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Stelvio: la nuova gestione insieme alle associazioni ambientaliste

Italia Nostra, Legambiente e WWF: Soddisfazione per la collaborazione tra le due etnie italiane e quella tedesca

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Foto del Parco dello Stelvio di competenza trentina.
 
Italia Nostra, Legambiente e WWF nazionale convergono sul posizionamento delle rappresentanze altoatesine delle loro associazioni, in merito al futuro del Parco dello Stelvio.
Dopo lo smembramento del Parco Nazionale fra Regione Lombardia e le Province autonome di Trento e di Bolzano le principali associazioni ambientaliste, attraverso l’osservatorio nazionale da loro istituito, vogliono valutare i progressi di carattere culturale e gestionale in atto della cosiddetta «sperimentazione Stelvio» dopo la suddivisione del parco nazionale in tre amministrazioni, così definita dal ministero dell’Ambiente.
«Siamo felici della stretta collaborazione che sì è attivata sul tema Stelvio tra gli ambientalisti delle due etnie italiana e tedesca, a conferma della valenza culturale transnazionale del parco» dichiarano i vertici nazionali.
«La creazione dell'osservatorio interassociativo ben si sposa con l'iniziativa locale che più puntualmente potrà interagire con il coordinamento del parco e seguirne lo sviluppo della governance attraverso gli strumenti normativi che la provincia di Bolzano intende mettere in atto. Si auspica anzi che questa iniziativa venga adottata anche nelle altre due province (Lombardia, Trentino) per avere un sistema integrato di informazioni e confronto con gli amministratori del parco.»
 
Le associazioni ambientaliste attendono il documento con le linee guida proposte e condivise dai sindaci dei comuni coinvolti di tutto il territorio del Parco per la parte della Regione Lombardia e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano che conterrà le indicazioni preliminari.
Questo per poter valutare al meglio la strategia di gestione del Parco ed essere coinvolti come attori, in quanto rappresentanti  delle istanze e delle preoccupazioni dei cittadini, nelle scelte e nelle proposte ambientali, culturali e scientifiche.
Le associazioni auspicano anche che possa esserci un coordinamento gestionale e protezionistico del Parco dello Stelvio attivo fra le tre realtà amministrative differenti, certamente dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche turistico e imprenditoriale in sintonia con l'importante ruolo della destinazione speciale che ha a livello nazionale ed europeo.
Il coordinamento sarà necessario per accrescere le potenzialità finalizzate allo sviluppo di un territorio delicato e di valore in sintonia con la natura e rispettoso di un contesto montano moderno e sostenibile prezioso.
Inoltre le associazioni si aspettano che sia previsto nell'attuale stesura della nuova legge provinciale urbanistica e del paesaggio una forte attenzione alle aree protette e al parco, che sottende anche la stesura della futura legge provinciale specifica sul Parco dello Stelvio.

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