Nuovi risultati dalle ricerche sull'orso bruno in Trentino
Incontro con Simone Tenan e Francesco Rovero (MUSE) e Francesca Cagnacci (FEM) mercoledì 7 dicembre, ore 20.45, al MUSE
Photo M. Papi - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT.
Quali tecniche consentono di determinare quanti e come sono distribuiti gli orsi sul territorio trentino?
E come sono influenzati, questi animali, dalla presenza antropica?
Se ne parlerà mercoledì 7 dicembre al MUSE, nell’ambito degli ormai tradizionali Incontri al museo per parlare di fauna, il ciclo di conferenze dedicate alla natura e agli animali.
Ad approfondire la tematica saranno Simone Tenan e Francesco Rovero (MUSE) e Francesca Cagnacci (Fondazione Edmund Mach).
Foto di Matteo Zeni.
I grandi Carnivori costituiscono una componente essenziale degli ecosistemi, contribuendo alla ricchezza della biodiversità e alla funzionalità ecologica.
Nelle Alpi, in Trentino, l’orso bruno non è mai del tutto scomparso e a partire dalla fine degli anni '90 la sua presenza è aumentata grazie al progetto LIFE Ursus.
Tutto è successo in un intervallo di tempo assolutamente breve dal punto di vista evolutivo, ma sufficiente a cambiare sostanzialmente le condizioni degli ecosistemi, a seguito di mutamenti economici e sociali come l’abbandono della montagna e l’aumento del turismo, ambientali come la riforestazione e i cambiamenti climatici, e antropici quali l’interazione tra attività umane e l’ ambiente naturale.
Foto di Matteo Zeni.
Fin dal primo rilascio nel Parco Naturale Adamello Brenta, la presenza dell’orso bruno è stata monitorata grazie all’inteso lavoro coordinato dal Servizio Foreste e fauna della PAT.
Dal consistente insieme di informazioni è nato un programma di analisi e di ricerca con tecniche innovative, avviato nel 2012 grazie alla collaborazione scientifica di MUSE, FEM e del Parco Adamello Brenta, con l’intento di migliorare le conoscenze e indirizzare le azioni di conservazione e gestione della specie.
Nel corso della serata, i ricercatori di MUSE e FEM si alterneranno per affrontare domande solo apparentemente banali come: quali tecniche consentono di determinare quanti orsi ci sono, come sono distribuiti sul territorio, come si muovono, quanto sopravvivono, quali sono i fattori che ne regolano la popolazione, quali sono gli habitat e le aree preferite o quali quelle di maggior conflitto potenziale?
E come sono influenzati dalla presenza antropica, e ancora, quali barriere ostacolano la dispersione della specie?
Approcci analitici all'avanguardia aiuteranno a rispondere a queste domande ma anche a farne nascere di nuove.
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