Home | Satira | Salvagente | Un salvagente alle Olimpiadi che tollerano l’anti sportività

Un salvagente alle Olimpiadi che tollerano l’anti sportività

Un atleta egiziano rifiuta di stringere la mano all'avversario in quanto israeliano

image

Si danno otto anni di squalifica a Schwazer per un discusso caso di doping, ma non si dice nulla per un gesto così antisportivo come quello dell’atleta egiziano che, sconfitto da un israeliano, rifiuta di stringergli la mano.
Il judoka egiziano, Islam El Shehaby, categoria 100 chilogrammi, ha ignorato la mano tesa dal suo avversario Or Sasson.
Ovviamente si è preso fischi dal pubblico e la condanna dalla maggior parte dell’opinione pubblica mondiale.
Quello che manca è la posizione ufficiale da parte del CIO, perché si tratta di un vergognoso gesto antisportivo da sanzionale né più né meno del doping.
Le Olimpiadi sono nate proprio per consentire alla gente del mondo una chance di uguaglianza collettiva, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dalla cultura e quant’altro.
A esclusione dello stesso egiziano Islam El Shehaby, lanciamo un salvagente affinché non si anneghi in questo mare di cazzate*.
 

 
* È la prima volta che usiamo questo termine, di solito usiamo la parola «cavolate». Ma stavolta è stato più forte di noi.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande