9 milioni di euro, mentre a livello consolidato il risultato contabile ammonta a -19,9 milioni di euro.
La differenza tra i due risultati è da ricondurre alla contabilizzazione di un dividendo straordinario pagato da Sparim SpA alla Capogruppo.

Tra i principali risultati del Bilancio Semestrale individuale si registrano:
- patrimonializzazione: elevati ed ampiamente sopra i minimi regolamentari gli indici di patrimonializzazione:
Common Equity Ratio (CET1) pari a 10,9% (minimo regolamentare pari a 7%);
Tier 1 Ratio pari a 11,6% (minimo regolamentare pari a 8,5%);
Total Capital Ratio pari a 13,0% (minimo regolamentare pari a 10,5%);
 
- riduzione del credito deteriorato: grazie all’operazione di cessione del credito deteriorato per un importo nominale di 320 milioni di euro, il valore lordo delle sofferenze da inizio anno diminuisce in maniera importante, limitando significativamente l’esposizione al rischio della Banca; l’incidenza del credito deteriorato sul totale crediti si riduce pertanto dal 23,8% al 19,4%;
 
- copertura per rischi creditizi: la Cassa di Risparmio mantiene una politica prudenziale, confermando, anche successivamente alla cessione dei crediti deteriorati, un buon livello di copertura dei crediti deteriorati pari al 38,1%;
 
- costo del credito: si realizza una significativa diminuzione degli accantonamenti rispetto al primo semestre dell’anno precedente che passano da 33,5 milioni a 17,3 milioni di euro (-48,4%) evidenziando un ulteriore miglioramento nel trend del credito;
 
- crediti verso clientela: al netto dell’operazione di cessione dei crediti deteriorati, i crediti netti verso clientela aumentano da dicembre 2015 di 38,6 milioni di euro (+0,7%); accresce anche il sostegno all’economia locale sia a favore delle famiglie sia delle aziende con le erogazioni di mutui a privati che aumentano di 22 milioni di euro (+19%) e quelle di mutui alle aziende di 138 milioni di euro (+244%) rispetto al primo semestre 2015. Complessivamente nel primo semestre 2016 sono stati erogati mutui per 136,1 milioni di euro a favore di clientela privata e per 257,8 milioni di euro a favore delle aziende;
 
- liquidità: la situazione di liquidità della Cassa di Risparmio rimane largamente al di sopra degli attuali limiti regolamentari;
 
- costi: diminuzione degli oneri operativi, sia in termini di spese di personale, sia per quanto riguarda i costi amministrativi.
La Cassa di Risparmio è riuscita, al netto dei costi non ricorrenti legati all’operazione di cessione del credito deteriorato, dei contributi ai fondi di garanzia dei depositi e di risoluzione delle crisi, nonché del canone per la trasformazione delle DTA, a ridurre i costi operativi da 74,8 a 72,7 milioni di euro (-2,8%) rispetto allo stesso periodo del semestre precedente.
Importante la contrazione delle spese del personale, che passano da 46,6 a 40,8 milioni di euro (- 12%).
La Banca prosegue pertanto nella realizzazione degli obiettivi di risparmio che hanno portato a diminuire i costi rispetto al 30.06.2014 nella misura di 5,7 milioni di euro (-7,3%).
 

Le dichiarazioni di Presidente e Direttore Generale.
«Le decisioni strategiche degli ultimi due anni ci hanno permesso di riposizionare la nostra Cassa di Risparmio nuovamente su basi solide, – dichiara il Presidente Gerhard Brandstätter. – Dopo il successo dell’aumento di capitale realizzato a fine 2015 che ci ha consentito di raggiungere robusti indicatori patrimoniali, abbiamo realizzato nel primo semestre 2016 un’importante e programmata operazione di cessione di crediti in sofferenza, conclusasi a fine giugno.
Questa ci ha permesso di far rientrare la Banca nei livelli medi del sistema per quanto riguarda l’incidenza delle partite deteriorate sul totale del portafoglio crediti.
Escludendo l’effetto dell’operazione, il risultato individuale netto della Cassa di Risparmio registra un utile di 11 milioni di euro. Questa programmata cessione ha però generato un costo straordinario che porta la nostra Banca ad un risultato contabile netto in perdita nel primo semestre 2016. Si è trattato tuttavia di un’operazione una-tantum necessaria per mettere la Cassa di Risparmio nelle migliori condizioni possibili per affrontare le non facili sfide future.»
 
«Chiudiamo una semestrale decisamente positiva nelle aree di business, a conferma degli obiettivi che ci siamo posti, – spiega l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Nicola Calabrò. – Inoltre, come riportato anche dalla stampa specializzata a livello nazionale, la nostra operazione di cessione di crediti in sofferenza è stata valutata come una delle più positive finora realizzate in Italia. In un momento in cui, come noto, l'intero sistema bancario è sotto pressione per il problema dei crediti deteriorati, la nostra banca è stata fra le poche che sono riuscite a completare la cessione rispettando la tabella di marcia e minimizzando il costo dell'operazione.
«Da segnalare, poi, la crescita degli impieghi – soprattutto nel settore delle aziende - che per la prima volta dopo circa due anni riprendono un trend positivo, a partire dal secondo trimestre di quest’anno, evidenziando una crescita rispetto al dato di fine 2015. La Cassa di Risparmio, quindi, continua a svolgere il suo ruolo di acceleratore della crescita dell’economia reale e tale impegno trova riconoscimento nei tanti segnali di grande fiducia e attaccamento alla nostra Banca da parte di clienti ed azionisti.
«Per il consuntivo 2016 ci attendiamo, escludendo i fattori straordinari, un risultato operativo tendenzialmente in linea con quello dell’anno precedente.»

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