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Trentino Sviluppo, un piano di 142 milioni per rilanciare l’economia

La Giunta provinciale di Trento rilancia le priorità di intervento nel settore produttivo: focus su innovazione ed occupazione

Un’attenta revisione dei singoli interventi così da rendere l’azione di Trentino Sviluppo (nella foto) a sostegno del tessuto economico locale sempre più selettiva e focalizzata sui temi dell’innovazione, delle specializzazioni intelligenti e della competitività.
Questa l’attenzione che ha guidato la Giunta provinciale nell’approvare nella seduta odierna, su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi, il terzo aggiornamento del Piano triennale 2014-2016 per le attività di Trentino Sviluppo che riguardano le operazioni a sostegno delle realtà produttive.
Un piano che ottimizza le risorse, pari a 142 milioni di euro, puntando sugli hub Polo Meccatronica e Progetto Manifattura come poli guida di un’innovazione diffusa sul territorio e su una serie di altri interventi premianti per il rilancio occupazionale.
«Un programma di attività che si fa sempre più concreto – sottolinea Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento – e che presenta i requisiti della rapidità d’azione e della selezione di quei progetti che possono scaricare sul territorio maggiore crescita economica ed occupazione.
«A conferma dell’impronta che la Provincia ha voluto dare alle linee guida della sua società di sistema, oggi più che mai focalizzata su operazioni di sviluppo e a forte valore aggiunto per il territorio.»
 

 
Il terzo aggiornamento del Piano triennale 2014-2016 per le attività di Trentino Sviluppo previste dagli articoli 33 e 34 della legge provinciale n. 6 del 1999, la cosiddetta «Legge unica per l’economia», segue gli assestamenti varati nel dicembre 2015 (1° aggiornamento) e marzo 2016 (2° aggiornamento).
Va letto inoltre in modo integrato con l’altro Piano attività di Trentino Sviluppo che contiene gli interventi a sostegno dell’avvio e dello sviluppo d’impresa, internazionalizzazione, promozione e attrazione di investimenti, che complessivamente prevede risorse per 21,7 milioni ed è recentemente stato integrato di 13,4 milioni di euro per far fronte alle iniziative di sostegno alla nuova imprenditorialità, con particolare attenzione a quella femminile e giovanile.
Un aggiornamento, questo terzo al Piano 33, che segna un approccio diverso rispetto al passato e che arriva a seguito di un’attenta ponderazione delle fonti di copertura, che ha preceduto l’assestamento di bilancio 2016, con una revisione complessiva dell’impianto di finanziamento.
Rispetto all’aggiornamento precedente il totale degli interventi inseriti nel Piano per la parte produttiva si riduce di 5 milioni, passando da 147 a 142 milioni di euro, al netto degli accantonamenti per imprevisti ed oneri fiscali e finanziari.
Di conseguenza anche la parte relativa agli impieghi ha subito un attento riesame, con lo stralcio di alcuni interventi non più attuali o comunque rinviabili nel tempo, concentrando al contempo l’attenzione sulle tematiche di maggior attualità ed urgenza. In altri termini si tratta di un Piano più «asciutto» e concreto, che elimina il ricorso a fonti di finanziamento incerte per mettere in chiaro solo fonti di finanziamento certe.
 
Sul fronte produttivo si registra un deciso focus sugli interventi premianti nel campo dell’innovazione e del rilancio occupazionale, dando corso ad alcune importanti operazioni per le quali la Provincia ha già stipulato protocolli operativi con i quali sono state definite anche le ricadute sul piano occupazionale e dell’indotto.
Tra tutti, il finanziamento a sostegno dei piani di ampliamento e crescita occupazionale a seguito degli accordi già siglati con aziende di punta della filiera meccatronica, quali Bonfiglioli, Fly, Mariani, BLM-Adige e dell’agroalimentare, come Menz&Gasser, ma anche l’apprestamento dei nuovi lavoratori di prototipazione rapida (ProM Facility) in via di costruzione in Polo Meccatronica, tassello del più ampio progetto di sviluppo dei Poli che si stanno dotando di infrastrutture strategiche a disposizione delle aziende insediate, delle imprese presenti sul territorio e anche di realtà provenienti da fuori provincia.
Va in questa direzione anche il rifinanziamento del Fondo impianti, strumento che supporta le aziende anticipando le spese di acquisto di macchinari e linee produttive ad elevato tasso tecnologico in grado di aumentare la competitività delle imprese insediate negli incubatori d’impresa o appartenenti a filiere strategiche.
Il piano contiene inoltre un nuovo ed apposito capitolo, finanziato con circa 5 milioni di euro, dedicato al sostegno di nuovi insediamenti produttivi che saranno il risultato dell’attività di attrazione di investimenti sulla quale Trentino Sviluppo, su indicazione della Giunta provinciale, sta molto investendo in questi mesi.
 
Via libera anche ai lavori di recupero di un’ulteriore porzione dell’edificio storico di Progetto Manifattura, in modo da soddisfare le numerose richieste di insediamento da parte di aziende della «green tecnology» provenienti anche da fuori provincia, in attesa della disponibilità dei nuovi spazi produttivi da realizzarsi nel cosiddetto «ambito B».
Nel Piano, a completamento di un quadro di iniziative che copre l’intero territorio provinciale, trovano attenzione anche zone più decentrate del territorio provinciale che necessitano di un rilancio produttivo ed occupazionale, quali ad esempio la riconversione produttiva del compendio già Lowara ed Italpumps di Storo ed il supporto agli investimenti di Silvelox Europe a Castelnuovo.
1.23 24/09/2016

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