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Nuovo impianto natatorio a Trento, si muovono le associazioni

«La costruzione del nuovo impianto cittadino, priorità per il mondo del nuoto trentino»

Riportiamo qui di seguito la nota che è stata inviata dalle associazioni natatorie trentine alle redazioni dei giornali per sollecitare, con cognizione di causa, la costruzione di un impianto polivalente di livello mondiale, adeguato ai successi e alle aspettative degli atleti trentini.
Con noi sfondano una porta aperta, perché è da anni che spingiamo quantomeno l’impianto tuffi, che non esiste proprio pur avendo una campionessa olimpica in casa. Senza, è chiaro, Francesca Dallapè non può avere eredi. Ed è stata grande a riuscire a raggiungere le vette del cielo pur dovendo andare a Bolzano ad allenarsi.
L’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini afferma che da tempo ha stanziato quanto basta, mentre l’assessore comunale allo sport Roberto Stanchina, pur dichiarandosi favorevole, è più cauto, avvertendo che i costi di gestione spettanti al Comune si aggireranno sopra al milione l’anno.
Comunque sia, saranno soldi ben spesi che torneranno ampiamente nelle casse del Trentino.

Alla luce dei numerosi articoli pubblicati dalla stampa locale, delle recenti prese di posizione del mondo politico e di alcune realtà sportive, il Comitato Trentino della Fin e le quattro società sportive di Trento affiliate alla federazione, nonché l’intero mondo del nuoto provinciale, sentono l'esigenza di puntualizzare alcuni aspetti fondamentali, che riguardano al vicenda relativa alla costruzione di un nuovo e moderno impianto natatorio nella città di Trento.
Preliminarmente desideriamo affermare con forza un concetto in modo molto chiaro e netto. Riteniamo assolutamente non corretto proporre le legittime esigenze e necessità delle singole discipline sportive mettendo in contrapposizione l’una all’altra.
Così facendo si fa il male dello sport e lo sport si fa male da solo. Tali atteggiamenti non rientrano nello spirito sportivo che ogni giorno proponiamo e trasmettiamo alle migliaia di giovani che praticano sport.  Chiediamo quindi che la politica dia la linea di indirizzo come le compete e prenda in tempi rapidi decisioni chiare e definitive.
 
Riteniamo opportuno che le singole altre discipline sportive propongano nei luoghi deputati esigenze di spazi e di strutture, come ha sempre fatto il nuoto, senza però entrare nel merito rispetto ad aspetti afferenti al mondo, complesso ed articolato, delle discipline natatorie, dimostrando tra il resto, almeno da quanto letto, di non conoscerlo minimamente.
Vivere ogni giorno il mondo dello sport ci ha insegnato, come regola fondamentale, che in una competizione (visto che alcuni vogliono interpretare questa vicenda come una gara fra movimenti sportivi) ci si confronta con l’avversario in modo corretto, senza penalizzarlo o danneggiarlo in alcun modo.
Prima di entrare nel merito, vogliamo ricordare che l’impianto Manazzon è vetusto e l’attività di nuoto e soprattutto tuffi, viene svolta in deroga, in condizioni che non possono essere sostenute per un tempo indeterminato e che le altre vasche della città non sono adatte a svolgere attività di pallanuoto, nuoto sincronizzato e nuoto per salvamento, nonostante una richiesta sempre più vasta.
 
Dobbiamo dare dignità alla disciplina dei tuffi, invitiamo i nostri amministratori a rendersi conto in prima persona di come si allenano i nostri atleti, sempre più numerosi, soprattutto ora dopo i successi conseguiti da Francesca Dallapè.
Entrando nel merito ribadiamo con forza la necessità che Trento ed il Trentino si dotino di un impianto come quello di cui si parla da decenni, che presenti le seguenti caratteristiche:
una vasca indoor da 50 x 25 metri per gli allenamenti, per la normale frequentazione, per l’attività agonistica e per eventi e manifestazioni turistico-sportive.
Tale vasca va realizzata con pontone mobile, in modo da garantire la modularità della struttura rispetto ai diversi tipi di utilizzo, con una soluzione che dia risposta all’annoso problema degli spazi acqua;
una vasca polivalente e multidisciplinare da 25 m. che possa essere funzionale alla didattica, alle attività rivolte agli anziani ed ai diversamente abili, al settore dei tuffi, alla subacquea, al nuoto sincronizzato, al salvamento, ecc. Tale vasca ha la necessità di essere completata con due trampolini da 1 metro, due trampolini da 3 metri e con la piattaforma a diverse altezze;
spazi idonei per il pubblico e per gli atleti durante gli allenamenti e durante le manifestazioni. Tra questi importantissime sono le palestre per gli allenamenti a secco, sia per le discipline del nuoto, sia per una disciplina acrobatica come quella dei tuffi, che richiede attrezzature e dotazioni specifiche.
 
