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«Trentino: bene le importazioni, in lieve contrazione l’export»

I dati su base istat dell’ufficio studi e ricerche della camera di commercio di Trento: «Indispensabile internazionalizzare per sostenere la ripresa dell’economia»

L’importanza di accelerare il processo di internazionalizzazione del territorio e delle imprese trentine, anche in termini culturali, è stato al centro dell’intervento di Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento, alla conferenza stampa di presentazione della 25ª Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero (Riva del Garda 22-25 ottobre 2016) tenutasi stamane presso Palazzo Roccabruna.
 
«I dati – ha spiegato il presidente Bort – ci dicono che uno degli elementi di maggior sostegno all’economia provinciale, nel corso di questi ultimi anni di difficile congiuntura economica, è senza dubbio rappresentato dalle esportazioni.»
Il valore dei prodotti trentini venduti all’estero, dopo la pesante contrazione del 2009, legata alla caduta generale del commercio mondiale, ha ripreso a crescere e, dal 2011 fino allo scorso anno, ha stabilito progressivamente nuovi livelli record. Nel 2015 l’export provinciale ha raggiunto quota 3,44 miliardi di euro, oltre un miliardo in più rispetto al dato del 2009.
 
Nei primi sei mesi dell’anno corrente, però, la provincia di Trento, in linea con la tendenza nazionale, si caratterizza per una lieve contrazione del valore dei beni e servizi venduti all’estero (-1,3%) rispetto al primo semestre del 2015. Tuttavia, alla variazione piuttosto negativa rilevata nel primo trimestre (-3,0%) fa da parziale contrappeso una lieve ripresa nel dato, diffuso recentemente, relativo al secondo trimestre dell’anno (+0,4%).
Le importazioni dall’estero del territorio trentino invece, dopo la battuta d’arresto del 2009, hanno ripreso a crescere più modestamente rispetto all’export e, pur avvicinandosi, non hanno ancora raggiunto i valori pre-crisi.
Lo scorso anno il valore delle importazioni ha di poco superato i 2 miliardi di euro; l’aumento (+5,8%) registrato nei primi sei mesi di quest’anno fa prevedere un risultato ancora maggiore per il 2016. L’andamento delle importazioni, in crescita ma su livelli ancora moderati, testimonia che, anche sul nostro territorio, è in atto una ripresa che rimane però ancora piuttosto debole.
 
Il settore dell’economia trentina che assorbe oltre il 90% di quota, sia per quanto riguarda le importazioni sia per le esportazioni, è quello dei “prodotti trasformati e manufatti”, che nel 2015 presenta una variazione rispettivamente pari al +4,3% e al +3,4% se confrontata con i dati dell’anno procedente.
L’Europa rimane l’area di riferimento per il traffico internazionale delle merci trentine.
Nel 2015 le importazioni dal Vecchio continente hanno raggiunto un valore di quasi un milione e 700mila euro e le esportazioni di oltre due milioni e 400mila euro.
Per entrambi i flussi, i Paesi di maggiore incidenza sono la Germania e la Francia.
Le imprese esportatrici operanti in provincia di Trento risultano essere 1.225. Di queste, 64 esportano per valori superiori ai 10 milioni di euro e rappresentano il 75,7% del valore dell’export complessivo.

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