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Maso Franch, conversione e rinascita – Di Nadia Clementi

Semplicità, crescita e sviluppo turistico e sociale come prospettiva futura nella nuova gestione dello storico «maso»

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 Il prossimo 29 ottobre si inaugura la nuova stagione di Maso Franch  

Il Maso Franch riparte da zero.
Dopo la chiusura della gestione precedente, dovuta sostanzialmente alla crisi economica dalla quale stiamo tuttora uscendo a fatica, la proprietà ha deciso di rivedere le carte.
Non tanto per la redditività – peraltro necessaria se vuole vivere nel tempo – ma per destinare la struttura a un ruolo molto più vicino agli agricoltori che dalla Valle di Cembra si riconoscono nella cantina sociale La Vis.
Diventerà un punto di riferimento delle produzioni del territorio, proponendo sostanzialmente quello che i Trentini e i turisti si aspettano da un ristorante sorto all’imboccatura della valle.
Nel progetto c’è dunque una diminuzione sostanziale dei prezzi, così come vuole la tradizione trentina che a tavola non mette piatti stellati ma corposi, ruspanti, espressione della capacità della nostra gente a dare sapori fantastici a tutto, anche a quello che «non serve più».
Non sarà una cosa facile spiegare a cittadini e turisti che Maso Franch non costa più come una volta. Sono processi lunghi nel tempo, ma ce la faranno, se solo useranno i media come si dice in questi casi a rovescio.
Noi avevamo fatto un fantastico servizio sulla cucina di Maso Franch quand’era stellato, lo vediamo ancora a questo link.
Siamo disposti a farne un altro non appena il ristorante avrà avviato la nuova gestione. E allora le stelle ci staranno a guardare.

Presentato alla stampa e alla presenza delle istituzioni locali, il nuovo progetto per dare nuova vita al Maso Franch. La sfida vuole dimenticare il passato e credere nel futuro.
Ottimismo, fiducia e cooperazione al fine di valorizzare il territorio a tutto tondo, queste le linee guida della nuova gestione illustrata dal dr Pietro Patton, Presidente di Cantina La-Vis e Valle di Cembra che del Maso cura le sorti da oltre 15 anni.
Il nuovo progetto fortemente voluto dai vertici della Cantina, e pienamente condiviso dalle istituzioni locali, rappresenterà e valorizzerà sempre il meglio della proposta gastronomica del Trentino, diventando un luogo d’eccellenza in cui la cucina del territorio possa trovare la sua espressione migliore.
L’intento sarà quello di offrire un servizio semplice in un ambiente elegante e prestigioso, ma che sia accessibile a tutti, dal camionista, alla famiglia, all'imprenditore.
L’obiettivo è quello di badare alla qualità in tutti i suoi aspetti e anche per questo motivo si è scelto di fare un passo alla volta, cominciando per ora solo con la ristorazione, mentre si dovrà aspettare la primavera prossima per la ripartenza dell’ospitalità.
 

 
A guidare la nuova gestione del Maso sarà l’imprenditore Massimo Geusa (classe 1973), alle spalle diverse esperienze come chef e direttore di sala, l’ultima delle quali alla Casa del Vino della Vallagarina, che con entusiasmo commenta così.
«Il concetto dal quale vogliamo partire è la valorizzazione del legame forte con il territorio trentino, che si esprimerà non solo nella scelta rigorosa e attenta delle materie prime e dei fornitori, ma anche del personale impiegato al Maso: ho in mente uno staff giovane e della zona, una squadra affiatata, senza uno chef stellato.
«Ci piacerebbe che diventasse un punto di aggregazione per occasioni disimpegnate – aggiunge, – ma anche capace di essere scelto e vissuto come il salotto buono di casa, anche per la carta dei vini faremo una scelta di apertura.
«Le produzioni di La-Vis, Cantina Cembra e Cesarini Sforza saranno rappresentate in maniera importante, ma è nostra intenzione dare spazio anche ad altri produttori vinicoli trentini d’eccellenza. Inoltre ci proponiamo di allestire un corner di specialità gastronomiche tipiche del luogo, oltre, ovviamente, ai vini La-Vis.»
 

 
«Per quanto riguarda il progetto Maso Franch – prosegue – intendo soffermarmi su un punto che credo sia importante: la collaborazione tra la nuova gestione e la Cantina La-Vis.
«Il Maso non dovrà essere semplicemente un’attività imprenditoriale ma dovrà diventare la casa dei Soci della Cantina e dovrà riunire il territorio e le stesse imprese locali. Questo obiettivo potrà essere raggiunto con la pianificazione di iniziative settimanali congiunte con la Cantina e le aziende limitrofe.
«Il menù sarà semplice e legato al territorio, con l’utilizzo di prodotti doc, e cambierà ogni giorno con una scelta di due proposte: una legata alla tradizione, l’altra impostata sulle tendenze del momento (menù vegetariani, pesce ecc.).
«Si farà inoltre molta attenzione al rapporto qualità-prezzo: i primi piatti partiranno da un costo di € 8-12 saranno previste agevolazioni /sconti per i bambini fino a 4 anni e non ci saranno costi aggiuntivi di coperto.»
 

 
«Avremo grande interesse per manifestazioni ed eventi organizzati nella zona della Val di Cembra, a quali vorremmo legarci con l’organizzazione di serate al Maso che ne richiamino il tema.
«Le serate a tema saranno calendarizzate come appuntamenti fissi settimanali dedicati ogni volta ad un prodotto in particolare - il tartufo, la castagna, la polenta, i funghi, dei particolari tagli di carne, i bolliti - il tutto in abbinamento al vino.
«Altre serate potranno invece avere un tema più culturale, artistico o legato al mondo del vino, ecc. Per la promozione degli eventi ci affideremo principalmente alle newsletter utilizzando le mailing list del Maso e dell’eventuale produttore coinvolto.
«Verrà creato uno spazio dedicato al Trento Doc e agli aperitivi che verranno serviti accompagnati da stuzzichini - torte salate, strudel, verdurine fritte e altri piccoli snack.
«La promozione di prodotti e vini locali sarà centrale per il Maso: verrà allestito un corner di vendita nel quale saranno presenti prodotti e vini locali.
«L’apertura dell’ospitalità avverrà in un secondo momento (probabilmente inizio giugno 2017) per poter organizzare al meglio ogni dettaglio.»
 
Maso Franch domina la valle dell’Adige e l’abitato di Lavis si trova nel comune catastale di Giovo, in località detta Pian di Castello, immerso tra i vigneti biologici gestiti e coltivati direttamente dalla Cantina di La-Vis e Valle di Cembra.

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