Questo non è il sogno di chi ama impianti faraonici, di chi non considera i costi di gestione degli stessi, di chi pensa di costruire una casa senza aver pensato prima a chi ci può andare ad abitare.
È la precisa esigenza di un mondo che a Trento, e nella nostra provincia, propone tutte le discipline legate all’acqua: nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, nuoto per salvamento, nuoto di fondo.
Non è più pensabile costringere i nostri Atleti a dover migrare verso altre Regioni dotate di impianti idonei.
È la legittima richiesta di un sistema di società sportive, dirigenti, tecnici, volontari, che in tutte queste discipline propone la scuola nuoto, il settore propaganda, il settore giovanile, il settore agonistico ed il settore master.
È l’aspettativa di un mondo, ci preme ricordarlo, che grazie all’impegno, all’entusiasmo, alla passione di molti dirigenti e di un settore tecnico qualificato, ci ha portato a rappresentare in provincia la seconda Federazione che conta più di diecimila tesserati, senza contare le migliaia di ragazzi che passano per le scuole nuoto delle nostre società.
 
Il nuovo impianto, dotato di tribune, permetterà di organizzare così anche «grandi eventi» sportivi, in grado di portare a Trento molte migliaia di persone; potrà puntare alla qualità dello sport ed alla crescita di un movimento giovanile già importante in città e trainato anche dagli ultimi risultati nel panorama internazionale, che rendono il nuoto la disciplina più praticata tra tutti gli sport, comprendendo non solo  nuoto e tuffi, ma anche pallanuoto, nuoto sincronizzato, fondo e salvamento.
D’altro canto crediamo sia sufficiente frequentare uno degli impianti natatori della città, a qualsiasi ora del giorno, per comprendere come questa pluralità di funzioni sia fortemente limitata (ed in certi momenti realmente impedita) da spazi congestionati e, per certe attività, assolutamente non adatti.
Chiediamo che sia giunto il momento che Trento e il Trentino abbiano finalmente un impianto di cui andare orgogliosi, senza dover in futuro rimpiangere di non aver avuto il coraggio di progettarlo con tutte le caratteristiche necessarie, come purtroppo è già avvenuto in passato.
 
Da anni ormai organizziamo in «DEROGA» in impianti non idonei attività di tuffi, pallanuoto, nuoto sincronizzato e nuoto per salvamento. Fino a quando vi sarà qualcuno che si assumerà la responsabilità di concedere deroghe ?
Nonostante ciò siamo la provincia italiana con il maggior numero di società affiliate, quella con il maggior numero di istruttori in rapporto alla popolazione, quella con il maggior numero di atleti partecipanti ai campionati nazionali, sempre in rapporto alla popolazione.
Siamo convinti che questa sfida non può essere giocata al ribasso.
Tutti facciano la propria parte. La Federazione Italiana Nuoto ha fatto e farà sempre la propria.

Comitato Trentino F.I.N., Rari Nantes Trento, CSI Trento Nuoto, Buonconsiglio Nuoto, Nuotatori Trentini
 
 Il nostro palmares 
Attualmente abbiamo:
1 Società di Nuoto in Serie “A” maschile,
2 in Serie B femminile,
4 in Serie C 
2 in Serie D
 
 ATLETI AZZURRI 
Non sono pochi gli atleti trentini di nuoto, tuffi, nuoto di fondo, nuoto per salvamento, che hanno indossato la maglia azzurra, meritando la convocazione nelle rappresentative nazionali e che hanno partecipato alle più prestigiose manifestazioni, Olimpiadi comprese o che hanno conquistato il titolo tricolore.
 
 NUOTO 
Olimpiadi: n° 7 partecipanti
Campionati Mondiali: n° 9 partecipanti
Campionati Europei: n° 21 partecipanti
Universiadi: n° 5 partecipanti
Giochi del Mediterraneo: n° 8 partecipanti
Campionati Europei juniores: n° 7 partecipanti
Campioni Italiani Assoluti: n° 39
Campioni Italiani Giovanili: diverse centinaia
Atleti Azzurri Assoluti: n° 46
 
 TUFFI 
Olimpiadi: 2008 a Pechino, 2012 a Londra, 2016 a Rio de Janeiro: Francesca Dallapè (Argento)
Campionati Mondiali: n° 6 partecipanti
Universiadi: 2007 a Bangkok: Francesca Dallapè
Campionati Europei: 6 +
2008 a Eindhoven: Francesca Dallapè (Oro)
2009 a Torino: Francesca Dallapè (Oro)
2010 a Budapest: Francesca Dallapè (Oro)
2011 a Torino: Francesca Dallapè (Oro)
2013 a Rostock: Francesca Dallapè (Oro)
2014 a Berlino: Francesca Dallapè (Oro)
2015 a Rostock: Francesca Dallapè (Oro)
2016 a Eindhoven: Francesca Dallapè (Oro)
Campionati Europei Giovanili: 2003 a Edimburgo 2004 a Aquisgrana: Francesca Dallapè
Campioni Italiani assoluti: n° 6
Campioni Italiani giovanili: n° 6
Convocati in nazionale: n° 11
 
 NUOTO DI FONDO 
Campionati Mondiali: 2016 a Kazan: Arianna Bridi
Universiadi 2015 a Gwangju: Arianna Bridi
Campionati Europei: 2016 a Horn Arianna Bridi
Campioni Italiani assoluti: Arianna Bridi
Convocati in nazionale: Arianna Bridi
 
 NUOTO PER SALVAMENTO 
Campionati Mondiali Giovanili
2016 a Eindhoven: Bruna Pesole

Comitato FIN Trentino: Tel. 0461.231456 - fin@fintrentino.it - www.fintrentino.it

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