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L'incontro di Trump col Primo Ministro giapponese Shinzo Abe

L’urgenza dell’incontro era dovuta alle dichiarazioni fatte da Trump in campagna elettorale sui futuri rapporti con il Giappone

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Il 17 novembre il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe si è incontrato con il Presidente eletto Donald J. Trump a New York, per discutere del futuro delle politiche statunitensi nell’area dell’Asia-Pacifico.
Abe è stato il primo leader internazionale a incontrarsi con il neoeletto Presidente americano prima del suo insediamento ufficiale.
L’urgenza dell’incontro tra i due leader sembra essere stata dettata dalle preoccupazioni sorte tra gli alleati di Washington sul futuro delle relazioni trans-pacifiche in seguito alla vittoria del magnate alle presidenziali.
Infatti, il Presidente eletto in campagna elettorale aveva ipotizzato il ritiro delle forze statunitensi dall’area qualora il governo di Abe non dovesse accettare l’eventuale richiesta di partecipare alle spese di mantenimento dei contingenti di stanza in Giappone.
 
Inoltre il Premier giapponese ha cercato rassicurazioni sul destino del Trans Pacific Partnership (TPP), accordo commerciale fra gli Usa e i così detti Paesi della Pacific Rim (Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù Singapore e Vietnam), che il governo giapponese considera prioritario per la propria politica economica, ma che Trump ha dichiarato di non voler implementare.
Nonostante il paventato disimpegno dall’area, il Pacifico ha per gli Stati Uniti un’importanza sia strategico-militare, in funzione anticinese, sia commerciale, dato che le rotte commerciali che partono da quel quadrante portano nelle casse degli Usa circa 5 triliardi di dollari l’anno.
 
Più che un ridimensionamento della presenza americana nella regione, dunque, appare plausibile ipotizzare che il futuro Presidente statunitense richiederà agli alleati regionali di rimodulare il proprio contributo per supportare una presenza militare che è considerata vitale da tutte le parti in causa.
Per quanto sia Abe sia Trump abbiano dichiarato la propria soddisfazione, entrambi hanno mantenuto il massimo riserbo sugli esiti dell’incontro.
Ogni eventuale considerazione fatta in questa occasione, infatti, dovrà poi trovare un effettivo riscontro nelle future scelte politiche della nuova Amministrazione statunitense.
Cruciale potrebbe essere la scelta del Segretario di Stato e del Segretario alla Difesa, in merito alla quale però il Trump non ha ancora espresso una preferenza.

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