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«Montagne di Saperi», incontro dal 14 e il 15 dicembre

È stata presentata la seconda edizione dell’evento internazionale sull’Arco Alpino organizzato dalla Fondazione Franco Demarchi

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È stata presentata oggi la seconda edizione dell’incontro internazionale sull’Arco Alpino organizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, che si svolgerà il 14 e il 15 dicembre.
Il tema affrontato quest’anno sarà «Montagne di Saperi - la costruzione della conoscenza nelle regioni alpine: nuove prospettive.»
Attraverso l’opportunità d’incontro di esperienze e realtà impegnate nel lavoro sociale, educativo, culturale e di ricerca in contesti montani, l’obiettivo che si pone la Fondazione è far nascere progetti comuni di intervento, alimentare forme di cooperazione tra realtà operanti in territori diversi, ma accomunati dalle caratteristiche specifiche dei territori montani.
Sono intervenuti, oltre al presidente Piergiorgio Reggio e al ricercatore Alessandro Ceredi della Fondazione, anche il direttore del MUSE Michele Lanzinger.
Proprio quest'ultimo ha sottolineato il piacere di essere considerati non solo come museo, ma come «piazza di discussione e condivisione».
Condivisione che - insieme agli strettamente collegati concetti di cultura e conoscenza - ha fatto da filo conduttore a tutti e tre gli interventi.
«Far incontrare a Trento pubblico e privato sociale che operano in territori montani - introduce il presidente Reggio - sia una spinta verso lo sviluppo della cultura e del sapere attraverso una rete comunicativa che metta a confronto saperi nuovi e tradizionali.»


 
Altro tema trattato è stato quello della conoscenza come fattore di benessere: «La sostenibilità - ha aggiunto Lanzinger - va letta, oltre al fattore economico, anche nell'ottica della nostra comunità e cultura. Attraverso progetti di questo tipo, la conoscenza può diventare essa stessa coscienza e consapevolezza: essere condivisa e messa in relazione.»
In conclusione Alessandro Ceredi ha sottolineato l'importanza dell'eterogeneità dei partecipanti al progetto (oltre che dalle province di Trento e Bolzano, arriveranno dal Veneto, dalla Lombardia, dal Piemonte e dalle aree alpine limitrofe, rappresentanze universitarie, sociali, di ricerca e museali), volta a fare emergere possibili collaborazioni, sinergie, strategie e progetti comuni da intraprendere sugli specifici temi di confronto.
Nel corso degli workshop ad invito organizzati, infatti, saranno affrontate questioni sulle nuove forme di comunità di sapere costruite sulla conoscenza e sulle tecnologie della comunicazione in montagna, oltre alla valorizzazione ed integrazione di saperi esperienziali e di scambio derivanti da conoscenze e visioni del mondo differenti.
In chiusura Ceredi ha sottolineato: «Una speciale attenzione va al tema dell'ambiente, da analizzarsi non solo nell'ambito della tutela, ma anche come parte della cultura, che deve tornare ad essere centrale per chi abita la montagna e non solo, con una formazione del e sul- territorio.»

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